Calcio
CORRIERE DELLA SERA - L'AIA si scaglia contro la riforma arbitrale proposta da Gravina
13.05.2024 12:54 di Napoli Magazine

Come riporta Il Corriere della Sera, la riforma arbitrale proposta da Gabriele Gravina, presidente della FIGC, che prevede l'allargamento al voto per l'elezione del presidente da 350 delegati e presidenti di selezioni arbitrali a 30mila arbitri su tutto il territorio nazionale, non ha incontrato i favori dell'AIA: "Una vera e propria rivoluzione, che ha un’esigenza regolamentare, vale a dire l’adeguamento ai principi informatori del Coni. Ma che rappresenta in realtà anche un’occasione per mettere un freno alla crescente politicizzazione all’interno del movimento arbitrale, con lotte intestine che di certo non aiutano chi va in campo. L’obiettivo è di garantire la più alta forma di democrazia nell'AIA, attraverso il voto di tutti gli arbitri e di favorire la partecipazione attiva di tutti gli associati (anche con più candidature), senza alcuna intermediazione". Carlo Pacifici, presidente dell'AIA, però, ha definito queste modalità inaccettabili.

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CORRIERE DELLA SERA - L'AIA si scaglia contro la riforma arbitrale proposta da Gravina

di Napoli Magazine

13/05/2024 - 12:54

Come riporta Il Corriere della Sera, la riforma arbitrale proposta da Gabriele Gravina, presidente della FIGC, che prevede l'allargamento al voto per l'elezione del presidente da 350 delegati e presidenti di selezioni arbitrali a 30mila arbitri su tutto il territorio nazionale, non ha incontrato i favori dell'AIA: "Una vera e propria rivoluzione, che ha un’esigenza regolamentare, vale a dire l’adeguamento ai principi informatori del Coni. Ma che rappresenta in realtà anche un’occasione per mettere un freno alla crescente politicizzazione all’interno del movimento arbitrale, con lotte intestine che di certo non aiutano chi va in campo. L’obiettivo è di garantire la più alta forma di democrazia nell'AIA, attraverso il voto di tutti gli arbitri e di favorire la partecipazione attiva di tutti gli associati (anche con più candidature), senza alcuna intermediazione". Carlo Pacifici, presidente dell'AIA, però, ha definito queste modalità inaccettabili.