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SENAGO - Donna incinta uccisa a coltellate, il fidanzato confessa l'omicidio, avrebbe tentato di bruciarne il corpo
01.06.2023 12:31 di Napoli Magazine

Alessandro Impagnatiello ha confessato e ha dato indicazioni ai Carabinieri su dove aveva nascosto il corpo senza vita di Giulia Tramontano, in un lembo di terra dietro ai box di una palazzina in via Monte Rosa a Senago, nel Milanese, non lontano dall'abitazione della coppia. Dopo il ritrovamento del cadavere il 30enne, accusato di omicidio aggravato, occultamento di cadavere e interruzione di gravidanza senza consenso, è stato portato nel carcere di San Vittore, al temine del lungo interrogatorio nelle indagini dei carabinieri del Nucleo investigativo, coordinate dal pm Alessia Menegazzo e dall'aggiunto Letizia Mannella. Dall'interrogatorio sono emersi particolari agghiaccianti. La ragazza è stata infatti uccisa con 2-3 coltellate, dopo una lite in casa, e Impagniatiello ha poi tentato di bruciarne il corpo per due volte, senza però riuscirci - riporta l'Ansa -. Una prima volta, stando a quanto emerge dalle indagini e dalla sua confessione, ha tentato di dare fuoco al corpo nella vasca da bagno di casa con dell'alcol e poi successivamente in un'altra zona all'esterno della casa di Senago, un box di famiglia pare, ha provato a bruciarlo con della benzina. La Procura ha contestato nel provvedimento di fermo anche l'aggravante della premeditazione. Dalle indagini è inoltre emerso che l'uomo, poco dopo l'omicidio avrebbe tentato di incontrare l'altra donna con cui aveva una relazione, assicurandole che Giulia se ne era "andata" e che lui era un "uomo libero", screditando anche la 29enne dicendo che quel figlio che aspetta non era suo, cosa non vera. La donna, però, per paura ha deciso di non incontrarlo.

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SENAGO - Donna incinta uccisa a coltellate, il fidanzato confessa l'omicidio, avrebbe tentato di bruciarne il corpo

di Napoli Magazine

01/06/2024 - 12:31

Alessandro Impagnatiello ha confessato e ha dato indicazioni ai Carabinieri su dove aveva nascosto il corpo senza vita di Giulia Tramontano, in un lembo di terra dietro ai box di una palazzina in via Monte Rosa a Senago, nel Milanese, non lontano dall'abitazione della coppia. Dopo il ritrovamento del cadavere il 30enne, accusato di omicidio aggravato, occultamento di cadavere e interruzione di gravidanza senza consenso, è stato portato nel carcere di San Vittore, al temine del lungo interrogatorio nelle indagini dei carabinieri del Nucleo investigativo, coordinate dal pm Alessia Menegazzo e dall'aggiunto Letizia Mannella. Dall'interrogatorio sono emersi particolari agghiaccianti. La ragazza è stata infatti uccisa con 2-3 coltellate, dopo una lite in casa, e Impagniatiello ha poi tentato di bruciarne il corpo per due volte, senza però riuscirci - riporta l'Ansa -. Una prima volta, stando a quanto emerge dalle indagini e dalla sua confessione, ha tentato di dare fuoco al corpo nella vasca da bagno di casa con dell'alcol e poi successivamente in un'altra zona all'esterno della casa di Senago, un box di famiglia pare, ha provato a bruciarlo con della benzina. La Procura ha contestato nel provvedimento di fermo anche l'aggravante della premeditazione. Dalle indagini è inoltre emerso che l'uomo, poco dopo l'omicidio avrebbe tentato di incontrare l'altra donna con cui aveva una relazione, assicurandole che Giulia se ne era "andata" e che lui era un "uomo libero", screditando anche la 29enne dicendo che quel figlio che aspetta non era suo, cosa non vera. La donna, però, per paura ha deciso di non incontrarlo.