"La rete di protezione esiste, ma ci deve essere una sensibilità maggiore da parte di tutti. Anche gli amatoriali si dovrebbero sottoporre a una visita d'idoneità, che io definisco un passaporto per la vita". E' l'appello lanciato dal professore Enrico Castellacci, ex medico della Nazionale ed esperto di medicina dello sport, ospite di 'Radio Anch'io Sport' (Rai Radio 1), commentando il malore occorso ieri al centrocampista della Fiorentina Edoardo Bove durante la partita con l'Inter. "Il test d'idoneità è l'unica visita che ti permette di fare uno screening iniziale che può salvare tante persone. In Italia siamo molto rigidi - ha sottolineato Castellacci - in altri paesi ci sono visite molto più superficiali, in alcuni paesi neanche esiste e si dà solo la responsabilità al calciatore. Sono convinto che si abbia ragione in Italia, anche se salvi una sola persona, è una vita salvata ed è troppo importante". "Saranno solo gli accertamenti futuri che ci potranno dare un indirizzo sulla salute di Bove e poi sull'eventuale della prosecuzione dell'attività agonistica". Ha mostrato un cauto ottimismo il professor Enrico Castellacci, ex medico della Nazionale - ospite di Radio Anch'io Sport - accennando al futuro da calciatore professionista di Edoardo Bove, colto da un malore ieri sera durante Fiorentina-Intr. Premesso che "senza diagnosi non si può valutare il futuro agonistico di Edoardo", accennando alla vicenda Eriksen, Castellacci ha aggiunto: "Sono felice che da noi ci siano delle procedure così rigide e così marcate, che fanno dell'Italia uno dei paesi all'avanguardia sulla salute dei ragazzi". Quanto a Bove "non sarei pessimista, aspetterei con serenità gli accertamenti che verranno fatti nel prossimo futuro e poi vedere quali sono le possibilità". In quanto tempo si riuscirà a stabilire la dinamica dei fatti e le eventuali conseguenze? "Le prime 24-48 ore servono a chiarire le ipotesi più recenti. Se ci sono cause pregresse di tipo cardiovascolare e neurologico, ci vorrà qualche altro giorno per indagini approfondite" ha concluso Castellacci.
di Napoli Magazine
02/12/2024 - 09:37
"La rete di protezione esiste, ma ci deve essere una sensibilità maggiore da parte di tutti. Anche gli amatoriali si dovrebbero sottoporre a una visita d'idoneità, che io definisco un passaporto per la vita". E' l'appello lanciato dal professore Enrico Castellacci, ex medico della Nazionale ed esperto di medicina dello sport, ospite di 'Radio Anch'io Sport' (Rai Radio 1), commentando il malore occorso ieri al centrocampista della Fiorentina Edoardo Bove durante la partita con l'Inter. "Il test d'idoneità è l'unica visita che ti permette di fare uno screening iniziale che può salvare tante persone. In Italia siamo molto rigidi - ha sottolineato Castellacci - in altri paesi ci sono visite molto più superficiali, in alcuni paesi neanche esiste e si dà solo la responsabilità al calciatore. Sono convinto che si abbia ragione in Italia, anche se salvi una sola persona, è una vita salvata ed è troppo importante". "Saranno solo gli accertamenti futuri che ci potranno dare un indirizzo sulla salute di Bove e poi sull'eventuale della prosecuzione dell'attività agonistica". Ha mostrato un cauto ottimismo il professor Enrico Castellacci, ex medico della Nazionale - ospite di Radio Anch'io Sport - accennando al futuro da calciatore professionista di Edoardo Bove, colto da un malore ieri sera durante Fiorentina-Intr. Premesso che "senza diagnosi non si può valutare il futuro agonistico di Edoardo", accennando alla vicenda Eriksen, Castellacci ha aggiunto: "Sono felice che da noi ci siano delle procedure così rigide e così marcate, che fanno dell'Italia uno dei paesi all'avanguardia sulla salute dei ragazzi". Quanto a Bove "non sarei pessimista, aspetterei con serenità gli accertamenti che verranno fatti nel prossimo futuro e poi vedere quali sono le possibilità". In quanto tempo si riuscirà a stabilire la dinamica dei fatti e le eventuali conseguenze? "Le prime 24-48 ore servono a chiarire le ipotesi più recenti. Se ci sono cause pregresse di tipo cardiovascolare e neurologico, ci vorrà qualche altro giorno per indagini approfondite" ha concluso Castellacci.