Carlo Alvino, giornalista, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la trasmissione sportiva Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": “Oggi iniziano le quattro giornate di Napoli. Oggi iniziano allo stadio Picco di La Spezia. Speriamo possano essere giornate di rivoluzione contro il potere prestabilito. La partita di oggi è quella più importante di tutte le altre. Se non porti a casa la vittoria oggi rendi inutile tutto il percorso e le gare successive. Servirà un Napoli cinico, volitivo, propositivo. Deve fare capire all'avversario il divario tecnico enorme. Non ci sarebbe partita, fatto salvo il valore dello Spezia. Non penso che lo Spezia sia diventato il rRal Madrid. Le motivazioni del Napoli sono superiori. Sinceramente non credo a sorprese di formazione. I dubbi li abbiamo noi e non sono certamente di Gattuso. Nella partita d'andata il Napoli mostrò la sua fragilità mentale. Non l'ho mai mandata giù e ancora oggi il ricordo fa male. Non deve essere questo il campionato dei rimpianti".
di Napoli Magazine
08/05/2024 - 14:04
Carlo Alvino, giornalista, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la trasmissione sportiva Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": “Oggi iniziano le quattro giornate di Napoli. Oggi iniziano allo stadio Picco di La Spezia. Speriamo possano essere giornate di rivoluzione contro il potere prestabilito. La partita di oggi è quella più importante di tutte le altre. Se non porti a casa la vittoria oggi rendi inutile tutto il percorso e le gare successive. Servirà un Napoli cinico, volitivo, propositivo. Deve fare capire all'avversario il divario tecnico enorme. Non ci sarebbe partita, fatto salvo il valore dello Spezia. Non penso che lo Spezia sia diventato il rRal Madrid. Le motivazioni del Napoli sono superiori. Sinceramente non credo a sorprese di formazione. I dubbi li abbiamo noi e non sono certamente di Gattuso. Nella partita d'andata il Napoli mostrò la sua fragilità mentale. Non l'ho mai mandata giù e ancora oggi il ricordo fa male. Non deve essere questo il campionato dei rimpianti".