Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, ha rilasciato alcune dichiarazioni sulla guerra in Ucraina al Tg2: "Auspicherei maggiore prudenza nel linguaggio da parte del governo italiano. Siamo schierati nettamente con l’Europa e con la Nato, ma siamo diventati il Paese che grida di più, che è più oltranzista di tutti, essendo peraltro il Paese più dipendente dal punto di vista energetico dalla Russia. Vedo troppo semplicismo, troppa disinvoltura, troppa allegria nei discorsi che sento nel nostro Paese. Non è possibile non rendersi conto che siamo su un crinale estremamente pericoloso. Sarebbe opportuno avere perlomeno lo stesso atteggiamento che hanno i tedeschi, i francesi, gli spagnoli. Tutti condannano la guerra, quasi nessuno lavora per un’iniziativa diplomatica, ma nessuno ha i toni esasperati e oltranzisti che sta avendo l’Italia. Vediamo di capirci: abbiamo il dovere di garantire all’Italia il lavoro. Non si può affrontare il tema dell’energia o della sospensione delle forniture di gas in maniera semplicistica o con atteggiamenti oltranzisti. Se dovesse bloccarsi l’apparato produttivo del nostro Paese, noi cominceremmo ad avere il problema del lavoro, come già in alcuni comparti produttivi per l’aumento del costo dell’energia. Con il blocco della fornitura di gas dovremmo fare i conti con un altro problema, quello del pane per i nostri lavoratori. Quindi, è necessario capire che i più interessati a un’azione diplomatica, per quanto stretti siano i margini siamo noi italiani, insieme con i tedeschi. Non va bene questo scivolare quasi inconsapevole sul piano dell’incremento degli armamenti, del prolungamento del conflitto o addirittura sul piano che prevede il blocco delle forniture di gas. Questo sarebbe un suicidio per noi. Il nostro interesse è far concludere questa guerra, non prolungarla. E questa guerra si conclude solo ipotizzando un compromesso. Cerchiamo di essere meno tifosi di questi o di quelli e più tifosi dell’Italia. Non vorrei che lasciassimo ai nostri figli e nipoti un secolo di guerre aperte”.
De Luca ha poi concluso: "Ci arrivano immagini terribili della guerra in Ucraina, ma sono molto infastidito del fatto che tanti osservatori, commentatori, esponenti politici, hanno scoperto con l’Ucraina che la guerra è fatta di barbarie. Non è che le guerre precedenti fossero fatte con la distribuzione di petali di rose. Qui abbiamo un colpevole certo che è la Russia. Ma in questa guerra non ci sono innocenti. Non sono innocenti quelli che hanno assistito per 8 anni alla guerra civile in Ucraina senza muovere un dito. Non sono innocenti quelli che negli ultimi 2 anni hanno inondato l’Ucraina di un fiume di armi avanzate e sofisticate. Non sono innocenti quelli che fino a 4 mesi fa non hanno mai pronunciato la parola ‘neutralità’ per l’Ucraina. Non sono innocenti quelli che, come il segretario della Nato, in maniera totalmente irresponsabile, mentre si cerca un compromesso per porre termine alla guerra, dice addirittura che un Paese neutrale come la Finlandia, se vuole entrare nella Nato, avrà un percorso accelerato. Siamo all’ottusità politica e all’irresponsabilità. L’unico elemento di novità emerso negli ultimi mesi è che si è immaginato di avere una espansione della Nato anche in Ucraina. Non sono neanche innocenti quelli che ripetono che va rispettata l’autodeterminazione dei Paesi, dimenticando che fino a 6 mesi fa l’Occidente aveva occupato militarmente l’Afghanistan per 10 anni, per poi lasciarlo peggio di prima”.
di Napoli Magazine
08/04/2022 - 23:00
Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, ha rilasciato alcune dichiarazioni sulla guerra in Ucraina al Tg2: "Auspicherei maggiore prudenza nel linguaggio da parte del governo italiano. Siamo schierati nettamente con l’Europa e con la Nato, ma siamo diventati il Paese che grida di più, che è più oltranzista di tutti, essendo peraltro il Paese più dipendente dal punto di vista energetico dalla Russia. Vedo troppo semplicismo, troppa disinvoltura, troppa allegria nei discorsi che sento nel nostro Paese. Non è possibile non rendersi conto che siamo su un crinale estremamente pericoloso. Sarebbe opportuno avere perlomeno lo stesso atteggiamento che hanno i tedeschi, i francesi, gli spagnoli. Tutti condannano la guerra, quasi nessuno lavora per un’iniziativa diplomatica, ma nessuno ha i toni esasperati e oltranzisti che sta avendo l’Italia. Vediamo di capirci: abbiamo il dovere di garantire all’Italia il lavoro. Non si può affrontare il tema dell’energia o della sospensione delle forniture di gas in maniera semplicistica o con atteggiamenti oltranzisti. Se dovesse bloccarsi l’apparato produttivo del nostro Paese, noi cominceremmo ad avere il problema del lavoro, come già in alcuni comparti produttivi per l’aumento del costo dell’energia. Con il blocco della fornitura di gas dovremmo fare i conti con un altro problema, quello del pane per i nostri lavoratori. Quindi, è necessario capire che i più interessati a un’azione diplomatica, per quanto stretti siano i margini siamo noi italiani, insieme con i tedeschi. Non va bene questo scivolare quasi inconsapevole sul piano dell’incremento degli armamenti, del prolungamento del conflitto o addirittura sul piano che prevede il blocco delle forniture di gas. Questo sarebbe un suicidio per noi. Il nostro interesse è far concludere questa guerra, non prolungarla. E questa guerra si conclude solo ipotizzando un compromesso. Cerchiamo di essere meno tifosi di questi o di quelli e più tifosi dell’Italia. Non vorrei che lasciassimo ai nostri figli e nipoti un secolo di guerre aperte”.
De Luca ha poi concluso: "Ci arrivano immagini terribili della guerra in Ucraina, ma sono molto infastidito del fatto che tanti osservatori, commentatori, esponenti politici, hanno scoperto con l’Ucraina che la guerra è fatta di barbarie. Non è che le guerre precedenti fossero fatte con la distribuzione di petali di rose. Qui abbiamo un colpevole certo che è la Russia. Ma in questa guerra non ci sono innocenti. Non sono innocenti quelli che hanno assistito per 8 anni alla guerra civile in Ucraina senza muovere un dito. Non sono innocenti quelli che negli ultimi 2 anni hanno inondato l’Ucraina di un fiume di armi avanzate e sofisticate. Non sono innocenti quelli che fino a 4 mesi fa non hanno mai pronunciato la parola ‘neutralità’ per l’Ucraina. Non sono innocenti quelli che, come il segretario della Nato, in maniera totalmente irresponsabile, mentre si cerca un compromesso per porre termine alla guerra, dice addirittura che un Paese neutrale come la Finlandia, se vuole entrare nella Nato, avrà un percorso accelerato. Siamo all’ottusità politica e all’irresponsabilità. L’unico elemento di novità emerso negli ultimi mesi è che si è immaginato di avere una espansione della Nato anche in Ucraina. Non sono neanche innocenti quelli che ripetono che va rispettata l’autodeterminazione dei Paesi, dimenticando che fino a 6 mesi fa l’Occidente aveva occupato militarmente l’Afghanistan per 10 anni, per poi lasciarlo peggio di prima”.