Il periodo negativo di Marek Hamsik è la questione che tiene banco in queste settimane in casa Napoli. Lo slovacco sembra essere l’ombra di quel giocatore che aveva fatto innamorare Napoli e tutti i maggiori club europei per la sua grande classe oltre ad una grande media realizzativa che lo proiettano fra i centrocampisti più prolifici del nostro campionato e non solo. La redazione di CalcioNapoli24 ha contattato in esclusiva Gianmarco Marino, figlio dell’ex Dg azzurro Pierpaolo (ora all’Atalanta), che ha assistito al momento della firma del contratto di Hamsik dal Brescia al Napoli raccontando anche qualche curioso retroscena sulla trattativa.
Si dice che tuo padre non accettasse la tua cresta, ma fu proprio così che scoprì Hamsik al Brescia.
E' vera questa cosa?
“Certo non ha mai amato il mio taglio di capelli un pò "ribelle", naturalmente fino al giorno in cui poi li vide a Marek e si rivelarono fonte d'ispirazione”
Ci puoi raccontare quella promessa fra te e tuo padre quando decise di portarti alla firma del contratto di Marek Hamsik
“Si, come racconta lui, una volta tornato da quella partita di Brescia confidò a me e mio fratello che gli era scattata la "scintilla" (come ci dice sempre quando si innamora di un giocatore) vedendo questo ragazzino dell'87 con lo stesso mio taglio di capelli. Addirittura mi diede il biglietto di quel Brescia - Albinoleffe dicendomi che poi un giorno mi avrebbe portato alla trattativa per lo stesso, che avvenne in quella famosa saletta dell'hotel Hilton di Milano, dove ritenga gli porti fortuna!”
Arriva il giorno della firma del contratto di Hamsik: hai qualche aneddoto da rivelarci?
“Ricordo che il Brescia voleva fortemente chiudere il giocatore per 6 milioni, il presidente De Laurentiis non voleva muoversi dall'offerta di 5,così papà si allontanò dalla saletta per chiamarlo in privato con il presidente! In quella chiamata papà disse al presidente che l'avrebbe potuto chiudere per 5.5 milioni e se il giocatore non fosse stato valido li avrebbe messi di tasca sua quei 500.000 € in ballo!”
Quale fu la reazione di Marek dopo la firma del contratto con il Napoli?
“Era naturalmente emozionato e contentissimo di aver firmato per il Napoli. Ad essere sincero mi sembrò subito un ragazzo semplice e serio...con lo spirito del campione!”
Quando segnò il suo primo gol in campionato (era un Napoli-Samp) come reagì tuo padre? Pensasti davvero di essere il suo portafortuna avendo portato a Napoli un autentico campione
“Fece un gol assurdo. Io lo vidi dalla panchina aggiuntiva: andai ad abbracciare mio padre, come capita spesso! Non so se possa essere un portafortuna perché poi in qualche modo, credo che l'occhio di mio padre, con o senza cresta, Marek lo avrebbe comunque visto. Però sicuramente ho partecipato al giorno in cui un importante capitano del Napoli ha firmato sul contratto. Ancora oggi quando vedo Marek penso sempre a quel giorno!”
Secondo te perché non sta brillando quest’anno?
“Credo semplicemente che rientra da un brutto infortunio e deve trovare la forma migliore. E’ un fenomeno, credo si riprenderà presto, magari già con il Torino”
.
di Napoli Magazine
15/03/2014 - 22:46
Il periodo negativo di Marek Hamsik è la questione che tiene banco in queste settimane in casa Napoli. Lo slovacco sembra essere l’ombra di quel giocatore che aveva fatto innamorare Napoli e tutti i maggiori club europei per la sua grande classe oltre ad una grande media realizzativa che lo proiettano fra i centrocampisti più prolifici del nostro campionato e non solo. La redazione di CalcioNapoli24 ha contattato in esclusiva Gianmarco Marino, figlio dell’ex Dg azzurro Pierpaolo (ora all’Atalanta), che ha assistito al momento della firma del contratto di Hamsik dal Brescia al Napoli raccontando anche qualche curioso retroscena sulla trattativa.
Si dice che tuo padre non accettasse la tua cresta, ma fu proprio così che scoprì Hamsik al Brescia.
E' vera questa cosa?
“Certo non ha mai amato il mio taglio di capelli un pò "ribelle", naturalmente fino al giorno in cui poi li vide a Marek e si rivelarono fonte d'ispirazione”
Ci puoi raccontare quella promessa fra te e tuo padre quando decise di portarti alla firma del contratto di Marek Hamsik
“Si, come racconta lui, una volta tornato da quella partita di Brescia confidò a me e mio fratello che gli era scattata la "scintilla" (come ci dice sempre quando si innamora di un giocatore) vedendo questo ragazzino dell'87 con lo stesso mio taglio di capelli. Addirittura mi diede il biglietto di quel Brescia - Albinoleffe dicendomi che poi un giorno mi avrebbe portato alla trattativa per lo stesso, che avvenne in quella famosa saletta dell'hotel Hilton di Milano, dove ritenga gli porti fortuna!”
Arriva il giorno della firma del contratto di Hamsik: hai qualche aneddoto da rivelarci?
“Ricordo che il Brescia voleva fortemente chiudere il giocatore per 6 milioni, il presidente De Laurentiis non voleva muoversi dall'offerta di 5,così papà si allontanò dalla saletta per chiamarlo in privato con il presidente! In quella chiamata papà disse al presidente che l'avrebbe potuto chiudere per 5.5 milioni e se il giocatore non fosse stato valido li avrebbe messi di tasca sua quei 500.000 € in ballo!”
Quale fu la reazione di Marek dopo la firma del contratto con il Napoli?
“Era naturalmente emozionato e contentissimo di aver firmato per il Napoli. Ad essere sincero mi sembrò subito un ragazzo semplice e serio...con lo spirito del campione!”
Quando segnò il suo primo gol in campionato (era un Napoli-Samp) come reagì tuo padre? Pensasti davvero di essere il suo portafortuna avendo portato a Napoli un autentico campione
“Fece un gol assurdo. Io lo vidi dalla panchina aggiuntiva: andai ad abbracciare mio padre, come capita spesso! Non so se possa essere un portafortuna perché poi in qualche modo, credo che l'occhio di mio padre, con o senza cresta, Marek lo avrebbe comunque visto. Però sicuramente ho partecipato al giorno in cui un importante capitano del Napoli ha firmato sul contratto. Ancora oggi quando vedo Marek penso sempre a quel giorno!”
Secondo te perché non sta brillando quest’anno?
“Credo semplicemente che rientra da un brutto infortunio e deve trovare la forma migliore. E’ un fenomeno, credo si riprenderà presto, magari già con il Torino”
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