Calcio
COMUZZO - Lo scopritore: "Diventerà uno dei migliori centrali d’Italia, con Conte può solo crescere"
30.01.2025 13:11 di Napoli Magazine

Vittorio Fioretti, storico dirigente del Triveneto e del Rovigo, scopritore di Pietro Comuzzo ai tempi del Pordenone, è intervenuto a ‘Calcio Napoli 24 Live’, trasmissione in onda su CalcioNapoli24 TV: “Pietro Comuzzo era un ragazzo che seguivo da quando aveva 10 anni, era osservato da molte società ed ha un gemello, Francesco, e le società volevano solo lui e non entrambi. Io avevo un rapporto con Corvino quando era alla Fiorentina, gli dissi che se non arrivava in Serie A sarebbe stato meglio fare un altro mestiere: gli diedero una chance, e presero entrambi. Io lo seguivo perchè è un ragazzo di una umiltà incredibile, il primo ad arrivare e l’ultimo ad andare via: ha qualità morali che gli altri coetanei dovrebbero imparare da lui. Ho sempre detto che diventerà uno dei migliori centrali d’Italia, ha un crescita enorme davanti e se dovesse allenarlo Conte, diventerà uno dei migliori a livello europeo. Cosa mi ha colpito di Pietro? Già all’inizio aveva personalità e si vedeva, aveva sempre la posizione giusta in campo, anticipava i tempi, aveva una rapidità nel girare la palla e anticipare ciò che sarebbe successo in campo. Certo dovrà migliorare molto, Napoli è una piazza molto importante e lì devi dimostrare di essere più forte degli altri. Se fanno questo investimento, è perchè pensano di saperlo portare ad alti livelli con Conte. Il Napoli avrebbe un centrale per tantissimi anni, quest’anno vincerà il campionato e De Laurentiis è un presidente straordinario. Comuzzo e Buongiorno? Pietro è già stato convocato da Spalletti ma deve fare il suo percorso: con Ranieri ha già composto una buona coppia nonostante qualche errore, ma con i giocatori al Napoli giocherebbe come se avesse la sigaretta in bocca, conosco bene il ragazzo e lo visionavo qui a Pordenone ogni giorno, sapevo sarebbe arrivato. Non so quanto il Napoli potrà o vorrà spendere, ma per me diventerà uno dei più bravi. Pietro aveva iniziato all’Udinese e poi era passato al Pordenone, lo voleva l’Atalanta ma gli altri club non volevano acquistare anche il suo gemello. Lo vedevo ogni allenamento e sempre faceva qualcosa di nuovo e meglio: lo vedevi negli atteggiamenti, cambiava e migliorava. E se in un anno di settore giovanile faceva tutti questi miglioramenti, in una grande squadra e con un lavoro fatto bene, sarebbe diventato qualcosa di grande. Paragone con Vierchowod o altri? Ha il suo temperamento, ma se lo guardate quando gioca lo vedete com’è grintoso: Pietro inizierà anche a segnare, ha la forza di andare a colpire di testa. Secondo me ha ancora il 30-40% di margini di miglioramento, se il Napoli lo prende lo porta avanti per 10 anni. Conte? Io ho portato l'Arezzo dalla C alla B, volevo che rimanesse dopo la retrocessione: per me è uno dei più bravi che abbiamo in Italia, se si mette in testa una cosa la porta avanti, e con la sua grinta ce ne sono pochi. Il Napoli è una big, si rinforza: vedrete che non li fermerà nessuno. E nel suo staff ho anche un mio uomo, Elvis Abbruscato”.

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COMUZZO - Lo scopritore: "Diventerà uno dei migliori centrali d’Italia, con Conte può solo crescere"

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30/01/2025 - 13:11

Vittorio Fioretti, storico dirigente del Triveneto e del Rovigo, scopritore di Pietro Comuzzo ai tempi del Pordenone, è intervenuto a ‘Calcio Napoli 24 Live’, trasmissione in onda su CalcioNapoli24 TV: “Pietro Comuzzo era un ragazzo che seguivo da quando aveva 10 anni, era osservato da molte società ed ha un gemello, Francesco, e le società volevano solo lui e non entrambi. Io avevo un rapporto con Corvino quando era alla Fiorentina, gli dissi che se non arrivava in Serie A sarebbe stato meglio fare un altro mestiere: gli diedero una chance, e presero entrambi. Io lo seguivo perchè è un ragazzo di una umiltà incredibile, il primo ad arrivare e l’ultimo ad andare via: ha qualità morali che gli altri coetanei dovrebbero imparare da lui. Ho sempre detto che diventerà uno dei migliori centrali d’Italia, ha un crescita enorme davanti e se dovesse allenarlo Conte, diventerà uno dei migliori a livello europeo. Cosa mi ha colpito di Pietro? Già all’inizio aveva personalità e si vedeva, aveva sempre la posizione giusta in campo, anticipava i tempi, aveva una rapidità nel girare la palla e anticipare ciò che sarebbe successo in campo. Certo dovrà migliorare molto, Napoli è una piazza molto importante e lì devi dimostrare di essere più forte degli altri. Se fanno questo investimento, è perchè pensano di saperlo portare ad alti livelli con Conte. Il Napoli avrebbe un centrale per tantissimi anni, quest’anno vincerà il campionato e De Laurentiis è un presidente straordinario. Comuzzo e Buongiorno? Pietro è già stato convocato da Spalletti ma deve fare il suo percorso: con Ranieri ha già composto una buona coppia nonostante qualche errore, ma con i giocatori al Napoli giocherebbe come se avesse la sigaretta in bocca, conosco bene il ragazzo e lo visionavo qui a Pordenone ogni giorno, sapevo sarebbe arrivato. Non so quanto il Napoli potrà o vorrà spendere, ma per me diventerà uno dei più bravi. Pietro aveva iniziato all’Udinese e poi era passato al Pordenone, lo voleva l’Atalanta ma gli altri club non volevano acquistare anche il suo gemello. Lo vedevo ogni allenamento e sempre faceva qualcosa di nuovo e meglio: lo vedevi negli atteggiamenti, cambiava e migliorava. E se in un anno di settore giovanile faceva tutti questi miglioramenti, in una grande squadra e con un lavoro fatto bene, sarebbe diventato qualcosa di grande. Paragone con Vierchowod o altri? Ha il suo temperamento, ma se lo guardate quando gioca lo vedete com’è grintoso: Pietro inizierà anche a segnare, ha la forza di andare a colpire di testa. Secondo me ha ancora il 30-40% di margini di miglioramento, se il Napoli lo prende lo porta avanti per 10 anni. Conte? Io ho portato l'Arezzo dalla C alla B, volevo che rimanesse dopo la retrocessione: per me è uno dei più bravi che abbiamo in Italia, se si mette in testa una cosa la porta avanti, e con la sua grinta ce ne sono pochi. Il Napoli è una big, si rinforza: vedrete che non li fermerà nessuno. E nel suo staff ho anche un mio uomo, Elvis Abbruscato”.