Calcio
IL COMMENTO - D'Errico: "Il primato del Napoli è figlio dell’applicazione e del lavoro"
02.10.2024 15:00 di Napoli Magazine

Enzo D’Errico, direttore del Corriere del Mezzogiorno, ha rilasciato un’intervista a "Radio Goal", in diretta su Radio Kiss Kiss Napoli: “Il primato del Napoli è figlio dell’applicazione, del lavoro. Il Napoli è un’azienda diversa da quelle che sono alle spalle delle altre big. Bufera su Inter e Milan? Un’altra ombra sul calcio per la mole degli affari illeciti che c’è dietro il tifo. Non è una notizia il fatto che alcuni club avessero rapporti con la criminalità organizzata, ma il fatto che oggi sia partita un’inchiesta è ancora più grave. Se è vero che il crimine organizzato è da tempo infiltrato nelle curve, ma è indegno che un allenatore di una grande squadra parli coi leader di questi gruppi e patteggi con loro i biglietti. E’ indegno, è un segnale pessimo per ciò che riguarda una riforma interna del calcio. E’ facile scaricare le colpe sul crimine organizzato, cominciamoci a prendere le nostre responsabilità”.

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IL COMMENTO - D'Errico: "Il primato del Napoli è figlio dell’applicazione e del lavoro"

di Napoli Magazine

02/10/2024 - 15:00

Enzo D’Errico, direttore del Corriere del Mezzogiorno, ha rilasciato un’intervista a "Radio Goal", in diretta su Radio Kiss Kiss Napoli: “Il primato del Napoli è figlio dell’applicazione, del lavoro. Il Napoli è un’azienda diversa da quelle che sono alle spalle delle altre big. Bufera su Inter e Milan? Un’altra ombra sul calcio per la mole degli affari illeciti che c’è dietro il tifo. Non è una notizia il fatto che alcuni club avessero rapporti con la criminalità organizzata, ma il fatto che oggi sia partita un’inchiesta è ancora più grave. Se è vero che il crimine organizzato è da tempo infiltrato nelle curve, ma è indegno che un allenatore di una grande squadra parli coi leader di questi gruppi e patteggi con loro i biglietti. E’ indegno, è un segnale pessimo per ciò che riguarda una riforma interna del calcio. E’ facile scaricare le colpe sul crimine organizzato, cominciamoci a prendere le nostre responsabilità”.