Calcio
AIA - Zappi: "Gli arbitri sono diventati pubblici ufficiali: per tutelarli cambiato il Codice Penale"
23.06.2025 14:14 di Napoli Magazine

Antonio Zappi, presidente dell’AIA, è intervenuto durante Radio Goal, su Radio Kiss Kiss Napoli: "Decreto legge per equiparare gli arbitri ai pubblici ufficiali? C’è stato bisogno di modificare il codice penale per venire incontro ad un’esigenza, la questione è stata presa seriamente. Adesso come i sanitari e gli insegnanti anche gli arbitri saranno maggiormente tutelati ed avranno la reclusione in caso di lesioni, a seconda della gravità della cosa. La nuova norma del codice penale sarà applicata in tutte le categorie, questa norma è stata anche pensata soprattutto per le categorie minori o le giovanili dove succedono maggiormente episodi del genere. Gli arbitri cercano di avere un aspetto dialogico, però una collaborazione con i tesserati sarebbe auspicabile. Purtroppo ci sono gli effetti emulativi. I giocatori che protestano, i simulatori possono scatenare la protesta e la degenerazione. Prima di cambiare un protocollo bisogna aspettare, se ci sono criticità poi possono essere cambiate. Il protocollo VAR è uno strumento giovane, le criticità verranno implementate e risolte. C’è l’IFAB, un organismo internazionale, che cerca di aggiornare il protocollo attraverso le segnalazioni delle varie federazioni. Il VAR a chiamata non so quando e se verrà introdotto. Voglio sottolineare una novità: il football video support ci sarà in Serie C e nel calcio femminile, con la possibilità di consultare lo strumento tecnologico. Per me il Challenge sarà l’evoluzione naturale di questo protocollo. Cartellino a pagamento come al Mondiale per Club? Utili se possono finanziare protocolli di sensibilizzazione. La sospensione di Salernitana-Samp? Credo sia stata giusta perché non c’erano le condizioni per continuare il match".

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AIA - Zappi: "Gli arbitri sono diventati pubblici ufficiali: per tutelarli cambiato il Codice Penale"

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23/06/2025 - 14:14

Antonio Zappi, presidente dell’AIA, è intervenuto durante Radio Goal, su Radio Kiss Kiss Napoli: "Decreto legge per equiparare gli arbitri ai pubblici ufficiali? C’è stato bisogno di modificare il codice penale per venire incontro ad un’esigenza, la questione è stata presa seriamente. Adesso come i sanitari e gli insegnanti anche gli arbitri saranno maggiormente tutelati ed avranno la reclusione in caso di lesioni, a seconda della gravità della cosa. La nuova norma del codice penale sarà applicata in tutte le categorie, questa norma è stata anche pensata soprattutto per le categorie minori o le giovanili dove succedono maggiormente episodi del genere. Gli arbitri cercano di avere un aspetto dialogico, però una collaborazione con i tesserati sarebbe auspicabile. Purtroppo ci sono gli effetti emulativi. I giocatori che protestano, i simulatori possono scatenare la protesta e la degenerazione. Prima di cambiare un protocollo bisogna aspettare, se ci sono criticità poi possono essere cambiate. Il protocollo VAR è uno strumento giovane, le criticità verranno implementate e risolte. C’è l’IFAB, un organismo internazionale, che cerca di aggiornare il protocollo attraverso le segnalazioni delle varie federazioni. Il VAR a chiamata non so quando e se verrà introdotto. Voglio sottolineare una novità: il football video support ci sarà in Serie C e nel calcio femminile, con la possibilità di consultare lo strumento tecnologico. Per me il Challenge sarà l’evoluzione naturale di questo protocollo. Cartellino a pagamento come al Mondiale per Club? Utili se possono finanziare protocolli di sensibilizzazione. La sospensione di Salernitana-Samp? Credo sia stata giusta perché non c’erano le condizioni per continuare il match".