Davide Uccella, giornalista, ha parlato ai microfoni di Napoli 4Ever, l'estate dei campioni, in onda su Radio Napoli Centrale: "Concediamoci ancora all'entusiasmo, è ancora tempo di luna di miele, direi che nella conferenza stampa di ieri sullo scenario della stazione marittima, ci sono stati tanti proclami. L'internazionalizzazione del brand Napoli, il merchandising, esportare il brand e importare una cultura aziendale di business. Tante parole di solito che si ascoltano quando arrivano dei businessman da Oltreoceano. Bisogna dire che l'allenatore Magro si conferma un gran colpo. Stiamo parlando di uno dei 3-4 migliori allenatori italiani. E' stato annunciato Croswell, questo centro dinamico molto fisico e atletico, e poi Stefano Gentile. La piazza si è un po' divisa per una casertanità che per il tifo napoletano non è mai indice di ottime cose, però Magro ha tenuto a sottolineare che è un giocatore che ha scelto lui per ciò che gli può dare in campo e nello spogliatoio. Rizzetta ha indicato un modello di business dove si rafforza il nome di Shaquille O'Neal nelle vesti di brand ambassador rispetto a socio effettivo. E poi ci sono i nomi più importanti, quello del palazzetto dove la società penso si defili, e poi il nuovo logo. Il nome fu già proposto dalle tante società precedenti. Il Cavallino Rampante per alcuni assomiglia al primo logo del Calcio Napoli, per altri ricorda Parthenope. Nuovo nome e nuovo logo indicano una doppia dimensione: conservare le radici e internazionalizzarsi. Sul palazzetto, ma anche sul discorso ricorso da parte di Federico Grassi, ex patron, è ancora in piedi e loro sono fiduciosi e avranno ragione, è intervenuto il legale della società che ha rassicurato tutti. Il nuovo logo c'è chi lo ha avvicinato al Calcio Napoli, ma anche quello della Partenope che è la società calcistica che nel basket ci ha portato più in alto. Ricordo la prima Coppa Italia della storia, per esempio. C'è questo dibattito su logo, nome e modello di società con qualche elemento in più e riflessione da poter fare. Si è partiti lo scorso 10 maggio, direi che servono ancora un paio di mesi per avere degli elementi in più. Rizzetta è stato chiaro, vuole rendere il Palabarbuto più accogliente anche se i margini sono ristretti per capienza e contesto. La proprietà precedente era intervenuta molto bene anche a livello di sfruttamento per eventi. Si punterà sul Palabarbuto, anche se non è chiaro con quali margini di miglioramento. Coach Magro è l'elemento di tenuta e con la certezza di cambiamento. Per chi come noi cresce in una cultura sportiva dove si cresce con l'impiantistica, non inserirsi nel progetto dell'AreNapoli è un punto di debolezza. Chi ha presentato il progetto che era il partner del Napoli Basket ci punta molto. Loro, invece, puntano molto sul merchandising, il brand e gli sponsor. Culturalmente questa rappresenta un'ombra. Il management va chiarito. Doyle è socio di Rizzetta, sembra l'uomo dei soldi, quello che ne mette di più, ed è stato molto chiaro: business is business. Si punta molto sui risultati e non è chiaro cosa possa succedere se non dovessero arrivare. Cercheremo di capire la squadra allestita con giocatori esperti, però Magro è stato chiaro, inserire giocatori che vogliono crescere. Ci sono tanti aspetti da ragionare sul mercato per le prossime settimane"
di Napoli Magazine
25/06/2025 - 15:57
Davide Uccella, giornalista, ha parlato ai microfoni di Napoli 4Ever, l'estate dei campioni, in onda su Radio Napoli Centrale: "Concediamoci ancora all'entusiasmo, è ancora tempo di luna di miele, direi che nella conferenza stampa di ieri sullo scenario della stazione marittima, ci sono stati tanti proclami. L'internazionalizzazione del brand Napoli, il merchandising, esportare il brand e importare una cultura aziendale di business. Tante parole di solito che si ascoltano quando arrivano dei businessman da Oltreoceano. Bisogna dire che l'allenatore Magro si conferma un gran colpo. Stiamo parlando di uno dei 3-4 migliori allenatori italiani. E' stato annunciato Croswell, questo centro dinamico molto fisico e atletico, e poi Stefano Gentile. La piazza si è un po' divisa per una casertanità che per il tifo napoletano non è mai indice di ottime cose, però Magro ha tenuto a sottolineare che è un giocatore che ha scelto lui per ciò che gli può dare in campo e nello spogliatoio. Rizzetta ha indicato un modello di business dove si rafforza il nome di Shaquille O'Neal nelle vesti di brand ambassador rispetto a socio effettivo. E poi ci sono i nomi più importanti, quello del palazzetto dove la società penso si defili, e poi il nuovo logo. Il nome fu già proposto dalle tante società precedenti. Il Cavallino Rampante per alcuni assomiglia al primo logo del Calcio Napoli, per altri ricorda Parthenope. Nuovo nome e nuovo logo indicano una doppia dimensione: conservare le radici e internazionalizzarsi. Sul palazzetto, ma anche sul discorso ricorso da parte di Federico Grassi, ex patron, è ancora in piedi e loro sono fiduciosi e avranno ragione, è intervenuto il legale della società che ha rassicurato tutti. Il nuovo logo c'è chi lo ha avvicinato al Calcio Napoli, ma anche quello della Partenope che è la società calcistica che nel basket ci ha portato più in alto. Ricordo la prima Coppa Italia della storia, per esempio. C'è questo dibattito su logo, nome e modello di società con qualche elemento in più e riflessione da poter fare. Si è partiti lo scorso 10 maggio, direi che servono ancora un paio di mesi per avere degli elementi in più. Rizzetta è stato chiaro, vuole rendere il Palabarbuto più accogliente anche se i margini sono ristretti per capienza e contesto. La proprietà precedente era intervenuta molto bene anche a livello di sfruttamento per eventi. Si punterà sul Palabarbuto, anche se non è chiaro con quali margini di miglioramento. Coach Magro è l'elemento di tenuta e con la certezza di cambiamento. Per chi come noi cresce in una cultura sportiva dove si cresce con l'impiantistica, non inserirsi nel progetto dell'AreNapoli è un punto di debolezza. Chi ha presentato il progetto che era il partner del Napoli Basket ci punta molto. Loro, invece, puntano molto sul merchandising, il brand e gli sponsor. Culturalmente questa rappresenta un'ombra. Il management va chiarito. Doyle è socio di Rizzetta, sembra l'uomo dei soldi, quello che ne mette di più, ed è stato molto chiaro: business is business. Si punta molto sui risultati e non è chiaro cosa possa succedere se non dovessero arrivare. Cercheremo di capire la squadra allestita con giocatori esperti, però Magro è stato chiaro, inserire giocatori che vogliono crescere. Ci sono tanti aspetti da ragionare sul mercato per le prossime settimane"