Gian Piero Gasperini, allenatore dell'Atalanta, è intervenuto oggi in conferenza stampa alla viglia del match di Champions Atalanta-Arsenal. Ha parlato dell'esonero a sorpresa di De Rossi:
"L’esonero di De Rossi mi ha molto sorpreso. Questa stagione è iniziata in modo difficile per tutti gli allenatori, ci sono stati molti cambi per via del mercato. Quello che è stato ribadito da tutti, ma non succederà probabilmente nulla, è che questo mercato che ha portato cambiamenti con il campionato già aperto. Diventa difficile il lavoro degli allenatori. Siamo stati un mese e mezzo a girarci i pollici o allenare ragazzi che magari poi andavano via, ci vuole un po' di tempo per tutti. Giocare a calcio non è mettere dentro un numero di giocatori appena arrivati. È evidente che la Serie A è iniziata con delle difficoltà un po' per tutti, mi dispiace perché l'allenatore in questi momenti paga di più, ho la sensazione che anziché prendere credito ne sta prendendo sempre meno, a vantaggio di altre figure di mercato e di trasferimenti che poi mettono in difficoltà il lavoro dell'allenatore".
di Napoli Magazine
18/09/2024 - 19:18
Gian Piero Gasperini, allenatore dell'Atalanta, è intervenuto oggi in conferenza stampa alla viglia del match di Champions Atalanta-Arsenal. Ha parlato dell'esonero a sorpresa di De Rossi:
"L’esonero di De Rossi mi ha molto sorpreso. Questa stagione è iniziata in modo difficile per tutti gli allenatori, ci sono stati molti cambi per via del mercato. Quello che è stato ribadito da tutti, ma non succederà probabilmente nulla, è che questo mercato che ha portato cambiamenti con il campionato già aperto. Diventa difficile il lavoro degli allenatori. Siamo stati un mese e mezzo a girarci i pollici o allenare ragazzi che magari poi andavano via, ci vuole un po' di tempo per tutti. Giocare a calcio non è mettere dentro un numero di giocatori appena arrivati. È evidente che la Serie A è iniziata con delle difficoltà un po' per tutti, mi dispiace perché l'allenatore in questi momenti paga di più, ho la sensazione che anziché prendere credito ne sta prendendo sempre meno, a vantaggio di altre figure di mercato e di trasferimenti che poi mettono in difficoltà il lavoro dell'allenatore".