"Oggi è quel giorno in cui, una volta di più, ci fermiamo e guardiamo il cielo. Come per cercare un segno, per ritrovare quei rassicuranti cenni della mano e del capo che Gigi Riva ti rivolgeva quando lo incrociavi per le vie della nostra città. È il primo compleanno senza di lui, ma mai come in questo caso è lecito parlare di presenza totale. Nell'esempio, nei ricordi, nei numeri, nel vento che sferza le coste della sua amata terra d'adozione, nel rombo della passione rossoblù, nel mondo calcistico (e non solo) che lo ha sempre ammirato e celebrato". Inizia così il lungo messaggio del Cagliari Calcio, pubblicato nella home page del sito del club, nel giorno in cui Gigi Riva, scomparso il 22 gennaio scorso, avrebbe compiuto 80 anni. "Il 7 novembre 1944 una Lombardia grigia e ruvida sente i primi vagiti di Luigi, che 19 anni dopo in Sardegna troverà la sua vera casa, per sempre. Crudele il destino di quel ragazzo forgiato brutalmente dalla vita, che calciava forte, sì, ma che soprattutto calciava con l'anima. La gente dell'Isola lo sentì subito come uno di loro, ben prima che diventasse "Giggirrivva" - si legge nel messaggio - Gigi non era solo il talento, l'acrobazia, il gol spettacolare: era la lotta, la resistenza, il silenzio che precede l'urlo. Era l'eco di un tuono lontano che portava con sé il profumo del mare. Gigi era la coerenza, forse il valore più alto tra i tanti che incarna. La capacità di dire no anche quando sembrerebbe impossibile, l'hombre vertical come soprannome più gradito, più azzeccato, tra i moltissimi a lui attribuiti. Lo Scudetto del 1970 come perla per gli almanacchi e spilla che permette oggi di parlare con ulteriore forza di ciò che è stato. Ma un trionfo calcistico è riduttivo per spiegare cosa ha rappresentato Gigi Riva, insieme ai suoi amici-compagni di squadra, per generazioni. Se oggi anche i più piccoli vedono Rombo di Tuono come un supereroe più che mai attuale, è perché il suo mito resiste e rinverdisce quotidianamente, come faceva lui di fronte a ingiustizie, tormenti, tackle". "Oggi, nel giorno in cui avrebbe compiuto ottant'anni, celebriamo quell'uomo che ha fatto innamorare intere generazioni - conclude il club - Buon compleanno, Gigi. E grazie, in eterno".
di Napoli Magazine
07/11/2024 - 13:29
"Oggi è quel giorno in cui, una volta di più, ci fermiamo e guardiamo il cielo. Come per cercare un segno, per ritrovare quei rassicuranti cenni della mano e del capo che Gigi Riva ti rivolgeva quando lo incrociavi per le vie della nostra città. È il primo compleanno senza di lui, ma mai come in questo caso è lecito parlare di presenza totale. Nell'esempio, nei ricordi, nei numeri, nel vento che sferza le coste della sua amata terra d'adozione, nel rombo della passione rossoblù, nel mondo calcistico (e non solo) che lo ha sempre ammirato e celebrato". Inizia così il lungo messaggio del Cagliari Calcio, pubblicato nella home page del sito del club, nel giorno in cui Gigi Riva, scomparso il 22 gennaio scorso, avrebbe compiuto 80 anni. "Il 7 novembre 1944 una Lombardia grigia e ruvida sente i primi vagiti di Luigi, che 19 anni dopo in Sardegna troverà la sua vera casa, per sempre. Crudele il destino di quel ragazzo forgiato brutalmente dalla vita, che calciava forte, sì, ma che soprattutto calciava con l'anima. La gente dell'Isola lo sentì subito come uno di loro, ben prima che diventasse "Giggirrivva" - si legge nel messaggio - Gigi non era solo il talento, l'acrobazia, il gol spettacolare: era la lotta, la resistenza, il silenzio che precede l'urlo. Era l'eco di un tuono lontano che portava con sé il profumo del mare. Gigi era la coerenza, forse il valore più alto tra i tanti che incarna. La capacità di dire no anche quando sembrerebbe impossibile, l'hombre vertical come soprannome più gradito, più azzeccato, tra i moltissimi a lui attribuiti. Lo Scudetto del 1970 come perla per gli almanacchi e spilla che permette oggi di parlare con ulteriore forza di ciò che è stato. Ma un trionfo calcistico è riduttivo per spiegare cosa ha rappresentato Gigi Riva, insieme ai suoi amici-compagni di squadra, per generazioni. Se oggi anche i più piccoli vedono Rombo di Tuono come un supereroe più che mai attuale, è perché il suo mito resiste e rinverdisce quotidianamente, come faceva lui di fronte a ingiustizie, tormenti, tackle". "Oggi, nel giorno in cui avrebbe compiuto ottant'anni, celebriamo quell'uomo che ha fatto innamorare intere generazioni - conclude il club - Buon compleanno, Gigi. E grazie, in eterno".