Gian Piero Gasperini, a Roma, inizia a sentirsi a casa. Impossibile fare di già un paragone con Bergamo, sia chiaro. Almeno oggi. Lì a trascorso gli ultimi nove anni della sua vita diventando l'allenatore che adesso conosce tutta Italia e non solo, di Zingonia sapeva tutto e anche della piazza nerazzurra. La Capitale, invece, sta imparando a conoscerla e anche ad apprezzarla, per questo alla vigilia della gara d'Europa League con il Viktoria Plzen parla di una comfort zone nella quale "sta tornando". Si trattava di uscire dalla precedente per mettere alla prova se stesso in un contesto diverso e con una rosa diversa. "Ma i principi del mio calcio sono gli stessi, poi è ovvio che bisogna rispettare le caratteristiche dei giocatori - ha spiegato -. Non è diverso il mio modo di allenare e interpretare le partite". E dei passi in avanti, sul piano delle prestazioni, secondo Gasperini sono stati fatti contro l'Inter, nonostante il ko. "Sono soddisfatto anche di sabato sera - ha sottolineato - delle volte sono più utili alcune sconfitte di certe vittorie che non danno nulla. Contro l'Inter la Roma ha fatto passi avanti sul piano della prestazione, è una gara che ci dà una fiducia diversa". La critica mossa al tecnico, però, resta sempre la stessa: la scarso cinismo del reparto offensivo. Ma anche qui l'allenatore vede il bicchiere mezzo pieno: "Abbiamo tirato dieci volte da dentro l'area contro una squadra forte (l'Inter, ndr). E' un bel segnale rispetto ad altre partite dove abbiamo costruito meno". Dunque ora le occasioni vanno concretizzate, nonostante il momento buio dei centravanti prosegua perché Dybala non segna da otto mesi (l'ultima rete è stata proprio in Europa League contro il Porto), un periodo nel quale ha disputato appena dieci partite per via degli infortuni; per questo ci riproverà domani contro il Viktoria Plzen. Dovrebbe essere titolare insieme a Soulé e Dovbyk, con l'unico indisponibile che resta Angelino (al di là dei fuori lista Uefa Vasquez e Baldanzi). Turno di riposo, invece, per Cristante e Ndicka, comunque in panchina, con El Aynaoui e uno tra Ziolkowski ed Hermoso al loro posto. Un turnover abbastanza obbligato visto che la sfida con l'Inter ha aperto un ciclo di sette gare in ventuno giorni. Ma Gasperini prova a tenere alta la concentrazione. "Il calcio italiano ha grandi difficoltà in partite come quelle di domani, forse abbiamo po' di presunzione contro queste squadre che conosciamo poco - ha detto alla vigilia -. Noi che le guardiamo di più, invece, dobbiamo stare attenti. Dall'altra parte c'è gente che viaggia e ogni gara va presa con le pinze. Abbiamo tutto da perdere e poco da guadagnare". La classifica, infatti, dice che la Roma ha guadagnato tre dei sei punti a disposizione, per questo ai giallorossi serve un successo per indirizzare una classifica che a detta di Gasp, tra zona playoff e qualificazione diretta, sarà molto corta. Fondamentali, allora, diventano gli episodi, come quello che secondo Gasperini ha estromesso la sua Atalanta lo scorso anno dalla Champions. Protagonista in negativo l'arbitro Meler che ritroverà all'Olimpico contro il Plzen. "E' sempre lui? Non lo sapevo nemmeno - le sue parole tra il serio e il faceto - Pensate quanta importanza do a queste notizie. In quella gara lì ci fu un episodio con lui che ci buttò fuori, ma io ho un'abitudine: cancello tutto alla fine delle partite". L'occasione per prendersi una bella rivincita e far tornare a vincere la Roma, però, resta.
di Napoli Magazine
22/10/2025 - 18:25
Gian Piero Gasperini, a Roma, inizia a sentirsi a casa. Impossibile fare di già un paragone con Bergamo, sia chiaro. Almeno oggi. Lì a trascorso gli ultimi nove anni della sua vita diventando l'allenatore che adesso conosce tutta Italia e non solo, di Zingonia sapeva tutto e anche della piazza nerazzurra. La Capitale, invece, sta imparando a conoscerla e anche ad apprezzarla, per questo alla vigilia della gara d'Europa League con il Viktoria Plzen parla di una comfort zone nella quale "sta tornando". Si trattava di uscire dalla precedente per mettere alla prova se stesso in un contesto diverso e con una rosa diversa. "Ma i principi del mio calcio sono gli stessi, poi è ovvio che bisogna rispettare le caratteristiche dei giocatori - ha spiegato -. Non è diverso il mio modo di allenare e interpretare le partite". E dei passi in avanti, sul piano delle prestazioni, secondo Gasperini sono stati fatti contro l'Inter, nonostante il ko. "Sono soddisfatto anche di sabato sera - ha sottolineato - delle volte sono più utili alcune sconfitte di certe vittorie che non danno nulla. Contro l'Inter la Roma ha fatto passi avanti sul piano della prestazione, è una gara che ci dà una fiducia diversa". La critica mossa al tecnico, però, resta sempre la stessa: la scarso cinismo del reparto offensivo. Ma anche qui l'allenatore vede il bicchiere mezzo pieno: "Abbiamo tirato dieci volte da dentro l'area contro una squadra forte (l'Inter, ndr). E' un bel segnale rispetto ad altre partite dove abbiamo costruito meno". Dunque ora le occasioni vanno concretizzate, nonostante il momento buio dei centravanti prosegua perché Dybala non segna da otto mesi (l'ultima rete è stata proprio in Europa League contro il Porto), un periodo nel quale ha disputato appena dieci partite per via degli infortuni; per questo ci riproverà domani contro il Viktoria Plzen. Dovrebbe essere titolare insieme a Soulé e Dovbyk, con l'unico indisponibile che resta Angelino (al di là dei fuori lista Uefa Vasquez e Baldanzi). Turno di riposo, invece, per Cristante e Ndicka, comunque in panchina, con El Aynaoui e uno tra Ziolkowski ed Hermoso al loro posto. Un turnover abbastanza obbligato visto che la sfida con l'Inter ha aperto un ciclo di sette gare in ventuno giorni. Ma Gasperini prova a tenere alta la concentrazione. "Il calcio italiano ha grandi difficoltà in partite come quelle di domani, forse abbiamo po' di presunzione contro queste squadre che conosciamo poco - ha detto alla vigilia -. Noi che le guardiamo di più, invece, dobbiamo stare attenti. Dall'altra parte c'è gente che viaggia e ogni gara va presa con le pinze. Abbiamo tutto da perdere e poco da guadagnare". La classifica, infatti, dice che la Roma ha guadagnato tre dei sei punti a disposizione, per questo ai giallorossi serve un successo per indirizzare una classifica che a detta di Gasp, tra zona playoff e qualificazione diretta, sarà molto corta. Fondamentali, allora, diventano gli episodi, come quello che secondo Gasperini ha estromesso la sua Atalanta lo scorso anno dalla Champions. Protagonista in negativo l'arbitro Meler che ritroverà all'Olimpico contro il Plzen. "E' sempre lui? Non lo sapevo nemmeno - le sue parole tra il serio e il faceto - Pensate quanta importanza do a queste notizie. In quella gara lì ci fu un episodio con lui che ci buttò fuori, ma io ho un'abitudine: cancello tutto alla fine delle partite". L'occasione per prendersi una bella rivincita e far tornare a vincere la Roma, però, resta.