Antonio Percassi, presidente dell'Atalanta, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Tuttosport: "Se nel progetto iniziale c'era un'Europa League e la frequenza regolare in Champions? Io dal 2010 fino ad oggi dico sempre: prima facciamo 40 punti per salvarci poi al resto ci pensiamo dopo. Lo faccio e lo penso davvero. Bisogna stare sempre con i piedi per terra. Il mio progetto iniziale era tenere la squadra in Serie A per dieci anni. Nel 2010 abbiamo preso l’Atalanta, io e la mia famiglia, come un atto d’amore. L’Atalanta aveva bisogno di noi e abbiamo risposto presente. Ci sono le ragioni del cuore, ma anche una grande responsabilità che abbiamo sempre sentito nei confronti di Bergamo, quella di costruire un club all’altezza di Bergamo stessa. Così con questa filosofia abbiamo portato avanti lo sviluppo della squadra, il progetto dello stadio, del nuovo centro sportivo: tutto a immagine e somiglianza della città, perché tutti ne siano fieri e perché rappresenta al meglio la città".
di Napoli Magazine
14/12/2024 - 12:55
Antonio Percassi, presidente dell'Atalanta, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Tuttosport: "Se nel progetto iniziale c'era un'Europa League e la frequenza regolare in Champions? Io dal 2010 fino ad oggi dico sempre: prima facciamo 40 punti per salvarci poi al resto ci pensiamo dopo. Lo faccio e lo penso davvero. Bisogna stare sempre con i piedi per terra. Il mio progetto iniziale era tenere la squadra in Serie A per dieci anni. Nel 2010 abbiamo preso l’Atalanta, io e la mia famiglia, come un atto d’amore. L’Atalanta aveva bisogno di noi e abbiamo risposto presente. Ci sono le ragioni del cuore, ma anche una grande responsabilità che abbiamo sempre sentito nei confronti di Bergamo, quella di costruire un club all’altezza di Bergamo stessa. Così con questa filosofia abbiamo portato avanti lo sviluppo della squadra, il progetto dello stadio, del nuovo centro sportivo: tutto a immagine e somiglianza della città, perché tutti ne siano fieri e perché rappresenta al meglio la città".