Calcio
BDC - Oppini: "Napoli? Conte quando c'è da ricostruire un progetto da zero è il numero uno"
28.01.2025 01:19 di Napoli Magazine

Francesco Oppini, opinionista presente in studio durante la puntata de ‘Il Bello del Calcio’ su 11 Televomero, ha parlato delle ultime vicende legate al mercato del Napoli e della partita vinta dagli azzurri contro la Juventus: "Lo scorsa sera, quando seguivo Napoli-Juventus in una trasmissione televisiva, si esaltava la prestazione della squadra bianconera che era andata prima in porta con Yildiz e poi era andata in vantaggio senza concedere un tiro in porta all'avversario. Io predicavo attenzione, perché quest'anno la Juventus per 17 volte è andata in vantaggio e ha sempre peccato nella gestione del risultato. Poi sulla panchina azzurra c'è un grande allenatore come Conte, che rimpiango da anni, che ha l'ossessione della vittoria, a differenza di qualcun altro [Motta] che dichiara di non averla. Il tecnico bianconero nei secondi tempi non riesce a tenere il gruppo sulla corda sul lato emotivo, oltre ad avere problemi dal punto di vista fisico. Cali del genere è evidente che comportano anche delle questioni relative alla preparazione. Si sta realizzando quanto ho sempre detto: Antonio Conte, quando c'è da ricostruire un progetto da zero è il numero uno. Lui ha vinto 5 campionati su 7, e attenzione perché solo una volta negli ultimi 25 anni una squadra ha vinto il campionato senza giocare le coppe: era la prima Juventus di Conte. Io dico che il Napoli mi sta impressionando dal punto di vista del gioco dalla gara di Firenze, ma penso che la Juve attuale faccia poco testo. Non è l'Atalanta, ha perso col Milan, pareggiato col Cagliari e col Parma. Non è una squadra da cui si può attingere. La Juventus nel secondo tempo non ha fatto nulla, non ha creato occasioni e non si è mai avvicinata alla porta, la squadra era in difficoltà ed è stata presa in giro. Il Napoli invece era aggressivo e sapeva cosa voleva, Conte poi era un ex doppiamente avvelenato con la Juve. La statistica con tutti i dati a zero, soprattutto dopo quel primo tempo, non è ammissibile. Sul 2-1 poi Motta ha avuto la possibilità di schierarsi con due punte e non l'ha fatto: in questi casi o si è folli o incompetenti. Cosa è successo con Danilo alla Juve? È una vicenda di cui abbiamo parlato in una trasmissione circa due settimane e mezzo fa: Giuntoli qualche mese fa ha chiesto un colloquio privato al calciatore alla Continassa, per capire i motivi delle poche vittorie e dei tanti pareggi che stavano arrivando. Parlando con il dirigente, Danilo disse che molti calciatori - lui compreso - non capivano il perché della poca elasticità di Thiago Motta nel cercare di andare incontro alle esigenze della squadra, abituata a difendere in un altro modo e non con il possesso palla. Questa cosa è arrivata, tramite qualcuno, alle orecchie dell'allenatore che ha subito deciso di tagliare corto e liberarsi di uno degli ultimi uomini di Allegri. Il brasiliano, come Szczezny o Alex Sandro, era un leader dello spogliatoio. Se ne va da signore, rispondendo a una società oggi non degna di essere chiamata Juventus. Ha rinunciato al compenso che gli mancava e non ha fatto come Cuadrado, che andò all'Inter dopo una gloriosa storia alla Juventus. Ha fatto capire che in questo mondo moderno, dove tutto corre, ci sono ancora dei valori e che lui li rispetta. Io per questo mi sento di chiedergli scusa per come lo hanno trattato. Era un giocatore che ci serviva, soprattutto in un'annata dove si deve ricostruire e dopo l'infortunio occorso a Bremer. È stata una situazione paradossale, che però ci fa capire come ci siano delle cose che non possono far parte di un progetto vincente. Conte lo voleva a Napoli e, conoscendo l'allenatore azzurro, il brasiliano era da ritenere bollito o poteva effettivamente dare qualcosa? Percentuali nella corsa Scudetto? Se l'Atalanta vincesse un campionato del genere sarebbe incredibile. Con Napoli e Inter entrambe davanti a lei, le percentuali non sono più altre del 5%. Sempre se ci sono. Non vedo il Napoli di Conte o l'Inter di Inzaghi che possono disfarsi da qui a fine stagione, non ci credo nemmeno se lo vedo. Può succedere a una delle due, non ad entrambe. Occhio poi al calendario del Napoli nelle ultime giornate, è più agevole rispetto a quelli di Inter e Atalanta. Confronto tra il calendario del Napoli e dell'Inter fino allo scontro del Maradona? Una cosa che fa capire che un campionato con tanti asterischi non va bene è il fatto che l'Inter rischia di giocare la gara di andata con la Fiorentina subito dopo quella di ritorno. Attenzione poi, che la Juventus può dover giocare i play-off di Champions pochi giorni prima della sfida con l'Inter. È tutto molto complicato, anche per il Napoli è importante sapere quando l'Inter recupererà la gara con la Fiorentina".

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BDC - Oppini: "Napoli? Conte quando c'è da ricostruire un progetto da zero è il numero uno"

di Napoli Magazine

28/01/2025 - 01:19

Francesco Oppini, opinionista presente in studio durante la puntata de ‘Il Bello del Calcio’ su 11 Televomero, ha parlato delle ultime vicende legate al mercato del Napoli e della partita vinta dagli azzurri contro la Juventus: "Lo scorsa sera, quando seguivo Napoli-Juventus in una trasmissione televisiva, si esaltava la prestazione della squadra bianconera che era andata prima in porta con Yildiz e poi era andata in vantaggio senza concedere un tiro in porta all'avversario. Io predicavo attenzione, perché quest'anno la Juventus per 17 volte è andata in vantaggio e ha sempre peccato nella gestione del risultato. Poi sulla panchina azzurra c'è un grande allenatore come Conte, che rimpiango da anni, che ha l'ossessione della vittoria, a differenza di qualcun altro [Motta] che dichiara di non averla. Il tecnico bianconero nei secondi tempi non riesce a tenere il gruppo sulla corda sul lato emotivo, oltre ad avere problemi dal punto di vista fisico. Cali del genere è evidente che comportano anche delle questioni relative alla preparazione. Si sta realizzando quanto ho sempre detto: Antonio Conte, quando c'è da ricostruire un progetto da zero è il numero uno. Lui ha vinto 5 campionati su 7, e attenzione perché solo una volta negli ultimi 25 anni una squadra ha vinto il campionato senza giocare le coppe: era la prima Juventus di Conte. Io dico che il Napoli mi sta impressionando dal punto di vista del gioco dalla gara di Firenze, ma penso che la Juve attuale faccia poco testo. Non è l'Atalanta, ha perso col Milan, pareggiato col Cagliari e col Parma. Non è una squadra da cui si può attingere. La Juventus nel secondo tempo non ha fatto nulla, non ha creato occasioni e non si è mai avvicinata alla porta, la squadra era in difficoltà ed è stata presa in giro. Il Napoli invece era aggressivo e sapeva cosa voleva, Conte poi era un ex doppiamente avvelenato con la Juve. La statistica con tutti i dati a zero, soprattutto dopo quel primo tempo, non è ammissibile. Sul 2-1 poi Motta ha avuto la possibilità di schierarsi con due punte e non l'ha fatto: in questi casi o si è folli o incompetenti. Cosa è successo con Danilo alla Juve? È una vicenda di cui abbiamo parlato in una trasmissione circa due settimane e mezzo fa: Giuntoli qualche mese fa ha chiesto un colloquio privato al calciatore alla Continassa, per capire i motivi delle poche vittorie e dei tanti pareggi che stavano arrivando. Parlando con il dirigente, Danilo disse che molti calciatori - lui compreso - non capivano il perché della poca elasticità di Thiago Motta nel cercare di andare incontro alle esigenze della squadra, abituata a difendere in un altro modo e non con il possesso palla. Questa cosa è arrivata, tramite qualcuno, alle orecchie dell'allenatore che ha subito deciso di tagliare corto e liberarsi di uno degli ultimi uomini di Allegri. Il brasiliano, come Szczezny o Alex Sandro, era un leader dello spogliatoio. Se ne va da signore, rispondendo a una società oggi non degna di essere chiamata Juventus. Ha rinunciato al compenso che gli mancava e non ha fatto come Cuadrado, che andò all'Inter dopo una gloriosa storia alla Juventus. Ha fatto capire che in questo mondo moderno, dove tutto corre, ci sono ancora dei valori e che lui li rispetta. Io per questo mi sento di chiedergli scusa per come lo hanno trattato. Era un giocatore che ci serviva, soprattutto in un'annata dove si deve ricostruire e dopo l'infortunio occorso a Bremer. È stata una situazione paradossale, che però ci fa capire come ci siano delle cose che non possono far parte di un progetto vincente. Conte lo voleva a Napoli e, conoscendo l'allenatore azzurro, il brasiliano era da ritenere bollito o poteva effettivamente dare qualcosa? Percentuali nella corsa Scudetto? Se l'Atalanta vincesse un campionato del genere sarebbe incredibile. Con Napoli e Inter entrambe davanti a lei, le percentuali non sono più altre del 5%. Sempre se ci sono. Non vedo il Napoli di Conte o l'Inter di Inzaghi che possono disfarsi da qui a fine stagione, non ci credo nemmeno se lo vedo. Può succedere a una delle due, non ad entrambe. Occhio poi al calendario del Napoli nelle ultime giornate, è più agevole rispetto a quelli di Inter e Atalanta. Confronto tra il calendario del Napoli e dell'Inter fino allo scontro del Maradona? Una cosa che fa capire che un campionato con tanti asterischi non va bene è il fatto che l'Inter rischia di giocare la gara di andata con la Fiorentina subito dopo quella di ritorno. Attenzione poi, che la Juventus può dover giocare i play-off di Champions pochi giorni prima della sfida con l'Inter. È tutto molto complicato, anche per il Napoli è importante sapere quando l'Inter recupererà la gara con la Fiorentina".