Attualità
L'INIZIATIVA - Parte la campagna 2019 di Ischia Dolphin Project
15.06.2019 10:57 di Napoli Magazine

Oceanomare Delphis Onlus (ODO), organizzazione non profit per lo studio e la conservazione dei cetacei del Mediterraneo, conduce dal 1991 “Ischia Dolphin Project” (IDP), nelle acque delle isole dell’arcipelago Campano (Ischia Procida e Capri) e Pontino (Ventotene e Ponza).

 

Il tursiope è un delfino prevalentemente costiero la cui presenza nell’area di studio è stata monitorata nel corso degli anni. Le analisi preliminari dei dati di foto-identificazione, effettuate su una selezione di 68 avvistamenti, hanno permesso di censire 207 differenti individui. Tra questi, più della metà (108) sono stati riavvistati negli anni (range 2-10 anni) dimostrando fedeltà al sito, utilizzato da questa specie sia per l’alimentazione che per la riproduzione. 

 

Il tursiope è stato recentemente protagonista di un impegno collettivo da parte della comunità scientifica internazionale nell’ambito del progetto TURSIOMED - coordinato dalla Fondazione Acquario di Genova, con il patrocinio di ACCOBAMS – che ha l’obiettivo di valutare lo status di conservazione di questa specie nell’area mediterranea. Grazie al lavoro pluridecennale svolto, ODO ha partecipato all’iniziativa, inserendo dati raccolti sul campo (rotte, punti di avvistamento della specie, materiale fotografico) all’interno della piattaforma Intercet (www.intercet.it), consultabile dalla comunità scientifica internazionale.

 

Anche il capodoglio, continua ad essere una specie protagonista nelle acque dell’area di studio. Il catalogo di foto-identificazione di questa specie contiene 88 individui grazie ai due nuovi identificati durante la campagna 2018. La continua crescita del tasso di reclutamento nel catalogo indica che il numero di capodogli da scoprire è ancora importante. Inoltre, la presenza costante di individui come Brunone, identificato nel 2004 e regolarmente riavvistato negli anni (15!), conferma un alto grado di fedeltà al sito, che rappresenta un’importante area di alimentazione. 

 

Recentemente, il Mediterraneo Occidentale è diventato teatro di eventi insoliti, offrendo spunti di riflessione e di approfondimento, alcuni dei quali positivi come i molteplici avvistamenti di un esemplare di megattera nel Golfo di Napoli o delle pseudorche più a sud al largo della Costiera Amalfitana, altri negativi, come la serie di capodogli spiaggiati nel Tirreno centrale e meridionale dall’inizio del 2019. Le cause di questi eventi – siano essi formidabili o incresciosi - sono ancora ignote, e ODO si impegna con rinnovata determinazione a proseguire nello studio delle popolazioni di cetacei che frequentano il Mediterraneo con l’obiettivo di sostenere azioni di tutela per le stesse. 

 

La campagna 2019 di Ischia Dolphin Project è già partita, il progetto si sostiene attraverso le quote di partecipazione degli eco-volontari.

 

Per maggiori info su come partecipare: clicca qui

ULTIMISSIME ATTUALITÀ
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
L'INIZIATIVA - Parte la campagna 2019 di Ischia Dolphin Project

di Napoli Magazine

15/06/2024 - 10:57

Oceanomare Delphis Onlus (ODO), organizzazione non profit per lo studio e la conservazione dei cetacei del Mediterraneo, conduce dal 1991 “Ischia Dolphin Project” (IDP), nelle acque delle isole dell’arcipelago Campano (Ischia Procida e Capri) e Pontino (Ventotene e Ponza).

 

Il tursiope è un delfino prevalentemente costiero la cui presenza nell’area di studio è stata monitorata nel corso degli anni. Le analisi preliminari dei dati di foto-identificazione, effettuate su una selezione di 68 avvistamenti, hanno permesso di censire 207 differenti individui. Tra questi, più della metà (108) sono stati riavvistati negli anni (range 2-10 anni) dimostrando fedeltà al sito, utilizzato da questa specie sia per l’alimentazione che per la riproduzione. 

 

Il tursiope è stato recentemente protagonista di un impegno collettivo da parte della comunità scientifica internazionale nell’ambito del progetto TURSIOMED - coordinato dalla Fondazione Acquario di Genova, con il patrocinio di ACCOBAMS – che ha l’obiettivo di valutare lo status di conservazione di questa specie nell’area mediterranea. Grazie al lavoro pluridecennale svolto, ODO ha partecipato all’iniziativa, inserendo dati raccolti sul campo (rotte, punti di avvistamento della specie, materiale fotografico) all’interno della piattaforma Intercet (www.intercet.it), consultabile dalla comunità scientifica internazionale.

 

Anche il capodoglio, continua ad essere una specie protagonista nelle acque dell’area di studio. Il catalogo di foto-identificazione di questa specie contiene 88 individui grazie ai due nuovi identificati durante la campagna 2018. La continua crescita del tasso di reclutamento nel catalogo indica che il numero di capodogli da scoprire è ancora importante. Inoltre, la presenza costante di individui come Brunone, identificato nel 2004 e regolarmente riavvistato negli anni (15!), conferma un alto grado di fedeltà al sito, che rappresenta un’importante area di alimentazione. 

 

Recentemente, il Mediterraneo Occidentale è diventato teatro di eventi insoliti, offrendo spunti di riflessione e di approfondimento, alcuni dei quali positivi come i molteplici avvistamenti di un esemplare di megattera nel Golfo di Napoli o delle pseudorche più a sud al largo della Costiera Amalfitana, altri negativi, come la serie di capodogli spiaggiati nel Tirreno centrale e meridionale dall’inizio del 2019. Le cause di questi eventi – siano essi formidabili o incresciosi - sono ancora ignote, e ODO si impegna con rinnovata determinazione a proseguire nello studio delle popolazioni di cetacei che frequentano il Mediterraneo con l’obiettivo di sostenere azioni di tutela per le stesse. 

 

La campagna 2019 di Ischia Dolphin Project è già partita, il progetto si sostiene attraverso le quote di partecipazione degli eco-volontari.

 

Per maggiori info su come partecipare: clicca qui