Gian Piero Gasperini, allenatore dell'Atalanta, ha parlato a Sky Sport dopo la vittoria dell'Europa League: "Credo che abbiamo scritto la storia, anche per il modo in cui abbiamo vinto. Straordinario, abbiamo ripetuto Liverpool, Lisbona... Lo Sporting ha vinto il campionato, quando abbiamo affrontato il Liverpool era primo in Premier... Incredibile. I ragazzi sono stati straordinari, una prestazione memorabile. La formazione offensiva? Giochiamo spesso col tridente, poi c'erano tutte le condizioni. Dovevamo avere pericolosità, è una finale e contava solo vincere. Sapevamo che costringere una squadra così poteva darci benefici, una partita straordinaria. Il Bayer sembrava invincibile? Sì, ma è senza ombra di dubbio meritata anche nel punteggio. Siamo felicissimi, vincere l'Europa League è una grandissima impresa. Risposta ai miei detrattori? Non credo di essere meglio di oggi pomeriggio... Ognuno ha i propri obiettivi, certo che per noi ci voleva una coppa e soprattutto una coppa così prestigiosa. Ora una via o una piazza a Bergamo intitolata a me? No, per quello c'è tempo...".
di Napoli Magazine
22/05/2024 - 23:16
Gian Piero Gasperini, allenatore dell'Atalanta, ha parlato a Sky Sport dopo la vittoria dell'Europa League: "Credo che abbiamo scritto la storia, anche per il modo in cui abbiamo vinto. Straordinario, abbiamo ripetuto Liverpool, Lisbona... Lo Sporting ha vinto il campionato, quando abbiamo affrontato il Liverpool era primo in Premier... Incredibile. I ragazzi sono stati straordinari, una prestazione memorabile. La formazione offensiva? Giochiamo spesso col tridente, poi c'erano tutte le condizioni. Dovevamo avere pericolosità, è una finale e contava solo vincere. Sapevamo che costringere una squadra così poteva darci benefici, una partita straordinaria. Il Bayer sembrava invincibile? Sì, ma è senza ombra di dubbio meritata anche nel punteggio. Siamo felicissimi, vincere l'Europa League è una grandissima impresa. Risposta ai miei detrattori? Non credo di essere meglio di oggi pomeriggio... Ognuno ha i propri obiettivi, certo che per noi ci voleva una coppa e soprattutto una coppa così prestigiosa. Ora una via o una piazza a Bergamo intitolata a me? No, per quello c'è tempo...".