Calcio
CHAMPIONS - Monga: "L’UEFA ha garantito che ci saranno le condizioni per giocare, quindi si andrà a giocare a Barcellona"
04.08.2020 15:06 di Napoli Magazine

Federico Monga, direttore de Il Mattino di Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la trasmissione sportiva Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": “Champions a Barcellona? Non è tanto andare a giocare al Camp Nou, ma sono i trasferimenti che possono creare problemi. Comunque in ogni caso si sta in un luogo che dove i contagi sono alti. Non è tanto lo stadio in sé il problema. L’UEFA ha garantito che ci saranno le condizioni per giocare, quindi si andrà a giocare a Barcellona. Pubblico agli stadi? Il calcio senza spettatori, non è calcio. L’appassionato di calcio deve poter gridare, cantare. Il calcio è questo. Almeno allo stadio ci si può lasciare andare, già facciamo una vita troppo formale. Io temo che non si riuscirà. Io voglio abbracciare i miei amici quando la squadra del cuore segna. Razzismo in campo? Posso capire che il giocatore stanco, che ha preso le botte in campo, dica cose brutte, ma è inqualificabile che si parli ancora di queste cose. So bene che la fatica e lo stress agonistico possono far dire cose sbagliate, è successo, e sempre succederà. Ci sono cose però che non capisco. Cosa voleva ottenere quella persona rivolgendosi in quel modo a Gattuso. Rimango a bocca aperta. Serve un segnale forte".

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CHAMPIONS - Monga: "L’UEFA ha garantito che ci saranno le condizioni per giocare, quindi si andrà a giocare a Barcellona"

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04/08/2020 - 15:06

Federico Monga, direttore de Il Mattino di Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la trasmissione sportiva Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": “Champions a Barcellona? Non è tanto andare a giocare al Camp Nou, ma sono i trasferimenti che possono creare problemi. Comunque in ogni caso si sta in un luogo che dove i contagi sono alti. Non è tanto lo stadio in sé il problema. L’UEFA ha garantito che ci saranno le condizioni per giocare, quindi si andrà a giocare a Barcellona. Pubblico agli stadi? Il calcio senza spettatori, non è calcio. L’appassionato di calcio deve poter gridare, cantare. Il calcio è questo. Almeno allo stadio ci si può lasciare andare, già facciamo una vita troppo formale. Io temo che non si riuscirà. Io voglio abbracciare i miei amici quando la squadra del cuore segna. Razzismo in campo? Posso capire che il giocatore stanco, che ha preso le botte in campo, dica cose brutte, ma è inqualificabile che si parli ancora di queste cose. So bene che la fatica e lo stress agonistico possono far dire cose sbagliate, è successo, e sempre succederà. Ci sono cose però che non capisco. Cosa voleva ottenere quella persona rivolgendosi in quel modo a Gattuso. Rimango a bocca aperta. Serve un segnale forte".