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GENOA - Vasquez: "Mi sento un genovese, i miei figli sono nati qui, fascia di capitano? Un onore"
21.08.2025 21:30 di Napoli Magazine
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Johan Vasquez, difensore del Genoa, ha rilasciato un'intervista a Il Secolo XIX: "Mi piace vincere. E non mi piace perdere. Voglio vincere in tutto, lasciare un segno. E’ un onore che dica questo di me. Ma so che ho una responsabilità grande, aiutare i miei compagni, e devo gestirla bene. Vieira ha detto che rappresento i valori del Genoa e dei suoi tifosi? Sì, io mi sento un genovese, i miei figli sono nati qui. E man mano ti entra dentro un pezzetto della città, del club. La fascia da capitano al braccio? Onore enorme, non me l’aspettavo. La nostra forza è che siamo tanti capitani, davvero. Vieira mi ha dato tranquillità con un consiglio: ‘Johan, a volte si fa l’errore di pensare che se uno è capitano deve essere perfetto ma non è così. L’importante è mantenere l’atteggiamento, il ritmo di gioco che avevi perché quello ti ha portato a fare il capitano’. E’ vero, magari pensi ‘sono capitano, non posso fare quella cosa’. No, è il contrario, sei capitano perché fai e dimostri di meritarlo in campo e fuori".

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GENOA - Vasquez: "Mi sento un genovese, i miei figli sono nati qui, fascia di capitano? Un onore"

di Napoli Magazine

21/08/2025 - 21:30

Johan Vasquez, difensore del Genoa, ha rilasciato un'intervista a Il Secolo XIX: "Mi piace vincere. E non mi piace perdere. Voglio vincere in tutto, lasciare un segno. E’ un onore che dica questo di me. Ma so che ho una responsabilità grande, aiutare i miei compagni, e devo gestirla bene. Vieira ha detto che rappresento i valori del Genoa e dei suoi tifosi? Sì, io mi sento un genovese, i miei figli sono nati qui. E man mano ti entra dentro un pezzetto della città, del club. La fascia da capitano al braccio? Onore enorme, non me l’aspettavo. La nostra forza è che siamo tanti capitani, davvero. Vieira mi ha dato tranquillità con un consiglio: ‘Johan, a volte si fa l’errore di pensare che se uno è capitano deve essere perfetto ma non è così. L’importante è mantenere l’atteggiamento, il ritmo di gioco che avevi perché quello ti ha portato a fare il capitano’. E’ vero, magari pensi ‘sono capitano, non posso fare quella cosa’. No, è il contrario, sei capitano perché fai e dimostri di meritarlo in campo e fuori".