Ai microfoni di Radio Capri, durante “Bordocampo“, è intervenuta, per parlare della gara di Coppa Italia tra Napoli e Palermo, Roberta Mannino di Radio Time Palermo.
Domani Napoli-Palermo, ci sono motivazioni diverse. Il Napoli arriva tranquillo: giocheranno tantissime seconde linee. Il Palermo con che spirito viene a Napoli?
"Con lo spirito che lo contraddistingue negli ultimi giorni. Proveranno a dire la loro i ragazzi di Dionisi nonostante il livello tra le due squadre sia decisamente diverso. Ci sarà un piccolo turnover, in vista della prossima partita di campionato. I rosanero sono impegnati nella gara col Sud Tirol lunedì. In attacco non giocherà Henry che ha scavalcato le gerarchie. Tornerà Brunori, il capitano che proverà quantomeno a segnare e a sfondare la difesa del Napoli. La vera novità sarà tra i pali: non giocherà Desplanches, il portierino, la stella del Palermo. Ma tornerà Sirigu che, dopo 13 anni tornerà ad indossare la maglia da titolare del Palermo".
Il Napoli avrà Elia Caprile, visto l’infortunio di Meret: sarebbe stata una bella sfida con Stefano tra giovani portieri. Cosa si aspetta, secondo te, il Palermo dal Napoli? Azzurri sotto tono, vista la formazione rivoluzionata, oppure una squadra temibile, una big?
“E’ comunque una squadra di Antonio Conte! Non è da sottovalutare pure se si tratta di riserve. Conoscendo l’allenatore e conoscendo gli elementi che scenderanno in campo il Palermo deve temere. Ma i rosanero cercheranno di giocarsi la partita. Che sarà calda dal punto di vista del tifo. Non vorranno fare brutta figura e non sottovaluteranno l’impegno. Dionisi lo ha detto che, pur non essendo la coppa Italia l’obiettivo principale, ci proveranno".
Dopo 6 partite il Palermo si trova ora a centro classifica: quali sono le ambizioni di quest’anno?
“Anche se la società non lo dice chiaramente, in maniera scaramantica, un pò napoletana, l’obiettivo è la promozione. La Serie A che è venuta meno nelle ultime stagioni. La partenza ad handicap non ha aiutato. Lo scorso anno la squadra ha giocato meglio ed aveva un pò più di punti. Soprattutto in casa: sono arrivati meno punti di quanti ne fossero previsti. Anche i tifosi si aspettavano alcuni punti in più. Quindi l’obiettivo, anche se non dichiarato esplicitamente dai tesserati, rimane la serie A. La squadra è stata costruita per la promozione, non per rimanere in serie B così tanto tempo".
In serie B il Pisa sorprende: gioca bene ed è in testa al campionato. Quali sono le squadre da temere: quelle da cui il Palermo deve mettersi in guardia?
“Il Palermo h già affrontato il Cesena che, nonostante sia una squadra neopromossa, abbia voglia di fare la sua figura. Il Sassuolo non vede l’ora di tornare in serie A e lo ha dimostrato proprio nell’ultimo turno di Coppa Italia. Ma non sottovaluterei neanche la Cremonese. Il Pisa potrebbe essere la sorpresa di quest’anno. L’anno scorso, ad esempio, c’erano il Venezia ed il Catanzaro. La cadetteria è così: ha le sue “Cenerentola” che puntualmente possono dare fastidio. Sicuramente Cremonese, Sassuolo e il Pisa che, secondo me, non ha avuto solamente un inizio così…”.
Panoramica larga: guardando la serie B, ci sono problemi con i diritti televisivi. E’ un problema avere troppe squadre: 20 in serie A, 20 in serie B, 3 gironi in serie C? Bisognerebbe rivoluzionare il calcio per tornare a vedere le grandi piazze, visto che è quasi un insulto vedere il Palermo in serie B?
“Già essere passati, negli ultimi anni, dall’avere 22 squadre in serie B, ad averne 20 vuol dire che un pò in avanti si sta guardando. Certo il problema rimane e non è tanto dei diritti TV. Alcune squadre, a livello di infrastrutture, sembrano essere rimaste nel passato. Quindi più che rivoluzionare il calcio o i campionati, io penserei a rivoluzionare le amministrazioni".
Essendo tu Palermitana ti chiediamo un saluto a Totò Schillaci...
“Assolutamente sì. C’è stato un tributo da brividi prima della partita col Cesena qui a Palermo. E’ stata una stella. E’ stato sempre molto vicino, nonostante abbia girato il mondo. Nonostante sia andato a finire in Giappone, il suo cuore era qui a Palermo. Ha aiutato tante famiglie del suo quartiere. Questa cosa non viene detta. Perché lui e la sua famiglia sono così: persone molto discrete. E’ stata una bandiera palermitana che per sfortuna non ha mai vestito la maglia del Palermo. E’ stato il suo più grande rimpianto. Così come lo sarà per i palermitani e per il Palermo Calcio".
di Napoli Magazine
26/09/2024 - 00:50
Ai microfoni di Radio Capri, durante “Bordocampo“, è intervenuta, per parlare della gara di Coppa Italia tra Napoli e Palermo, Roberta Mannino di Radio Time Palermo.
Domani Napoli-Palermo, ci sono motivazioni diverse. Il Napoli arriva tranquillo: giocheranno tantissime seconde linee. Il Palermo con che spirito viene a Napoli?
"Con lo spirito che lo contraddistingue negli ultimi giorni. Proveranno a dire la loro i ragazzi di Dionisi nonostante il livello tra le due squadre sia decisamente diverso. Ci sarà un piccolo turnover, in vista della prossima partita di campionato. I rosanero sono impegnati nella gara col Sud Tirol lunedì. In attacco non giocherà Henry che ha scavalcato le gerarchie. Tornerà Brunori, il capitano che proverà quantomeno a segnare e a sfondare la difesa del Napoli. La vera novità sarà tra i pali: non giocherà Desplanches, il portierino, la stella del Palermo. Ma tornerà Sirigu che, dopo 13 anni tornerà ad indossare la maglia da titolare del Palermo".
Il Napoli avrà Elia Caprile, visto l’infortunio di Meret: sarebbe stata una bella sfida con Stefano tra giovani portieri. Cosa si aspetta, secondo te, il Palermo dal Napoli? Azzurri sotto tono, vista la formazione rivoluzionata, oppure una squadra temibile, una big?
“E’ comunque una squadra di Antonio Conte! Non è da sottovalutare pure se si tratta di riserve. Conoscendo l’allenatore e conoscendo gli elementi che scenderanno in campo il Palermo deve temere. Ma i rosanero cercheranno di giocarsi la partita. Che sarà calda dal punto di vista del tifo. Non vorranno fare brutta figura e non sottovaluteranno l’impegno. Dionisi lo ha detto che, pur non essendo la coppa Italia l’obiettivo principale, ci proveranno".
Dopo 6 partite il Palermo si trova ora a centro classifica: quali sono le ambizioni di quest’anno?
“Anche se la società non lo dice chiaramente, in maniera scaramantica, un pò napoletana, l’obiettivo è la promozione. La Serie A che è venuta meno nelle ultime stagioni. La partenza ad handicap non ha aiutato. Lo scorso anno la squadra ha giocato meglio ed aveva un pò più di punti. Soprattutto in casa: sono arrivati meno punti di quanti ne fossero previsti. Anche i tifosi si aspettavano alcuni punti in più. Quindi l’obiettivo, anche se non dichiarato esplicitamente dai tesserati, rimane la serie A. La squadra è stata costruita per la promozione, non per rimanere in serie B così tanto tempo".
In serie B il Pisa sorprende: gioca bene ed è in testa al campionato. Quali sono le squadre da temere: quelle da cui il Palermo deve mettersi in guardia?
“Il Palermo h già affrontato il Cesena che, nonostante sia una squadra neopromossa, abbia voglia di fare la sua figura. Il Sassuolo non vede l’ora di tornare in serie A e lo ha dimostrato proprio nell’ultimo turno di Coppa Italia. Ma non sottovaluterei neanche la Cremonese. Il Pisa potrebbe essere la sorpresa di quest’anno. L’anno scorso, ad esempio, c’erano il Venezia ed il Catanzaro. La cadetteria è così: ha le sue “Cenerentola” che puntualmente possono dare fastidio. Sicuramente Cremonese, Sassuolo e il Pisa che, secondo me, non ha avuto solamente un inizio così…”.
Panoramica larga: guardando la serie B, ci sono problemi con i diritti televisivi. E’ un problema avere troppe squadre: 20 in serie A, 20 in serie B, 3 gironi in serie C? Bisognerebbe rivoluzionare il calcio per tornare a vedere le grandi piazze, visto che è quasi un insulto vedere il Palermo in serie B?
“Già essere passati, negli ultimi anni, dall’avere 22 squadre in serie B, ad averne 20 vuol dire che un pò in avanti si sta guardando. Certo il problema rimane e non è tanto dei diritti TV. Alcune squadre, a livello di infrastrutture, sembrano essere rimaste nel passato. Quindi più che rivoluzionare il calcio o i campionati, io penserei a rivoluzionare le amministrazioni".
Essendo tu Palermitana ti chiediamo un saluto a Totò Schillaci...
“Assolutamente sì. C’è stato un tributo da brividi prima della partita col Cesena qui a Palermo. E’ stata una stella. E’ stato sempre molto vicino, nonostante abbia girato il mondo. Nonostante sia andato a finire in Giappone, il suo cuore era qui a Palermo. Ha aiutato tante famiglie del suo quartiere. Questa cosa non viene detta. Perché lui e la sua famiglia sono così: persone molto discrete. E’ stata una bandiera palermitana che per sfortuna non ha mai vestito la maglia del Palermo. E’ stato il suo più grande rimpianto. Così come lo sarà per i palermitani e per il Palermo Calcio".