Iker Casillas, ex portiere della Nazionale spagnola, ha rilasciato un'intervista a El Partidazo de COPE: "Quello che abbiamo vissuto nel 2008 è stato qualcosa di meraviglioso. È diverso. Ho avuto l'opportunità di viverlo in prima persona: è un film che sapete come inizia e quale sarà il finale. Speriamo che il finale sia lo stesso e che arriviamo alla quarta Coppa degli Europei. Anche se dobbiamo capire che davanti c'è anche qualcun altro che lo vuole. La gente, le strade, gli schermi... è un momento davvero speciale ed è bello ricordarlo. Tutto partì ai quarti contro l'Italia ad Euro 2008? Il giorno prima non avevo dormito. Ero molto nervoso. Ho dormito circa quattro o cinque ore. Se non fossimo riusciti a passare contro l'Italia quel giorno in quei rigori, tutto quello che è venuto dopo non sarebbe esistito. Sono totalmente convinto che quel giorno abbia segnato tutto quello che è seguito, che la squadra sia cresciuta e che la squadra sia andata ancora oltre. È stato come adesso con quella partita contro la Germania. Quella svolta per i ragazzi che hanno creduto di essere i favoriti per vincere l'Europeo. La Coppa sembrava destinata a due pesi massimi come Germania e Francia... adesso partiamo favoriti per vincere la finale, è una realtà. Ora non ci resta che mettere la ciliegina sulla torta con la finale di domenica. Da quello che si vede e si respira si vede una bella atmosfera, un bel rapporto tra i compagni e questo fa bene al gruppo. Questo ti fa arricchire e arrivare dove sei arrivato: ad emozionare un Paese intero. Vedi una squadra unita, con ragazzi giovani con altri più veterani che quando c'ero io erano più giovani e hanno saputo fare quella transizione che non è così" facile e l'allenatore, a cui dobbiamo dare il merito che corrisponde ad aver vinto la Nations League. Yamal? Una delizia. Tutti noi che siamo stati calciatori invidiamo un po' la partecipazione di Lamine, così giovane, così preparato, con quell'eleganza e quel saper essere, non è facile. Morata? Lasciate che superi tutto questo a pieni voti. Ha esperienza, è il capitano e non è più il ragazzino che è arrivato alla prima squadra e abbiamo dovuto svegliarlo un po', perché a volte si addormentava. Ha quella responsabilità di trasmettere tranquillità e deve essere soprattutto quella. È in una squadra dove deve trasmetterla. valorizza i giocatori più giovani e se alla fine è ancora lì dopo tanto tempo è per qualcosa che ha fatto bene, bisogna dargli anche il valore che merita", riporta Marca.
di Napoli Magazine
13/07/2024 - 23:25
Iker Casillas, ex portiere della Nazionale spagnola, ha rilasciato un'intervista a El Partidazo de COPE: "Quello che abbiamo vissuto nel 2008 è stato qualcosa di meraviglioso. È diverso. Ho avuto l'opportunità di viverlo in prima persona: è un film che sapete come inizia e quale sarà il finale. Speriamo che il finale sia lo stesso e che arriviamo alla quarta Coppa degli Europei. Anche se dobbiamo capire che davanti c'è anche qualcun altro che lo vuole. La gente, le strade, gli schermi... è un momento davvero speciale ed è bello ricordarlo. Tutto partì ai quarti contro l'Italia ad Euro 2008? Il giorno prima non avevo dormito. Ero molto nervoso. Ho dormito circa quattro o cinque ore. Se non fossimo riusciti a passare contro l'Italia quel giorno in quei rigori, tutto quello che è venuto dopo non sarebbe esistito. Sono totalmente convinto che quel giorno abbia segnato tutto quello che è seguito, che la squadra sia cresciuta e che la squadra sia andata ancora oltre. È stato come adesso con quella partita contro la Germania. Quella svolta per i ragazzi che hanno creduto di essere i favoriti per vincere l'Europeo. La Coppa sembrava destinata a due pesi massimi come Germania e Francia... adesso partiamo favoriti per vincere la finale, è una realtà. Ora non ci resta che mettere la ciliegina sulla torta con la finale di domenica. Da quello che si vede e si respira si vede una bella atmosfera, un bel rapporto tra i compagni e questo fa bene al gruppo. Questo ti fa arricchire e arrivare dove sei arrivato: ad emozionare un Paese intero. Vedi una squadra unita, con ragazzi giovani con altri più veterani che quando c'ero io erano più giovani e hanno saputo fare quella transizione che non è così" facile e l'allenatore, a cui dobbiamo dare il merito che corrisponde ad aver vinto la Nations League. Yamal? Una delizia. Tutti noi che siamo stati calciatori invidiamo un po' la partecipazione di Lamine, così giovane, così preparato, con quell'eleganza e quel saper essere, non è facile. Morata? Lasciate che superi tutto questo a pieni voti. Ha esperienza, è il capitano e non è più il ragazzino che è arrivato alla prima squadra e abbiamo dovuto svegliarlo un po', perché a volte si addormentava. Ha quella responsabilità di trasmettere tranquillità e deve essere soprattutto quella. È in una squadra dove deve trasmetterla. valorizza i giocatori più giovani e se alla fine è ancora lì dopo tanto tempo è per qualcosa che ha fatto bene, bisogna dargli anche il valore che merita", riporta Marca.