Giovanni Malagò, presidente del CONI, ha parlato a margine della conferenza stampa di presentazione del Premio Internazionale Fair Play Menarini presso il Salone d’onore del CONI: "Il premio si chiama fair play e dice tutto: lo sport deve andare avanti, queste sono gesta da emulare, sarebbe bello che ogni atleta nel momento in cui si trovasse in una situazione di questo tipo si comportasse in modo simile a questi tre ragazzi. Ci sono delle occasioni nella carriera sportiva in cui deve vincere la sportività, il CIO ha istituito questo premio per il suo voler essere portabandiera. Ho voluto ricordare che il primo a vincerlo sia stato Eugenio Monti, in epoche pioneristiche. Nazionale italiana? Se abbiamo perso una partita importantissima in quel modo e si è scelto di cambiare tecnico, che idea vuoi che uno si faccia? E' certificata, poi c'è chi la vede in modo aggressivo e polemico e chi cerca una soluzione. La situazione si è complicata ma quello che conta è la tenacia e il voler perseguire risultati. Disaffezione degli azzurri? A sensazione vale tutto, per me è una cosa talmente lontana dal mio modo di pensare e da qualsiasi concezione mentale, che mi sento di fuggire da tutto questo. Certo ci sono stati episodi tristi. Dall'anno prossimo non si correrà più il Gran Premio di Imola? Sono molto dispiaciuto, oggi ho letto un pezzo molto ben costruito in cui si racconta l'anomalia di avere due Gp nello stesso paese in uno scenario geopolitico così complesso. Mi auguro che ci siano dei presupposti per un ritorno in futuro, magari in un'ottica di rotazione, se lo meriterebbe".
di Napoli Magazine
11/06/2025 - 13:27
Giovanni Malagò, presidente del CONI, ha parlato a margine della conferenza stampa di presentazione del Premio Internazionale Fair Play Menarini presso il Salone d’onore del CONI: "Il premio si chiama fair play e dice tutto: lo sport deve andare avanti, queste sono gesta da emulare, sarebbe bello che ogni atleta nel momento in cui si trovasse in una situazione di questo tipo si comportasse in modo simile a questi tre ragazzi. Ci sono delle occasioni nella carriera sportiva in cui deve vincere la sportività, il CIO ha istituito questo premio per il suo voler essere portabandiera. Ho voluto ricordare che il primo a vincerlo sia stato Eugenio Monti, in epoche pioneristiche. Nazionale italiana? Se abbiamo perso una partita importantissima in quel modo e si è scelto di cambiare tecnico, che idea vuoi che uno si faccia? E' certificata, poi c'è chi la vede in modo aggressivo e polemico e chi cerca una soluzione. La situazione si è complicata ma quello che conta è la tenacia e il voler perseguire risultati. Disaffezione degli azzurri? A sensazione vale tutto, per me è una cosa talmente lontana dal mio modo di pensare e da qualsiasi concezione mentale, che mi sento di fuggire da tutto questo. Certo ci sono stati episodi tristi. Dall'anno prossimo non si correrà più il Gran Premio di Imola? Sono molto dispiaciuto, oggi ho letto un pezzo molto ben costruito in cui si racconta l'anomalia di avere due Gp nello stesso paese in uno scenario geopolitico così complesso. Mi auguro che ci siano dei presupposti per un ritorno in futuro, magari in un'ottica di rotazione, se lo meriterebbe".