Remo Freuler, centrocampista del Bologna, è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport e si è soffermato sulla doppia sfida al Milan, oggi in campionato e mercoledì prossimo nella finale di Coppa Italia: "La seconda gara al momento non esiste: per fare bene dopo è fondamentale fare alla grande prima, quindi fare il Bologna da subito in campionato".
Ad inizio anno lei prese la squadra e disse: “Italiano va seguito”. Ha avuto ragione.
"Finora sì, certo, perché siamo davanti a venti giorni decisivi. Puoi prendere tutto o rimanere deluso in maniera forte. Per quello di che prima giocavate e fatta bene la gara in campionato. Italiano era uno da seguire. Dopo le difficoltà iniziali abbiamo cominciato a capire e apprendere la sua filosofia di gioco… Rock? Sì. E giocare bene aiuta: andiamo tutti nella stessa direzione".
Come si batte il Milan in due atti?
"Intanto una cosa: leggo e sento che il Milan snobberà un po’ questa prima gara. Ma dai, non credo affatto. Secondo: con l’aggressione, la ferocia, vanno portati a difendere e dobbiamo fare gol".
Chi toglierebbe al Diavolo, detto che Leao oggi è squalificato?
"Nessuno. Io me la voglio e me la vorrò giocare con tutti i miei e tutti i loro. Tutti parlavano di Yamal, giusto? E invece è passata l’Inter…".
Facciamo un passetto in avanti: lei quante finali ha giocato?
"Due, di Coppa Italia: entrambe perse con Lazio, un po’ così, e Juventus. Ecco: ci stiamo male. Malissimo. È stato bello anche arrivare ai quarti agli Europei, ma non ho ancora vinto un trofeo, quindi cerco rivincite. Dipende solo da noi, dai nostri piedi…".
di Napoli Magazine
09/05/2025 - 12:05
Remo Freuler, centrocampista del Bologna, è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport e si è soffermato sulla doppia sfida al Milan, oggi in campionato e mercoledì prossimo nella finale di Coppa Italia: "La seconda gara al momento non esiste: per fare bene dopo è fondamentale fare alla grande prima, quindi fare il Bologna da subito in campionato".
Ad inizio anno lei prese la squadra e disse: “Italiano va seguito”. Ha avuto ragione.
"Finora sì, certo, perché siamo davanti a venti giorni decisivi. Puoi prendere tutto o rimanere deluso in maniera forte. Per quello di che prima giocavate e fatta bene la gara in campionato. Italiano era uno da seguire. Dopo le difficoltà iniziali abbiamo cominciato a capire e apprendere la sua filosofia di gioco… Rock? Sì. E giocare bene aiuta: andiamo tutti nella stessa direzione".
Come si batte il Milan in due atti?
"Intanto una cosa: leggo e sento che il Milan snobberà un po’ questa prima gara. Ma dai, non credo affatto. Secondo: con l’aggressione, la ferocia, vanno portati a difendere e dobbiamo fare gol".
Chi toglierebbe al Diavolo, detto che Leao oggi è squalificato?
"Nessuno. Io me la voglio e me la vorrò giocare con tutti i miei e tutti i loro. Tutti parlavano di Yamal, giusto? E invece è passata l’Inter…".
Facciamo un passetto in avanti: lei quante finali ha giocato?
"Due, di Coppa Italia: entrambe perse con Lazio, un po’ così, e Juventus. Ecco: ci stiamo male. Malissimo. È stato bello anche arrivare ai quarti agli Europei, ma non ho ancora vinto un trofeo, quindi cerco rivincite. Dipende solo da noi, dai nostri piedi…".