Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è atteso venerdì alla Casa Bianca per la firma dell'intesa sulle terre rare. Pur ad un passo, a decidere tutto sarà soltanto il confronto a porte chiuse con Donald Trump. Il presidente americano, insistendo sul mantra "avremo indietro i nostri soldi", alza la pressione affinché Kiev chiuda l'accordo da 500 miliardi di dollari. Ma dall'Ucraina il messaggio è netto: il nodo delle condizioni è tutt'altro che sciolto. L'attenzione non è solo sulla spartizione delle risorse naturali, ma soprattutto sul futuro sostegno degli Stati Uniti e su quelle garanzie di sicurezza imprescindibili anche per l'Europa, punto su cui la bozza del testo trapelata sui media americani non offre impegni espliciti da parte di Washington. L'Ucraina può anzi "scordarsi di entrare nella Nato", ha tuonato il commander-in-chief, assicurando tuttavia di voler lavorare "duramente per un buon accordo" finale di pace che permetta a Kiev di recuperare più territori possibile e imponga anche a Vladimir Putin concessioni.
di Napoli Magazine
27/02/2025 - 08:03
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è atteso venerdì alla Casa Bianca per la firma dell'intesa sulle terre rare. Pur ad un passo, a decidere tutto sarà soltanto il confronto a porte chiuse con Donald Trump. Il presidente americano, insistendo sul mantra "avremo indietro i nostri soldi", alza la pressione affinché Kiev chiuda l'accordo da 500 miliardi di dollari. Ma dall'Ucraina il messaggio è netto: il nodo delle condizioni è tutt'altro che sciolto. L'attenzione non è solo sulla spartizione delle risorse naturali, ma soprattutto sul futuro sostegno degli Stati Uniti e su quelle garanzie di sicurezza imprescindibili anche per l'Europa, punto su cui la bozza del testo trapelata sui media americani non offre impegni espliciti da parte di Washington. L'Ucraina può anzi "scordarsi di entrare nella Nato", ha tuonato il commander-in-chief, assicurando tuttavia di voler lavorare "duramente per un buon accordo" finale di pace che permetta a Kiev di recuperare più territori possibile e imponga anche a Vladimir Putin concessioni.