Calcio
IL COMMENTO - Capello: "Totti ha capito che fare il dirigente è una cosa diversa che giocare"
17.06.2019 10:55 di Napoli Magazine

"Totti ha capito che fare il dirigente è una cosa diversa che giocare": così Fabio Capello, l'allenatore dell'ultimo scudetto giallorosso esattamente 18 anni fa, sulla separazione fra il campione romanista e il suo club. "I tifosi saranno sicuramente con Totti -ha detto Capello a Radio anch'io sport; non so per quale motivo la società non sia riuscita a gestire questa situazione". Capello non entra nel merito del divorzio: "non so quale sarà la verità di Totti, normalmente ce ne sono due, bisognerebbe conoscere anche quella della società". Capello aggiunge che "la squadra ha sempre voluto bene a Totti per ciò che ha fatto e dato per la squadra, ma quando ti viene proposta una cravatta e una scrivania, è un lavoro completamente nuovo. Quando fai parte di una dirigenza incidi un pò meno che in campo, è un lavoro completamente diverso. Ha capito che fare il dirigente è una cosa diversa che giocare. Nelle difficoltà, non riuscendo a essere incisivo come lo era da giocatore, credo preferisca lasciare".

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IL COMMENTO - Capello: "Totti ha capito che fare il dirigente è una cosa diversa che giocare"

di Napoli Magazine

17/06/2024 - 10:55

"Totti ha capito che fare il dirigente è una cosa diversa che giocare": così Fabio Capello, l'allenatore dell'ultimo scudetto giallorosso esattamente 18 anni fa, sulla separazione fra il campione romanista e il suo club. "I tifosi saranno sicuramente con Totti -ha detto Capello a Radio anch'io sport; non so per quale motivo la società non sia riuscita a gestire questa situazione". Capello non entra nel merito del divorzio: "non so quale sarà la verità di Totti, normalmente ce ne sono due, bisognerebbe conoscere anche quella della società". Capello aggiunge che "la squadra ha sempre voluto bene a Totti per ciò che ha fatto e dato per la squadra, ma quando ti viene proposta una cravatta e una scrivania, è un lavoro completamente nuovo. Quando fai parte di una dirigenza incidi un pò meno che in campo, è un lavoro completamente diverso. Ha capito che fare il dirigente è una cosa diversa che giocare. Nelle difficoltà, non riuscendo a essere incisivo come lo era da giocatore, credo preferisca lasciare".