Calcio
CDS - Zazzaroni: "Per rivedere un'Italia così dominante sarei disposto a prendere sempre gol dopo 23 secondi"
16.06.2024 09:44 di Napoli Magazine

Ivan Zazzaroni, giornalista, ha commentato sulle pagine del Corriere dello Sport la vittoria dell'Italia contro l'Albania: "Per rivedere un’Italia così dominante sarei disposto a subire ogni volta un gol ridicolo dopo ventitré secondi. Ma anche dopo ventidue. Il guaio è che da qui in avanti non ci ritroveremo di fronte avversari altrettanto intimiditi. L’Italia è andata dunque molto meglio del previsto, l’Albania assai peggio: è stato a lungo tutto troppo facile e bello. Per questo non sono in grado di dire quanto valga realmente l’Italia, alla quale chiediamo di andare contro la storia recente. Mi spiego meglio. L’eccezionalità del successo di Wembley 2021 risiede nell’interruzione della serie negativa dell’Italia che durava dal 2008, ovvero dai quarti dell’Europeo nei quali uscimmo sconfitti dalla Spagna di Xavi, Iniesta, Ramos e Silva, fenomeno nascente del calcio mondiale. Un anno dopo l’eurotrionfo, infatti, siamo tornati daccapo. L’errore che commettiamo spesso è quello di considerare il 2018 – Mondiale mancato – l’anno della nostra prima grande involuzione tecnica, culminata appunto con l’esclusione (anche) da Qatar ’22. La verità è che trascuriamo le precedenti edizioni del Mondiale in cui fummo invece presenti, 2010 e 2014: tre sole partite e a casa. La prima volta piazzandoci ultimi nel girone con Paraguay, Slovacchia e Nuova Zelanda; la seconda, terzi nel gruppo con Inghilterra, Costarica e Uruguay".

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CDS - Zazzaroni: "Per rivedere un'Italia così dominante sarei disposto a prendere sempre gol dopo 23 secondi"

di Napoli Magazine

16/06/2024 - 09:44

Ivan Zazzaroni, giornalista, ha commentato sulle pagine del Corriere dello Sport la vittoria dell'Italia contro l'Albania: "Per rivedere un’Italia così dominante sarei disposto a subire ogni volta un gol ridicolo dopo ventitré secondi. Ma anche dopo ventidue. Il guaio è che da qui in avanti non ci ritroveremo di fronte avversari altrettanto intimiditi. L’Italia è andata dunque molto meglio del previsto, l’Albania assai peggio: è stato a lungo tutto troppo facile e bello. Per questo non sono in grado di dire quanto valga realmente l’Italia, alla quale chiediamo di andare contro la storia recente. Mi spiego meglio. L’eccezionalità del successo di Wembley 2021 risiede nell’interruzione della serie negativa dell’Italia che durava dal 2008, ovvero dai quarti dell’Europeo nei quali uscimmo sconfitti dalla Spagna di Xavi, Iniesta, Ramos e Silva, fenomeno nascente del calcio mondiale. Un anno dopo l’eurotrionfo, infatti, siamo tornati daccapo. L’errore che commettiamo spesso è quello di considerare il 2018 – Mondiale mancato – l’anno della nostra prima grande involuzione tecnica, culminata appunto con l’esclusione (anche) da Qatar ’22. La verità è che trascuriamo le precedenti edizioni del Mondiale in cui fummo invece presenti, 2010 e 2014: tre sole partite e a casa. La prima volta piazzandoci ultimi nel girone con Paraguay, Slovacchia e Nuova Zelanda; la seconda, terzi nel gruppo con Inghilterra, Costarica e Uruguay".