Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha fatto il punto sulle riaperture, fissando con il ministro della Salute Speranza, date importanti per lo sport, anche se all'aperto. "La prima data chiave è il 26 di aprile, quando ripristiniamo le zone gialle, investendo sugli spazi aperti. Poi c'è una road map che ci accompagnerà e che monitoreremo passo dopo passo", ha detto il ministro. In ambito sportivo in questa data sono previste anche le riaperture in zona gialla per gli sport di contatto: quindi calcio a 5 e calcio amatoriale, oltre al basket e molti altri. Quindi si tornerà a fare le partitelle con gli amici. Ovviamente solo all'aperto. In particolare per quanto riguarda il calcio, si tratta di un capovolgimento di approccio: fino ad ora gli sport di contatto erano stati proibiti e considerati come veicolo di rischio. I recenti studi, ha detto il ministro Speranza presente, hanno invece cambiato lo schema: i pericoli all’aperto sono minimi, per uno studio irlandese sulle infezioni nel Paese un solo contagio su mille si sarebbe verificato all’aperto. Tutto questo ha portato a ridimensionare la preoccupazione per le discipline di contatto, anche il tanto temuto calcetto. Lo riporta La Gazzetta dello Sport.
di Napoli Magazine
16/04/2024 - 22:20
Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha fatto il punto sulle riaperture, fissando con il ministro della Salute Speranza, date importanti per lo sport, anche se all'aperto. "La prima data chiave è il 26 di aprile, quando ripristiniamo le zone gialle, investendo sugli spazi aperti. Poi c'è una road map che ci accompagnerà e che monitoreremo passo dopo passo", ha detto il ministro. In ambito sportivo in questa data sono previste anche le riaperture in zona gialla per gli sport di contatto: quindi calcio a 5 e calcio amatoriale, oltre al basket e molti altri. Quindi si tornerà a fare le partitelle con gli amici. Ovviamente solo all'aperto. In particolare per quanto riguarda il calcio, si tratta di un capovolgimento di approccio: fino ad ora gli sport di contatto erano stati proibiti e considerati come veicolo di rischio. I recenti studi, ha detto il ministro Speranza presente, hanno invece cambiato lo schema: i pericoli all’aperto sono minimi, per uno studio irlandese sulle infezioni nel Paese un solo contagio su mille si sarebbe verificato all’aperto. Tutto questo ha portato a ridimensionare la preoccupazione per le discipline di contatto, anche il tanto temuto calcetto. Lo riporta La Gazzetta dello Sport.