Calcio
C21 - Chiariello: "Non diamo per scontato che questo Napoli batta il Cagliari"
19.05.2025 12:22 di Napoli Magazine

Nel corso di 'Campania Sport' su Canale 21, il giornalista Umberto Chiariello ha commentato nel suo editoriale la 37ª giornata di Serie A: "Mi viene da cantare Raffaella Carrà: ‘Pedro Pedro Pè di Santa Fé’. Perché se il Napoli farà la festa scudetto, perché il Napoli ha già pareggiato col Genoa e il Parma e il Cagliari ci ha fatto già lo scherzetto col Napoli di Gattuso, non diamo per scontato che questo Napoli batta il Cagliari, perché questo Napoli non si può guardare, ci siamo capiti… Però la missione è compiuta perché Pedro fa due gol a San Siro e l’Inter che aveva lo scudetto in mano se lo fa soffiare per la 400esima volta in questa stagione. E se la più forte se lo fa soffiare, chi è causa del suo mal pianga sé stesso. Ora io mi divertirò come un dannato, perché partiranno dei piagnistei da Milano che quelli napoletani sono altre che lacrime napoletane, impallidiranno al confronto. Pensate che all’Avar c’è il famigerato Guida, che ha contribuito ad assegnare il rigore decisivo alla Lazio, che Pedro ha trasformato. Ora sapete quante se ne diranno sul fatto che Guida ha assegnato probabilmente lo scudetto al Napoli. E non c’era la Marotta League? Adesso che c’è la De Laurentiis League all’improvviso? L’Aurelio League? Che meraviglia, perché il calcio si vendica da solo di tutte le malelingue. E vogliamo parlare di Doveri? Che con Var e Avar di assoluto valore, Marini e Aureliano, dà il rigore su Neres al 94’ e poi però… A San Siro Di Paolo, il miglior varista italiano, dà il rigore contro l’Inter con l’assistenza di Guida. Il demonio degli arbitri italiani, quello che non si sente sereno. E cosa accade a Parma, vanno a rivedere l’azione, si chiama APP, cioè l’azione che porta al calcio di rigore va vista da quando nasce l’azione. E piuttosto che verificare se Neres si è buttato contro il giovane difensore parmense, o il difensore ha allargato il braccio e la gamba ingenuamente e quindi ha procurato il rigore, ricostruendo l’azione hanno pescato un fallo di Simeone che ruba palla da cui nasce l’azione da rigore e il rigore non viene dato. Pensate se il Napoli avesse perso lo scudetto per un APP, una pipì, immaginate quanto è bella sta storia? Quanto è meraviglioso il romanzo del calcio! Ora, invece, sul banco degli imputati ci sarà il terribile Guida da Torre Annunziata, in realtà di Pompei, che la Madonna lo abbia in gloria, che ha deciso di essere sereno come Avar, cioè quello che porta il caffè nella squadra arbitrale. Ma sarà tutta colpa di Rocchi che ha mandato un arbitro non sereno. Insomma, scudetto deciso dagli arbitri? Ci mancava, perché era troppo tranquilla la situazione, non potevamo mai arrivare mai al fotofinish senza un veleno arbitrale di quelli buoni. Era dal 2018 che sentivamo la mancanza. Guarda un po’ stavolta però ne beneficia il Napoli. Ora avremo dei colleghi che piangeranno in tutte le lingue e le salse e i condimenti del mondo. E alcuni guitti si esibiranno in sceneggiate clamorose, daranno il meglio di sé stessi. Resta il fatto che il Napoli anche a Parma non ne aveva più! C’è stato spettatore non pagante, vorrei sapere se Lukaku ha ascendenti portoghesi perché non ha pagato, anzi non ha toccato una palla una che ricordi. E l’attacco del Napoli è stato molto asfittico. Poi Conte ci dirà che abbiamo preso una traversa, che il portiere ha fatto una grande parata sulla punizione di McTominay, che Anguissa ha preso un palo clamoroso e poi cosa? A questo punto però sapete che vi dico? Soffriamo con questo Napoli, è indiscutibile, ma dato che gli altri sono ormai abbonato all’harakiri, il Napoli formichina passettino alla volta. Il Genoa, il Parma, il Napoli non li ha battuti. Vorrei ricordare che il Genoa che ha giocato la partita della morte ha giocato con 5 ragazzini e un portiere esordiente, sapete quanti punti ha fatto nelle ultime 5 partite? Uno, contro il Napoli. Vi sembra questa squadra così difficile da battere che ne perde quattro su cinque? E’ il Napoli che non ne ha più! Ma ora qualcosa ne deve avere, perché col Cagliari non ci sono né santi, né… bisogna batterlo. Perché quando ci ricapita un’occasione così? E se si fa un palco presidenziale con gli invitati, io mando una mail al Napoli chiedendo in nome del popolo napoletano, mi ergo a Masaniello, non di invitare Kvara, al cui auguro le migliori fortune in una finale che a me non interessa, non mi interessano né Al-Kelaifi, né Marotta, vate retro satanassi! Però sul palco invitati speciali: Suzuki il karateka, Orsolini, Sir Claudio Ranieri, Pedro Pedro Pè che ci ha fatto due gol. Perché lo scudetto non lo abbiamo vinto, se battiamo il Cagliari, con le nostre forse, ma perché abbiamo le guest star, con la partecipazione di…  tutti quelli che hanno fermato un’Inter che si è letteralmente suicidata da solo. Ma a caval donato non si guarda in bocca, alla fine a noi interessa che sia quarto e che quarto sia!”.

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C21 - Chiariello: "Non diamo per scontato che questo Napoli batta il Cagliari"

di Napoli Magazine

19/05/2025 - 12:22

Nel corso di 'Campania Sport' su Canale 21, il giornalista Umberto Chiariello ha commentato nel suo editoriale la 37ª giornata di Serie A: "Mi viene da cantare Raffaella Carrà: ‘Pedro Pedro Pè di Santa Fé’. Perché se il Napoli farà la festa scudetto, perché il Napoli ha già pareggiato col Genoa e il Parma e il Cagliari ci ha fatto già lo scherzetto col Napoli di Gattuso, non diamo per scontato che questo Napoli batta il Cagliari, perché questo Napoli non si può guardare, ci siamo capiti… Però la missione è compiuta perché Pedro fa due gol a San Siro e l’Inter che aveva lo scudetto in mano se lo fa soffiare per la 400esima volta in questa stagione. E se la più forte se lo fa soffiare, chi è causa del suo mal pianga sé stesso. Ora io mi divertirò come un dannato, perché partiranno dei piagnistei da Milano che quelli napoletani sono altre che lacrime napoletane, impallidiranno al confronto. Pensate che all’Avar c’è il famigerato Guida, che ha contribuito ad assegnare il rigore decisivo alla Lazio, che Pedro ha trasformato. Ora sapete quante se ne diranno sul fatto che Guida ha assegnato probabilmente lo scudetto al Napoli. E non c’era la Marotta League? Adesso che c’è la De Laurentiis League all’improvviso? L’Aurelio League? Che meraviglia, perché il calcio si vendica da solo di tutte le malelingue. E vogliamo parlare di Doveri? Che con Var e Avar di assoluto valore, Marini e Aureliano, dà il rigore su Neres al 94’ e poi però… A San Siro Di Paolo, il miglior varista italiano, dà il rigore contro l’Inter con l’assistenza di Guida. Il demonio degli arbitri italiani, quello che non si sente sereno. E cosa accade a Parma, vanno a rivedere l’azione, si chiama APP, cioè l’azione che porta al calcio di rigore va vista da quando nasce l’azione. E piuttosto che verificare se Neres si è buttato contro il giovane difensore parmense, o il difensore ha allargato il braccio e la gamba ingenuamente e quindi ha procurato il rigore, ricostruendo l’azione hanno pescato un fallo di Simeone che ruba palla da cui nasce l’azione da rigore e il rigore non viene dato. Pensate se il Napoli avesse perso lo scudetto per un APP, una pipì, immaginate quanto è bella sta storia? Quanto è meraviglioso il romanzo del calcio! Ora, invece, sul banco degli imputati ci sarà il terribile Guida da Torre Annunziata, in realtà di Pompei, che la Madonna lo abbia in gloria, che ha deciso di essere sereno come Avar, cioè quello che porta il caffè nella squadra arbitrale. Ma sarà tutta colpa di Rocchi che ha mandato un arbitro non sereno. Insomma, scudetto deciso dagli arbitri? Ci mancava, perché era troppo tranquilla la situazione, non potevamo mai arrivare mai al fotofinish senza un veleno arbitrale di quelli buoni. Era dal 2018 che sentivamo la mancanza. Guarda un po’ stavolta però ne beneficia il Napoli. Ora avremo dei colleghi che piangeranno in tutte le lingue e le salse e i condimenti del mondo. E alcuni guitti si esibiranno in sceneggiate clamorose, daranno il meglio di sé stessi. Resta il fatto che il Napoli anche a Parma non ne aveva più! C’è stato spettatore non pagante, vorrei sapere se Lukaku ha ascendenti portoghesi perché non ha pagato, anzi non ha toccato una palla una che ricordi. E l’attacco del Napoli è stato molto asfittico. Poi Conte ci dirà che abbiamo preso una traversa, che il portiere ha fatto una grande parata sulla punizione di McTominay, che Anguissa ha preso un palo clamoroso e poi cosa? A questo punto però sapete che vi dico? Soffriamo con questo Napoli, è indiscutibile, ma dato che gli altri sono ormai abbonato all’harakiri, il Napoli formichina passettino alla volta. Il Genoa, il Parma, il Napoli non li ha battuti. Vorrei ricordare che il Genoa che ha giocato la partita della morte ha giocato con 5 ragazzini e un portiere esordiente, sapete quanti punti ha fatto nelle ultime 5 partite? Uno, contro il Napoli. Vi sembra questa squadra così difficile da battere che ne perde quattro su cinque? E’ il Napoli che non ne ha più! Ma ora qualcosa ne deve avere, perché col Cagliari non ci sono né santi, né… bisogna batterlo. Perché quando ci ricapita un’occasione così? E se si fa un palco presidenziale con gli invitati, io mando una mail al Napoli chiedendo in nome del popolo napoletano, mi ergo a Masaniello, non di invitare Kvara, al cui auguro le migliori fortune in una finale che a me non interessa, non mi interessano né Al-Kelaifi, né Marotta, vate retro satanassi! Però sul palco invitati speciali: Suzuki il karateka, Orsolini, Sir Claudio Ranieri, Pedro Pedro Pè che ci ha fatto due gol. Perché lo scudetto non lo abbiamo vinto, se battiamo il Cagliari, con le nostre forse, ma perché abbiamo le guest star, con la partecipazione di…  tutti quelli che hanno fermato un’Inter che si è letteralmente suicidata da solo. Ma a caval donato non si guarda in bocca, alla fine a noi interessa che sia quarto e che quarto sia!”.