L’amministratore delegato dell’Atalanta Luca Percassi ha parlato ai microfoni di Sky Sport nel pre partita di Shakhtar Donetsk-Atalanta.

Su Zaniolo e Cuadrado

"L’Atalanta deve essere sempre vigile sul mercato, l’idea era confermare la grande maggioranza della squadra titolare che l’ha portata a vincere l’Europa League, tornare in Champions, arrivare alla finale di Coppa Italia. L’Estate poi è stata inaspettatamente più complicata, come l’infortunio di Scamacca. Sul mercato la società ha deciso di fare investimenti importanti, su ragazzi giovani, abbiamo colto delle opportunità come Zaniolo e Cuadrado che pensiamo possano completare in modo egregio la squadra. Come sempre sappiamo che tutti i giocatori che vengono all’Atalanta possono migliorare attraverso il lavoro, disciplina, ambiente in grado di aspettare i ragazzi per esprimere al meglio le loro potenzialità".

Sulla partita e i risultati in campionato

"Dobbiamo avere la grande consapevolezza che la dimensione di questa società è di un certo tipo, dobbiamo lavorare e solo attraverso il lavoro miglioreremo, stasera sarà una partita difficile, abbiamo visto lo Shahktar che ha messo in difficoltà il Bologna per una buona parte della partita, sono partite che si giocano sui piccoli episodi che fanno la differenza".

Inevitabile non pensare alla sfida di Kharkiv di cinque anni fa, è più forte quell’Atalanta con Papu Gomez, Ilicic, Zapata o quella che ha vinto l’Europa League a maggio?

"Sono bellissime entrambe, che hanno fatto la storia della società, con giocatori importanti, tante volte vorremmo che il tempo si fermasse e consolidasse cose che vorremmo continuare a vivere. Il giorno dopo devi avere la capacità di ripartire e rigenerare. Il nostro è un ambiente che non è stato mai abituato a determinate cose come la vittoria che abbiamo avuto la fortuna di vivere. Questo ha creato degli scossoni inaspettati, che abbiamo cercato di gestire al meglio. Tutto quello che stiamo vivendo è qualcosa di unico della nostra storia, dobbiamo essere bravi a godercelo. Serate come queste gratificano il nostro ambiente".

Su Samardzic, dopo Papu Gomez, Ilicic, Koopmeiners, potrebbe essere il quarto della dinastia?

"Entrare negli schemi del nostro modo di giocare, lavorare tante volte ha bisogno di tempo, è un ragazzo molto giovane, con grandi potenzialità, che deve imparare a esprimere con continuità e ovviamente abbiamo grande fiducia e speriamo possa ricalcare al meglio i nomi illustrati".