Intervistato a “Basket Time” su Teletutto e come riportato da Daniele Ardenghi sul “Giornale di Brescia”, Giancarlo Ferrero ha fatto il punto in casa Germani, partendo dal successo della sua squadra a Cremona: “Avevamo bisogno di avere quel tipo di approccio. Il primo quarto della partita contro Trapani era stato il peggiore avuto in stagione. Il PalaRadi è un palazzetto complicato. Sono sempre così i campi delle squadre che si devono salvare. Noi volevamo riprendere il nostro cammino. Esserci riusciti, alla fine, è la cosa più importante. Alla fine della passata stagione, dopo la vittoria della finale play off di A2 con Trieste, avevo diverse opzioni. Una di queste era smettere. Oppure potevo accettare qualche offerta, arrivata sempre dalla A2. Ma la chiamata della Germani ha cambiato totalmente le prospettive. Ho risposto immediatamente "presente". Perché? Volevo osservare dall’interno come lavora un club di alto livello, tanto in campo quanto fuori”.
di Napoli Magazine
15/11/2024 - 21:28
Intervistato a “Basket Time” su Teletutto e come riportato da Daniele Ardenghi sul “Giornale di Brescia”, Giancarlo Ferrero ha fatto il punto in casa Germani, partendo dal successo della sua squadra a Cremona: “Avevamo bisogno di avere quel tipo di approccio. Il primo quarto della partita contro Trapani era stato il peggiore avuto in stagione. Il PalaRadi è un palazzetto complicato. Sono sempre così i campi delle squadre che si devono salvare. Noi volevamo riprendere il nostro cammino. Esserci riusciti, alla fine, è la cosa più importante. Alla fine della passata stagione, dopo la vittoria della finale play off di A2 con Trieste, avevo diverse opzioni. Una di queste era smettere. Oppure potevo accettare qualche offerta, arrivata sempre dalla A2. Ma la chiamata della Germani ha cambiato totalmente le prospettive. Ho risposto immediatamente "presente". Perché? Volevo osservare dall’interno come lavora un club di alto livello, tanto in campo quanto fuori”.