Alessandro Renica, intervenuto in collegamento streaming nel corso di Giochiamo d’Anticipo, ha analizzato il big match di domenica tra Napoli e Inter ma anche espresso una sua opinione sul rapporto società-allenatore: “Il Napoli contro i nerazzurri deve lasciare pochi spazi per le ripartenze, principale caratteristica della squadra di Conte. L’Inter, però, sa giocare anche attaccando l’avversario e ha tante soluzioni. Sarà una gara difficile e interessante, Il Napoli ha le carte in regola per dire la sua. Sarà importante vedere che tipo di gara giocheranno Koulibaly e Manolas, se uno dei due non dovesse essere al top della forma potrebbero esserci problemi seri. Le problematiche avute dal Napoli in questa stagione vanno ripartite, il club non si è comportato bene con Gattuso quando ha contattato vari allenatori. Se la figura del tecnico viene indebolita cambiano gli umori nello spogliatoio e anche chi gioca meno inizia a creare dei problemi. Non sono alibi, è la pura verità. La società ha le sue responsabilità, nei momenti di difficoltà non c’è stata unità d’intenti. In caso contrario sarebbe arrivato qualche punto in più. Bisogna prendere ad esempio l’Atalanta nella gestione del caso Gomez. In quel caso il club non ha avuto minimamente dubbi su chi supportare. Ai tempi dello Scudetto la società era forte e c’erano grandi dirigenti, la squadra fu costruita tassello dopo tassello partendo dal 1984 – anno dell’arrivo di Maradona – con acquisti mirati anno dopo anno. Acquistarono me, De Napoli, Careca e tanti giocatori di livello. L’architetto di tutto fu Italo Allodi, senza dimenticare Antonio Iuliano e Dino Celentano che contribuirono all’acquisto di Diego. Serve una società di grande livello”.
di Napoli Magazine
15/04/2024 - 23:13
Alessandro Renica, intervenuto in collegamento streaming nel corso di Giochiamo d’Anticipo, ha analizzato il big match di domenica tra Napoli e Inter ma anche espresso una sua opinione sul rapporto società-allenatore: “Il Napoli contro i nerazzurri deve lasciare pochi spazi per le ripartenze, principale caratteristica della squadra di Conte. L’Inter, però, sa giocare anche attaccando l’avversario e ha tante soluzioni. Sarà una gara difficile e interessante, Il Napoli ha le carte in regola per dire la sua. Sarà importante vedere che tipo di gara giocheranno Koulibaly e Manolas, se uno dei due non dovesse essere al top della forma potrebbero esserci problemi seri. Le problematiche avute dal Napoli in questa stagione vanno ripartite, il club non si è comportato bene con Gattuso quando ha contattato vari allenatori. Se la figura del tecnico viene indebolita cambiano gli umori nello spogliatoio e anche chi gioca meno inizia a creare dei problemi. Non sono alibi, è la pura verità. La società ha le sue responsabilità, nei momenti di difficoltà non c’è stata unità d’intenti. In caso contrario sarebbe arrivato qualche punto in più. Bisogna prendere ad esempio l’Atalanta nella gestione del caso Gomez. In quel caso il club non ha avuto minimamente dubbi su chi supportare. Ai tempi dello Scudetto la società era forte e c’erano grandi dirigenti, la squadra fu costruita tassello dopo tassello partendo dal 1984 – anno dell’arrivo di Maradona – con acquisti mirati anno dopo anno. Acquistarono me, De Napoli, Careca e tanti giocatori di livello. L’architetto di tutto fu Italo Allodi, senza dimenticare Antonio Iuliano e Dino Celentano che contribuirono all’acquisto di Diego. Serve una società di grande livello”.