Paolo Vanoli, nuovo allenatore della Fiorentina, ha parlato in conferenza stampa: "So cos'è Firenze e la società ha mostrato una grande crescita. Queste sfide mi motivano, mi danno energia e non mi fanno paura. Forse era destino che accettassi questa sfida. Servirà tempo, sacrificio e lavoro, dobbiamo fare piccoli passi senza pensare a cosa possiamo fare in campionato e in Europa. Servono piccoli traguardi da raggiungere, dobbiamo metterci sotto perché siamo ultimi in classifica. Col Genoa ho avuto una prima risposta, ma dobbiamo continuare a giocare con l'umiltà dei vincenti e senza la supponenza. Inutile guardarci indietro, guardiamo avanti. Dovremo restare tutti lucidi, non pensiamo al mercato di gennaio o ad altro. Ho sentito molte cose, ma non mi voglio paragonare a chi ha fatto il bene della Fiorentina qui, non sarebbe corretto. Pensiamo alla prossima partita. Con i giocatori è come avere dei figli. Bisogna insegnare loro come comportarsi, anche sui social. Bisogna far capire gli errori. Dobbiamo riconquistare i tifosi facendogli vedere sacrificio sul campo, voglia e grinta. Prendiamoci le responsabilità, siamo finiti noi in questa situazione e noi dobbiamo uscirne. Siamo fragili, prendiamo gol con troppa facilità - ha concluso il tecnico -. La mia paura era che i giocatori non fossero consapevoli di avere questa paura, perché la Fiorentina aveva altri obiettivi e ora non è facile cambiarli. La rosa però ha le qualità per uscirne, ma deve giocare con umiltà. Ora i giocatori devono dimostrarmi chi sono, con me giocherà chi mi porta risultati non il più bravo. Serve mentalità".
di Napoli Magazine
12/11/2025 - 19:21
Paolo Vanoli, nuovo allenatore della Fiorentina, ha parlato in conferenza stampa: "So cos'è Firenze e la società ha mostrato una grande crescita. Queste sfide mi motivano, mi danno energia e non mi fanno paura. Forse era destino che accettassi questa sfida. Servirà tempo, sacrificio e lavoro, dobbiamo fare piccoli passi senza pensare a cosa possiamo fare in campionato e in Europa. Servono piccoli traguardi da raggiungere, dobbiamo metterci sotto perché siamo ultimi in classifica. Col Genoa ho avuto una prima risposta, ma dobbiamo continuare a giocare con l'umiltà dei vincenti e senza la supponenza. Inutile guardarci indietro, guardiamo avanti. Dovremo restare tutti lucidi, non pensiamo al mercato di gennaio o ad altro. Ho sentito molte cose, ma non mi voglio paragonare a chi ha fatto il bene della Fiorentina qui, non sarebbe corretto. Pensiamo alla prossima partita. Con i giocatori è come avere dei figli. Bisogna insegnare loro come comportarsi, anche sui social. Bisogna far capire gli errori. Dobbiamo riconquistare i tifosi facendogli vedere sacrificio sul campo, voglia e grinta. Prendiamoci le responsabilità, siamo finiti noi in questa situazione e noi dobbiamo uscirne. Siamo fragili, prendiamo gol con troppa facilità - ha concluso il tecnico -. La mia paura era che i giocatori non fossero consapevoli di avere questa paura, perché la Fiorentina aveva altri obiettivi e ora non è facile cambiarli. La rosa però ha le qualità per uscirne, ma deve giocare con umiltà. Ora i giocatori devono dimostrarmi chi sono, con me giocherà chi mi porta risultati non il più bravo. Serve mentalità".