Simone Braglia, ex portiere, è intervenuto a Maracanà su TMW Radio: "ha detto che gli manca la Nazionale? Quando esci da un certo giro e vai in un campionato sconosciuto, poi per rientrare non è semplice. Questo è il prezzo che si paga dal punto di vista dell'importanza delle squadre che puoi avere quando vieni da lì. Italia? Sarà la difesa un reparto sotto pressione. E' una partita delicatissima per la nostra Nazionale. Spero che Donnarumma faccia le stesse prestazioni viste in Champions. Davanti la Norvegia è incredibile ma dietro ti concede qualcosa. Milan? A certe cifre che sento, una volta i giocatori non sarebbero andati via comunque. Ma credo che Leao sia da lasciar andare. E probabilmente andrà via anche Maignan. Se non hai ancora rinnovato, vuol dire che non c'è identità di vedute. Non c'è certezza in un Milan del domani e per questo certi giocatori chiedono di andare via. Siamo davanti a una svolta epocale, il blasone non conta più. Chivu-Inter? Bisogna sempre aspettare a dare giudizi, ma penso che si debba far riflettere tantissimo il no di Fabregas così come quello di Conte alla Juve. Se certi personaggi dicono no a certe big, vuol dire che non sono più piazze così ambite. E quindi bisogna pensare alla conduzione di certe società. Fabregas a Como detta il mercato e sceglie col d.s. i giocatori giusti. Nella maggior parte delle piazze italiane gli allenatori vengono bypassati dagli esperti di mercato e accettano quello che gli viene messo a disposizione".
di Napoli Magazine
06/06/2025 - 17:13
Simone Braglia, ex portiere, è intervenuto a Maracanà su TMW Radio: "ha detto che gli manca la Nazionale? Quando esci da un certo giro e vai in un campionato sconosciuto, poi per rientrare non è semplice. Questo è il prezzo che si paga dal punto di vista dell'importanza delle squadre che puoi avere quando vieni da lì. Italia? Sarà la difesa un reparto sotto pressione. E' una partita delicatissima per la nostra Nazionale. Spero che Donnarumma faccia le stesse prestazioni viste in Champions. Davanti la Norvegia è incredibile ma dietro ti concede qualcosa. Milan? A certe cifre che sento, una volta i giocatori non sarebbero andati via comunque. Ma credo che Leao sia da lasciar andare. E probabilmente andrà via anche Maignan. Se non hai ancora rinnovato, vuol dire che non c'è identità di vedute. Non c'è certezza in un Milan del domani e per questo certi giocatori chiedono di andare via. Siamo davanti a una svolta epocale, il blasone non conta più. Chivu-Inter? Bisogna sempre aspettare a dare giudizi, ma penso che si debba far riflettere tantissimo il no di Fabregas così come quello di Conte alla Juve. Se certi personaggi dicono no a certe big, vuol dire che non sono più piazze così ambite. E quindi bisogna pensare alla conduzione di certe società. Fabregas a Como detta il mercato e sceglie col d.s. i giocatori giusti. Nella maggior parte delle piazze italiane gli allenatori vengono bypassati dagli esperti di mercato e accettano quello che gli viene messo a disposizione".