Sergio Conceicao, allenatore del Milan, ha parlato a Prime Video prima del match di Champions contro il Girona: "Qual è la prima cosa che chiedo alla mia squadra? Di essere squadra forte, solida. Una squadra che deve capire quando si deve sacrificare un po' di più a livello difensivo e nei momenti in cui abbiamo la palla capire cosa fare per superare le fragilità degli avversari. Una squadra con gioia, con piacere di stare in partita. Coinvolgere anche i tifosi con la squadra: avere questa sintonia tra tifosi e squadra per me è molto importante. Sul percorso di crescita? Sono sicuro che tra una settimana saremo un po' meglio di oggi, e la prossima saremo ancora meglio: sono sicuro. Vedo questa accettazione e il lavoro della squadra. In questi due o tre giorni in cui abbiamo lavorato dopo la Juve ho sentito questo e ho buone sensazioni. Sono bravi, capiscono quello che ho detto e che l'ho detto non per attaccare qualcuno ma perché era la mia sensazione. L'ho detto anche a loro in spogliatoio e loro hanno capito: il primo passo è accettare quello che diciamo noi faccia a faccia e capire cosa non sta andando a tutti i livelli. A livello di aggressività e di duelli loro accettano e vogliono fare: questo per me è un segno importante".
di Napoli Magazine
22/01/2025 - 20:18
Sergio Conceicao, allenatore del Milan, ha parlato a Prime Video prima del match di Champions contro il Girona: "Qual è la prima cosa che chiedo alla mia squadra? Di essere squadra forte, solida. Una squadra che deve capire quando si deve sacrificare un po' di più a livello difensivo e nei momenti in cui abbiamo la palla capire cosa fare per superare le fragilità degli avversari. Una squadra con gioia, con piacere di stare in partita. Coinvolgere anche i tifosi con la squadra: avere questa sintonia tra tifosi e squadra per me è molto importante. Sul percorso di crescita? Sono sicuro che tra una settimana saremo un po' meglio di oggi, e la prossima saremo ancora meglio: sono sicuro. Vedo questa accettazione e il lavoro della squadra. In questi due o tre giorni in cui abbiamo lavorato dopo la Juve ho sentito questo e ho buone sensazioni. Sono bravi, capiscono quello che ho detto e che l'ho detto non per attaccare qualcuno ma perché era la mia sensazione. L'ho detto anche a loro in spogliatoio e loro hanno capito: il primo passo è accettare quello che diciamo noi faccia a faccia e capire cosa non sta andando a tutti i livelli. A livello di aggressività e di duelli loro accettano e vogliono fare: questo per me è un segno importante".