Rolando Mandragora, centrocampista della Fiorentina, ha commentato ai microfoni di Sky Sport il pareggio per 1-1 contro il Vitoria Guimarães, arrivato grazie ad un suo gol, che qualifica i viola agli ottavi: "È stata una partita difficile, il calcio europeo è diverso da quello italiano. Cambiamo interpreti, ma rimaniamo sempre squadra. Riusciamo a fare grandi prestazioni e a non disunirci, anche nei momenti negativi. Siamo contenti di questo. Senso di rivincita dopo due finali perse? Assolutamente sì. Quelle due finali ci hanno lasciato brutti ricordi. Vogliamo tornare in finale e portare un trofeo a Firenze, che manca da tanto tempo. Ci impegniamo per farlo e quest'anno siamo pronti a giocarcela con tutti, anche se il cammino non sarà semplice. Il mio gol? Speravo tanto arrivasse. È stato un po' fortuito, perché il tocco del portiere me l'ha allungata. Sono felice di essere arrivato sulla palla e di averla buttata dentro. Nel secondo tempo c'è stato un confronto con mister Palladino? Nel primo tempo il mister mi aveva chiesto di abbassarmi un po' per costruire, ma il Vitoria riusciva a uscire con l'esterno e non riuscivamo a sfondare da quel lato. Nel secondo tempo mi ha detto di stare più centrale e di andare su qualche seconda palla. La partita è cambiata, abbiamo avuto occasioni per pareggiare prima e magari anche per vincere. Abbiamo subito anche qualcosa, ma non ci siamo disuniti e siamo riusciti a riprendere la partita per i capelli".
di Napoli Magazine
19/12/2024 - 23:53
Rolando Mandragora, centrocampista della Fiorentina, ha commentato ai microfoni di Sky Sport il pareggio per 1-1 contro il Vitoria Guimarães, arrivato grazie ad un suo gol, che qualifica i viola agli ottavi: "È stata una partita difficile, il calcio europeo è diverso da quello italiano. Cambiamo interpreti, ma rimaniamo sempre squadra. Riusciamo a fare grandi prestazioni e a non disunirci, anche nei momenti negativi. Siamo contenti di questo. Senso di rivincita dopo due finali perse? Assolutamente sì. Quelle due finali ci hanno lasciato brutti ricordi. Vogliamo tornare in finale e portare un trofeo a Firenze, che manca da tanto tempo. Ci impegniamo per farlo e quest'anno siamo pronti a giocarcela con tutti, anche se il cammino non sarà semplice. Il mio gol? Speravo tanto arrivasse. È stato un po' fortuito, perché il tocco del portiere me l'ha allungata. Sono felice di essere arrivato sulla palla e di averla buttata dentro. Nel secondo tempo c'è stato un confronto con mister Palladino? Nel primo tempo il mister mi aveva chiesto di abbassarmi un po' per costruire, ma il Vitoria riusciva a uscire con l'esterno e non riuscivamo a sfondare da quel lato. Nel secondo tempo mi ha detto di stare più centrale e di andare su qualche seconda palla. La partita è cambiata, abbiamo avuto occasioni per pareggiare prima e magari anche per vincere. Abbiamo subito anche qualcosa, ma non ci siamo disuniti e siamo riusciti a riprendere la partita per i capelli".