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CALCIO E FINANZA - Inchiesta Juventus, la Procura: "Contesto criminale di allarmante gravità"
03.12.2022 09:27 di Napoli Magazine

Calcio&Finanza riporta le considerazioni della Procura di Torino sulla situazione riguardante il presunto falso in bilancio della Juventus: "Un contesto criminale di allarmante gravità, essendosi di fronte a condotte illecite, reiterate e protratte nel tempo, per ben tre esercizi, di indubbio spessore ponderale”. Così la Procura di Torino descrive l’operato finanziario della Juventus, al centro di una maxi indagine che coinvolge i vertici societari. I Pm lo hanno scritto nella richiesta per l’applicazione delle misure interdittive nei confronti dei tredici indagati, richiesta poi negata dal Gip che non ne ha ravvisato i presupposti. In particolare, i Pm scrivono: “I reati analizzati (…) per le modalità effettive di realizzazione, delineano un’elevata pericolosità soggettiva dei rei, rendendo innegabilmente concreto il pericolo che gli stessi, qualora si presenti l’occasione, continuino a delinquere”. Inoltre, nelle carte ci sono anche gli “impegni morali che si sono rivelati essere scritture private sottoscritte tra i vertici societari” nonché “la presenza di una autentica contabilita’ in nero con riguardo ai rapporti con gli agenti sportivi”.

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CALCIO E FINANZA - Inchiesta Juventus, la Procura: "Contesto criminale di allarmante gravità"

di Napoli Magazine

03/12/2024 - 09:27

Calcio&Finanza riporta le considerazioni della Procura di Torino sulla situazione riguardante il presunto falso in bilancio della Juventus: "Un contesto criminale di allarmante gravità, essendosi di fronte a condotte illecite, reiterate e protratte nel tempo, per ben tre esercizi, di indubbio spessore ponderale”. Così la Procura di Torino descrive l’operato finanziario della Juventus, al centro di una maxi indagine che coinvolge i vertici societari. I Pm lo hanno scritto nella richiesta per l’applicazione delle misure interdittive nei confronti dei tredici indagati, richiesta poi negata dal Gip che non ne ha ravvisato i presupposti. In particolare, i Pm scrivono: “I reati analizzati (…) per le modalità effettive di realizzazione, delineano un’elevata pericolosità soggettiva dei rei, rendendo innegabilmente concreto il pericolo che gli stessi, qualora si presenti l’occasione, continuino a delinquere”. Inoltre, nelle carte ci sono anche gli “impegni morali che si sono rivelati essere scritture private sottoscritte tra i vertici societari” nonché “la presenza di una autentica contabilita’ in nero con riguardo ai rapporti con gli agenti sportivi”.