Attualità
CORONAVIRUS - "LEIDAA per emergenza Covid-19": nei primi 15 giorni circa 3mila casi trattati, 400 animali presi in carico
22.11.2020 13:12 di Napoli Magazine

Dopo le decine di migliaia della prima fase, sono circa 3 mila (tra richieste di intervento e di informazioni) i casi trattati dal servizio “LEIDAA per emergenza Covid-19” nei primi quindici giorni di ripresa a pieno ritmo dell’attività, di cui 400 risolti con la presa in carico dell’animale perché i proprietari sono in isolamento o, purtroppo, hanno perduto la vita a causa della malattia. Il 50 per cento delle chiamate relative all’emergenza Covid  proviene dalla Lombardia, dove la “seconda ondata” colpisce più duramente, il 20 per cento dal Lazio, il 10 per cento da Friuli-Venezia Giulia, il 10 dall’Emilia-Romagna, il resto da altre Regioni.



Già nella scorsa primavera l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, ha messo se stessa e l’associazione a disposizione dei cittadini e in particolare “di tutti coloro che convivono con un animale d’affezione e oggi si trovano in quarantena, in isolamento domiciliare o ricoverati”, invitando a chiamare la sede centrale al numero 02.94351244 oppure a consultare il sito www.leidaa.info. “Non abbandonate gli animali –chiede l’ex ministro – non sono contagiosi, non possono infettarvi. Se siete in quarantena o in ospedale e non potete più occuparvene, chiamateci”. Infatti, ricorda l’on. Brambilla, “chi è stato colpito dal Covid-19, direttamente o indirettamente perché si sono ammalati i suoi cari ha spesso serie difficoltà a gestire gli animali da compagnia. Basti pensare alla situazione dei positivi in quarantena, a volte interi nuclei familiari, che non sanno a chi affidare il proprio cane per farlo uscire per le quotidiane passeggiate o per portarlo dal veterinario. Il problema si aggrava se le persone vengono ricoverate e gli animali restano improvvisamente soli, e diventa drammatico quando i pazienti perdono la battaglia col Covid”.



In primavera, a partire dal 21 marzo, gli operatori di LEIDAA hanno coordinato centinaia di volontari per far fronte alle esigenze delle famiglie colpite dal Covid: “passeggiate” per i cani di persone malate o in quarantena, cani e gatti (e pet di tutte le specie) presi in carico perché i proprietari non potevano occuparsene o non sono sopravvissuti, trasferimenti e adozioni, pasti e di interventi sanitari donati agli animali di persone in difficoltà (non solo per motivi legati alla pandemia).

 

ULTIMISSIME ATTUALITÀ
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
CORONAVIRUS - "LEIDAA per emergenza Covid-19": nei primi 15 giorni circa 3mila casi trattati, 400 animali presi in carico

di Napoli Magazine

22/11/2024 - 13:12

Dopo le decine di migliaia della prima fase, sono circa 3 mila (tra richieste di intervento e di informazioni) i casi trattati dal servizio “LEIDAA per emergenza Covid-19” nei primi quindici giorni di ripresa a pieno ritmo dell’attività, di cui 400 risolti con la presa in carico dell’animale perché i proprietari sono in isolamento o, purtroppo, hanno perduto la vita a causa della malattia. Il 50 per cento delle chiamate relative all’emergenza Covid  proviene dalla Lombardia, dove la “seconda ondata” colpisce più duramente, il 20 per cento dal Lazio, il 10 per cento da Friuli-Venezia Giulia, il 10 dall’Emilia-Romagna, il resto da altre Regioni.



Già nella scorsa primavera l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, ha messo se stessa e l’associazione a disposizione dei cittadini e in particolare “di tutti coloro che convivono con un animale d’affezione e oggi si trovano in quarantena, in isolamento domiciliare o ricoverati”, invitando a chiamare la sede centrale al numero 02.94351244 oppure a consultare il sito www.leidaa.info. “Non abbandonate gli animali –chiede l’ex ministro – non sono contagiosi, non possono infettarvi. Se siete in quarantena o in ospedale e non potete più occuparvene, chiamateci”. Infatti, ricorda l’on. Brambilla, “chi è stato colpito dal Covid-19, direttamente o indirettamente perché si sono ammalati i suoi cari ha spesso serie difficoltà a gestire gli animali da compagnia. Basti pensare alla situazione dei positivi in quarantena, a volte interi nuclei familiari, che non sanno a chi affidare il proprio cane per farlo uscire per le quotidiane passeggiate o per portarlo dal veterinario. Il problema si aggrava se le persone vengono ricoverate e gli animali restano improvvisamente soli, e diventa drammatico quando i pazienti perdono la battaglia col Covid”.



In primavera, a partire dal 21 marzo, gli operatori di LEIDAA hanno coordinato centinaia di volontari per far fronte alle esigenze delle famiglie colpite dal Covid: “passeggiate” per i cani di persone malate o in quarantena, cani e gatti (e pet di tutte le specie) presi in carico perché i proprietari non potevano occuparsene o non sono sopravvissuti, trasferimenti e adozioni, pasti e di interventi sanitari donati agli animali di persone in difficoltà (non solo per motivi legati alla pandemia).