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CALCIO E FINANZA - Inter, i creditori di Zhang: "Rischia il carcere a Hong Kong"
03.02.2023 22:18 di Napoli Magazine Fonte: Calcio e Finanza

Secondo i creditori di Steven Zhang, il presidente dell’Inter “rischia fino a tre mesi di carcere” a Hong Kong. È quanto emerge dai documenti che Calcio e Finanza ha potuto visionare, sulla causa nata nel Paese asiatico dopo che il numero uno del club nerazzurro non ha ripagato un debito da oltre 300 milioni nei confronti della China Construction Bank Asia.

 

Nel dettaglio, infatti, i creditori hanno fatto causa non solo negli USA, ma sono partite anche altre azioni legali: una a Milano e ben due proprio a Hong Kong, dove il tribunale inizialmente ha dato ragione ai creditori. In particolare, in base alla prima richiesta di giudizio, Steven Zhang dovrà comparire il prossimo 13 marzo davanti a un giudice per quello che viene chiamato “debtor examination”, “esame del debitore”. In particolare, si legge nei documenti depositati negli USA dai creditori, Zhang sarà “interrogato oralmente per chiedergli se Zhang ha debiti, quanti debiti gli sono dovuti e quali altri beni o mezzi ha per soddisfare la sentenza” con cui è stato obbligato a ripagare gli oltre 300 milioni di debiti. Inoltre, Zhang dovrà anche “produrre qualsiasi libro o documento in suo possesso o potere” relativo ai suoi beni e alle sue passività.

 

Secondo i creditori, si tratta di “un controinterrogatorio, e quello del tipo più severo” in cui il debitore deve rispondere a tutte le domande “abbastanza pertinenti e poste correttamente” e fornire “tutti i dettagli necessari”. “Questa procedura aiuterà ad accertare quali beni appartengono a Zhang e quali debiti gli sono dovuti, in modo che possano essere utilizzati per soddisfare la sentenza di Hong Kong e il debito che ha nei confronti di China Construction Bank Asia.”, si legge ancora nei documenti.

 

L’esame del debitore di Hong Kong riguarderà:

- attività, passività, entrate e spese di Zhang, cessioni di attività e trasferimenti di attività da parte di Zhang;
i suoi affari;

- i suoi mezzi per soddisfare la sentenza di Hong Kong;

- e se Zhang ha strutturato in modo improprio i suoi beni e il suo rapporto con l’Inter per evitare di ottemperare alla sentenza di Hong Kong.

 

C’è tuttavia un rischio non da poco: in base ai precedenti citati dai creditori, infatti, il rischio è quello del carcere fino a tre mesi. “Se la Corte ha accertato, a seguito dell’esame svolto, che il debitore della sentenza ha nascosto dei beni al fine di evitare l’adempimento della sentenza o della passività oggetto della sentenza, in tutto o in parte, o ha volontariamente omesso di rispondere a qualsiasi domanda, può, a sua discrezione, ordinare la reclusione del debitore per un periodo non superiore a tre mesi”, si legge nei documenti.

 

Non si tratta tuttavia dell’unico rischio per Steven Zhang. I creditori hanno presentato infatti una seconda causa nei confronti del presidente dell’Inter per oltraggio in relazione all’accusa di falsa testimonianza nel corso del primo processo. China Construction Bank Asia infatti “chiederà di condannare Zhang per oltraggio al tribunale di Hong Kong a causa delle sue false dichiarazioni giurate nel procedimento che ha portato all’entrata in vigore della sentenza di Hong Kong”.

 

“La base per la richiesta di rinvio a giudizio sarà che Zhang ha consapevolmente reso false dichiarazioni alla Corte di Hong Kong anche giurando falsamente che non era coinvolto e non era a conoscenza della transazione di rifinanziamento, non ha sottoscritto il Concordato Intercreditore e le Garanzie Personali, e le sue firme su tali documenti sono state falsificate”, si legge nei documenti. “Se la Corte si pronuncia contro l’accusato, essi può essere incarcerato o multato”, concludono i creditori di China Construction Bank Asia.

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CALCIO E FINANZA - Inter, i creditori di Zhang: "Rischia il carcere a Hong Kong"

di Napoli Magazine

03/02/2024 - 22:18

Secondo i creditori di Steven Zhang, il presidente dell’Inter “rischia fino a tre mesi di carcere” a Hong Kong. È quanto emerge dai documenti che Calcio e Finanza ha potuto visionare, sulla causa nata nel Paese asiatico dopo che il numero uno del club nerazzurro non ha ripagato un debito da oltre 300 milioni nei confronti della China Construction Bank Asia.

 

Nel dettaglio, infatti, i creditori hanno fatto causa non solo negli USA, ma sono partite anche altre azioni legali: una a Milano e ben due proprio a Hong Kong, dove il tribunale inizialmente ha dato ragione ai creditori. In particolare, in base alla prima richiesta di giudizio, Steven Zhang dovrà comparire il prossimo 13 marzo davanti a un giudice per quello che viene chiamato “debtor examination”, “esame del debitore”. In particolare, si legge nei documenti depositati negli USA dai creditori, Zhang sarà “interrogato oralmente per chiedergli se Zhang ha debiti, quanti debiti gli sono dovuti e quali altri beni o mezzi ha per soddisfare la sentenza” con cui è stato obbligato a ripagare gli oltre 300 milioni di debiti. Inoltre, Zhang dovrà anche “produrre qualsiasi libro o documento in suo possesso o potere” relativo ai suoi beni e alle sue passività.

 

Secondo i creditori, si tratta di “un controinterrogatorio, e quello del tipo più severo” in cui il debitore deve rispondere a tutte le domande “abbastanza pertinenti e poste correttamente” e fornire “tutti i dettagli necessari”. “Questa procedura aiuterà ad accertare quali beni appartengono a Zhang e quali debiti gli sono dovuti, in modo che possano essere utilizzati per soddisfare la sentenza di Hong Kong e il debito che ha nei confronti di China Construction Bank Asia.”, si legge ancora nei documenti.

 

L’esame del debitore di Hong Kong riguarderà:

- attività, passività, entrate e spese di Zhang, cessioni di attività e trasferimenti di attività da parte di Zhang;
i suoi affari;

- i suoi mezzi per soddisfare la sentenza di Hong Kong;

- e se Zhang ha strutturato in modo improprio i suoi beni e il suo rapporto con l’Inter per evitare di ottemperare alla sentenza di Hong Kong.

 

C’è tuttavia un rischio non da poco: in base ai precedenti citati dai creditori, infatti, il rischio è quello del carcere fino a tre mesi. “Se la Corte ha accertato, a seguito dell’esame svolto, che il debitore della sentenza ha nascosto dei beni al fine di evitare l’adempimento della sentenza o della passività oggetto della sentenza, in tutto o in parte, o ha volontariamente omesso di rispondere a qualsiasi domanda, può, a sua discrezione, ordinare la reclusione del debitore per un periodo non superiore a tre mesi”, si legge nei documenti.

 

Non si tratta tuttavia dell’unico rischio per Steven Zhang. I creditori hanno presentato infatti una seconda causa nei confronti del presidente dell’Inter per oltraggio in relazione all’accusa di falsa testimonianza nel corso del primo processo. China Construction Bank Asia infatti “chiederà di condannare Zhang per oltraggio al tribunale di Hong Kong a causa delle sue false dichiarazioni giurate nel procedimento che ha portato all’entrata in vigore della sentenza di Hong Kong”.

 

“La base per la richiesta di rinvio a giudizio sarà che Zhang ha consapevolmente reso false dichiarazioni alla Corte di Hong Kong anche giurando falsamente che non era coinvolto e non era a conoscenza della transazione di rifinanziamento, non ha sottoscritto il Concordato Intercreditore e le Garanzie Personali, e le sue firme su tali documenti sono state falsificate”, si legge nei documenti. “Se la Corte si pronuncia contro l’accusato, essi può essere incarcerato o multato”, concludono i creditori di China Construction Bank Asia.

Fonte: Calcio e Finanza