Attualità
IL DATO - Legambiente analizza i rifiuti in 8 parchi pubblici di Napoli: mozziconi di sigaretta, pezzi di plastica e involucri di snack e dolciumi la piaga dei giardini pubblici
20.09.2019 17:46 di Napoli Magazine

Ci sono gli onnipresenti e perpetui mozziconi di sigarette e ci sono i pezzi di plastica non identificabili e tanti sacchetti delle patatine. La piaga dei giardini pubblici napoletani è stata accertata da un monitoraggio di Legambiente presso 8 parchi pubblici nella città di Napoli (Parco di Scampia - Parco Ciro Esposito,Parco Massimo Troisi,Parco Mascagna, Parco Viviani, Villa Comunale, Parco Re Ladislao, Parco Attianese, Parco Mianella).

 

Il dato di Legambiente è stato reso noto in occasione di di "Puliamo il mondo 2019", che nel week end vede l'associazione impegnata, come accade da 27 anni, nella campagna per raccogliere rifiuti abbandonati e promuovere comportamenti sostenibili e rispettosi dell’ambiente. Un' edizione che quest'anno prevede nella tre giorni la partecipazione in tutta la Campania di oltre 20mila volontari impegnati nel ripristino ambientale di oltre 200 aree.


La prevalenza di mozziconi di sigarette, pezzi di plastica non identificabili e tanti sacchetti delle patatine tra i rifiuti abbandonati nelle aree verde è stata accertata monitorando 8 parchi pubblici nella città di Napoli nei quali sono stati effettuati 8 transetti di monitoraggio di 100 metri quadri ciascuno, per un totale di 800 metri quadri. I parchi campione sono frequentati principalmente da bambini e ragazzi, famiglie, anziani e sportivi. E dire che l'indagine ha verificato che i cestini per la raccolta dei rifiuti sono presenti in tutti 8 monitorati: ma anche dove sono presenti, solo nel 37,5% dei casi (3 su 8) sono predisposti per la differenziazione dei rifiuti secondo materiali. Purtroppo se i sacchetti di patatine finiscono per terra è colpa anche di cestini che non sono coperti e visto che il vento è una delle maggiori cause della dispersione nell’ambiente, nel monitoraggio è stata riportata la presenza o meno di chiusura o copertura dei cestini presenti: solo in 4 parchi su 8 (50%) è presente questa caratteristica utile a prevenire la dispersione di materiale. Ma c'è un altro dato che lascia pensare che il vento c'entri poco e che i rifiuti siano colpevolmente abbandonati: nel 37,5% dei parchi (3 su 8) sono state notate zone di accumulo, per lo più sotto o nelle vicinanze di panchine , in presenza di cestini strabordanti, tra siepi o cespugli e in alcuni casi nell’ area giochi per i bambini.

 

Complessivamente sono 928 rifiuti raccolti e catalogati negli 8 transetti eseguiti su 8 parchi nella città di Napoli, circa 1,6 rifiuti ogni metro quadrato monitorato. Tra i diversi parchi monitorati il più alto numero di rifiuti raccolti è stato individuato nel Parco Attianese( quartiere Pianura) con 269 rifiuti pari al 29% del totale, seguito dal Parco della Mianella(quartiere Miano) con 239 rifiuti raccolti (25,8%) e dal Parco Massimo Troisi (San Giovanni a Teduccio) con 220 pari al 23,7%. Entrando nel dettaglio dei rifiuti rinvenuti, a farla da padrone i mozziconi di sigarette che rappresentano il 35% dei rifiuti raccolti, seguiti da pezzi non identificabili di plastica (10,6%) e sacchetti di patatine, dolciumi e caramelle rappresentano circa il 9,2% dei rifiuti totali rinvenuti nei parchi di Napoli. Per quanto riguarda i mozziconi di sigarette, il parco in cui sono stati monitorati in maggior numero è il parco Attianese, con 200 mozziconi trovati in 100 m2. Il maggio numero di sacchetti di patatine, dolciumi e caramelle monitorati Parco Mianella con 25 sacchetti.

Se i mozziconi di sigaretta la fanno da padrona, più in generale i rifiuti assimilabili al settore del “fumo” (come accendini, pacchetti di sigarette e tabacco e involucri di plastica dei pacchetti) rappresentano il 36,4% dei rifiuti raccolti. Le altre due categorie maggiormente presenti tra i rifiuti rinvenuti sono quelli degli imballaggi con il 24% (per la maggior parte alimentari come pacchetti di dolci e patatine )e quella dei prodotti usa e getta con il 22,3% (tappi e coperchi in plastica e metallo buste e sacchetti, fazzoletti e tovaglioli , bicchieri di plastica 

"Monitoraggi come questi mostrano quanto ci sia ancora bisogno di campagne come "Puliamo il mondo- commentato Francesca Ferro, direttore Legambiente Campania- perché nonostante i progressi fatti su tanti fronti,  le buone pratiche vanno implementate e c’è ancora parecchio da fare rispetto alle politiche, alle leggi e alla loro applicazione, e per la sensibilizzazione. Basti pensare ai mozziconi di sigaretta che lastricano le strade o ai materiali ingombranti abbandonati in aree verdi e ai lati delle strade, che diventano discariche a cielo aperto con tutti i rischi di quello che comportano per l’ambiente e, in definitiva, per la salute. "Puliamo il Mondo", insomma, è una battaglia di civiltà.”

 

Appuntamento centrale di Puliamo il Mondo con diretta Rai 3 ore 8,30 domenica 22 settembre a Napoli, nel quartiere San Giovanni a Teduccio, dove l’iniziativa è organizzata in collaborazione con la Fondazione Famiglia di Maria e prevede la pulizia del piazzale antistante la Fondazione, che pochi giorni fa è stata vittima di un vile atto intimidatorio: contro il portone d’ingresso sono stati esplosi, infatti, alcuni colpi d’arma da fuoco. Un'iniziativa di pulizia concreta e di corresponsabilità insieme ai tanti cittadini nel quartiere, le scuole del territorio, dei volontari e operatori della Fondazione Famiglia di Maria, di Libera, dei ragazzi del Teatro Nest per ribadire che insieme proseguiremo con più forza a realizzare il percorso di cambiamento in quel territorio e contribuire ad una nuova stagione che nessun proiettile, nessuna intimidazione potrà fermare.

 

 

Domani al via la “SOS Challenge”, il torneo solidale promosso da SOS Villaggi dei Bambini. Le quote di partecipazione finanzieranno l’attività sportiva di bambini e ragazzi privi di cure familiari accolti nei Villaggi SOS in Italia. Banca Sistema, Bdo, Eis, Esselunga le “squadre” in competizione

 

Milano - Il fischio di inizio è atteso per domani, quando dipendenti e manager si ritroveranno sullo stesso campo di calcio per disputare una partita molto speciale. Debutta quest’anno la SOS Challenge, il torneo solidale promosso da SOS Villaggi dei Bambini per finanziare l’attività sportiva dei bambini e dei ragazzi accolti nei Villaggi presenti in Italia. 

 

Banca Sistema, la società di consulenza Bdo, l’agenzia di comunicazione Eis e la nota catena della Gdo Esselunga sono le “squadre” che hanno deciso di mettersi in gioco riconoscendo il valore sociale del progetto.

 

Per un numero sempre maggior di imprese infatti ha assunto centralità l’essere «responsabili» – nei confronti dei propri dipendenti, dei consumatori, dell’ambiente e in generale della società.

 

«La Responsabilità Sociale d’Impresa è diventata ormai strategica, sia per il posizionamento sul mercato sia per la capacità di generare profitto. Da qui l’esigenza di aderire a iniziative -  come la SOS Challenge - utili a migliorare la qualità di vita dei propri dipendenti e, allo stesso tempo, produrre un impatto sociale positivo in seno alla comunità», spiega Roberta Capella, Direttore dell’Organizzazione impegnata da settant’anni al fianco di bambini e ragazzi privi di cure familiari o a rischio di perderle.

 

Attraverso lo sport i lavoratori imparano a “fare squadra” - a interagire e collaborare in modo virtuoso - mentre contribuiscono al progresso della comunità. In fin dei conti la quota di partecipazione al torneo altro non è che un investimento sul futuro dei bambini e dei ragazzi di cui SOS Villaggi dei Bambini si prende cura ogni giorno.

ULTIMISSIME ATTUALITÀ
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
IL DATO - Legambiente analizza i rifiuti in 8 parchi pubblici di Napoli: mozziconi di sigaretta, pezzi di plastica e involucri di snack e dolciumi la piaga dei giardini pubblici

di Napoli Magazine

20/09/2024 - 17:46

Ci sono gli onnipresenti e perpetui mozziconi di sigarette e ci sono i pezzi di plastica non identificabili e tanti sacchetti delle patatine. La piaga dei giardini pubblici napoletani è stata accertata da un monitoraggio di Legambiente presso 8 parchi pubblici nella città di Napoli (Parco di Scampia - Parco Ciro Esposito,Parco Massimo Troisi,Parco Mascagna, Parco Viviani, Villa Comunale, Parco Re Ladislao, Parco Attianese, Parco Mianella).

 

Il dato di Legambiente è stato reso noto in occasione di di "Puliamo il mondo 2019", che nel week end vede l'associazione impegnata, come accade da 27 anni, nella campagna per raccogliere rifiuti abbandonati e promuovere comportamenti sostenibili e rispettosi dell’ambiente. Un' edizione che quest'anno prevede nella tre giorni la partecipazione in tutta la Campania di oltre 20mila volontari impegnati nel ripristino ambientale di oltre 200 aree.


La prevalenza di mozziconi di sigarette, pezzi di plastica non identificabili e tanti sacchetti delle patatine tra i rifiuti abbandonati nelle aree verde è stata accertata monitorando 8 parchi pubblici nella città di Napoli nei quali sono stati effettuati 8 transetti di monitoraggio di 100 metri quadri ciascuno, per un totale di 800 metri quadri. I parchi campione sono frequentati principalmente da bambini e ragazzi, famiglie, anziani e sportivi. E dire che l'indagine ha verificato che i cestini per la raccolta dei rifiuti sono presenti in tutti 8 monitorati: ma anche dove sono presenti, solo nel 37,5% dei casi (3 su 8) sono predisposti per la differenziazione dei rifiuti secondo materiali. Purtroppo se i sacchetti di patatine finiscono per terra è colpa anche di cestini che non sono coperti e visto che il vento è una delle maggiori cause della dispersione nell’ambiente, nel monitoraggio è stata riportata la presenza o meno di chiusura o copertura dei cestini presenti: solo in 4 parchi su 8 (50%) è presente questa caratteristica utile a prevenire la dispersione di materiale. Ma c'è un altro dato che lascia pensare che il vento c'entri poco e che i rifiuti siano colpevolmente abbandonati: nel 37,5% dei parchi (3 su 8) sono state notate zone di accumulo, per lo più sotto o nelle vicinanze di panchine , in presenza di cestini strabordanti, tra siepi o cespugli e in alcuni casi nell’ area giochi per i bambini.

 

Complessivamente sono 928 rifiuti raccolti e catalogati negli 8 transetti eseguiti su 8 parchi nella città di Napoli, circa 1,6 rifiuti ogni metro quadrato monitorato. Tra i diversi parchi monitorati il più alto numero di rifiuti raccolti è stato individuato nel Parco Attianese( quartiere Pianura) con 269 rifiuti pari al 29% del totale, seguito dal Parco della Mianella(quartiere Miano) con 239 rifiuti raccolti (25,8%) e dal Parco Massimo Troisi (San Giovanni a Teduccio) con 220 pari al 23,7%. Entrando nel dettaglio dei rifiuti rinvenuti, a farla da padrone i mozziconi di sigarette che rappresentano il 35% dei rifiuti raccolti, seguiti da pezzi non identificabili di plastica (10,6%) e sacchetti di patatine, dolciumi e caramelle rappresentano circa il 9,2% dei rifiuti totali rinvenuti nei parchi di Napoli. Per quanto riguarda i mozziconi di sigarette, il parco in cui sono stati monitorati in maggior numero è il parco Attianese, con 200 mozziconi trovati in 100 m2. Il maggio numero di sacchetti di patatine, dolciumi e caramelle monitorati Parco Mianella con 25 sacchetti.

Se i mozziconi di sigaretta la fanno da padrona, più in generale i rifiuti assimilabili al settore del “fumo” (come accendini, pacchetti di sigarette e tabacco e involucri di plastica dei pacchetti) rappresentano il 36,4% dei rifiuti raccolti. Le altre due categorie maggiormente presenti tra i rifiuti rinvenuti sono quelli degli imballaggi con il 24% (per la maggior parte alimentari come pacchetti di dolci e patatine )e quella dei prodotti usa e getta con il 22,3% (tappi e coperchi in plastica e metallo buste e sacchetti, fazzoletti e tovaglioli , bicchieri di plastica 

"Monitoraggi come questi mostrano quanto ci sia ancora bisogno di campagne come "Puliamo il mondo- commentato Francesca Ferro, direttore Legambiente Campania- perché nonostante i progressi fatti su tanti fronti,  le buone pratiche vanno implementate e c’è ancora parecchio da fare rispetto alle politiche, alle leggi e alla loro applicazione, e per la sensibilizzazione. Basti pensare ai mozziconi di sigaretta che lastricano le strade o ai materiali ingombranti abbandonati in aree verdi e ai lati delle strade, che diventano discariche a cielo aperto con tutti i rischi di quello che comportano per l’ambiente e, in definitiva, per la salute. "Puliamo il Mondo", insomma, è una battaglia di civiltà.”

 

Appuntamento centrale di Puliamo il Mondo con diretta Rai 3 ore 8,30 domenica 22 settembre a Napoli, nel quartiere San Giovanni a Teduccio, dove l’iniziativa è organizzata in collaborazione con la Fondazione Famiglia di Maria e prevede la pulizia del piazzale antistante la Fondazione, che pochi giorni fa è stata vittima di un vile atto intimidatorio: contro il portone d’ingresso sono stati esplosi, infatti, alcuni colpi d’arma da fuoco. Un'iniziativa di pulizia concreta e di corresponsabilità insieme ai tanti cittadini nel quartiere, le scuole del territorio, dei volontari e operatori della Fondazione Famiglia di Maria, di Libera, dei ragazzi del Teatro Nest per ribadire che insieme proseguiremo con più forza a realizzare il percorso di cambiamento in quel territorio e contribuire ad una nuova stagione che nessun proiettile, nessuna intimidazione potrà fermare.

 

 

Domani al via la “SOS Challenge”, il torneo solidale promosso da SOS Villaggi dei Bambini. Le quote di partecipazione finanzieranno l’attività sportiva di bambini e ragazzi privi di cure familiari accolti nei Villaggi SOS in Italia. Banca Sistema, Bdo, Eis, Esselunga le “squadre” in competizione

 

Milano - Il fischio di inizio è atteso per domani, quando dipendenti e manager si ritroveranno sullo stesso campo di calcio per disputare una partita molto speciale. Debutta quest’anno la SOS Challenge, il torneo solidale promosso da SOS Villaggi dei Bambini per finanziare l’attività sportiva dei bambini e dei ragazzi accolti nei Villaggi presenti in Italia. 

 

Banca Sistema, la società di consulenza Bdo, l’agenzia di comunicazione Eis e la nota catena della Gdo Esselunga sono le “squadre” che hanno deciso di mettersi in gioco riconoscendo il valore sociale del progetto.

 

Per un numero sempre maggior di imprese infatti ha assunto centralità l’essere «responsabili» – nei confronti dei propri dipendenti, dei consumatori, dell’ambiente e in generale della società.

 

«La Responsabilità Sociale d’Impresa è diventata ormai strategica, sia per il posizionamento sul mercato sia per la capacità di generare profitto. Da qui l’esigenza di aderire a iniziative -  come la SOS Challenge - utili a migliorare la qualità di vita dei propri dipendenti e, allo stesso tempo, produrre un impatto sociale positivo in seno alla comunità», spiega Roberta Capella, Direttore dell’Organizzazione impegnata da settant’anni al fianco di bambini e ragazzi privi di cure familiari o a rischio di perderle.

 

Attraverso lo sport i lavoratori imparano a “fare squadra” - a interagire e collaborare in modo virtuoso - mentre contribuiscono al progresso della comunità. In fin dei conti la quota di partecipazione al torneo altro non è che un investimento sul futuro dei bambini e dei ragazzi di cui SOS Villaggi dei Bambini si prende cura ogni giorno.