Calcio
IL COMMENTO - Pagano: "Napoli? McTominay mi ha piacevolmente impressionato"
24.09.2024 00:42 di Napoli Magazine

Ai microfoni di Calcio Time, trasmissione a cura della redazione EuropaCalcio.it, è intervenuto Biagio Pagano, ex esterno dell’Atalanta, della Sampdoria, del Torino e del Bari, tra le altre. L’ex calciatore ha trattato diversi temi, tra i quali il grande impatto di Vanoli e del Napoli pronto allo Scudetto. Ecco le sue parole.

Su Vanoli: “Tra gli allenatori emergenti, metterei senza dubbio Vanoli come maggior sorpresa. Ha avuto un grande impatto in Serie A, perché nessuno si aspettava facesse così bene. Da discepolo di Antonio Conte, qualche presagio poteva sicuramente lasciar ben sperare. Avevo già avuto modo di visionare il Venezia e aveva destato già un’ottima impressione. Il punto di forza di questo Torino riguarda l’attacco, con Zapata uomo fondamentale per questa squadra: il 3-5-2 delineato da Vanoli è anche molto offensivo e propositivo: davvero interessante”. 

Su Simone Inzaghi: “Ha dimostrato negli anni di sapersi migliorare e aggiornarsi continuamente. Quello che ha fatto l’Inter l’anno scorso è sotto gli occhi di tutti; ritengo la squadra nerazzurra ancora la più forte per valori assoluti, ma dubito possa replicare la stagione passata. Saranno sicuramente concentrati sulla vittoria della Champions, anche se ci sono avversarie agguerrite: tra tutte, direi il Bayern Monaco. Kompany ha avuto un impatto devastante in baviera e si candida per potersi affermare anche in Europa”. 

Sul dualismo Neres-Politano nelle idee di Conte: “Il brasiliano è arrivato da poco: ha bisogno ambientarsi provenendo da un campionato, quello portoghese, completamente diverso. Conte è stato intelligentissimo nella gara contro la Juventus: ha chiuso tutti gli spazi agli avversari cambiando modulo alternando il 4-5-1 con l’uscita dei centrocampista”.

Sul Napoli da Scudetto: “Non so se il nuovo sistema di gioco possa essere definitivo, ma esalta nettamente le caratteristiche degli esterni i quali, in velocità, sono devastanti. Aggiungendo un Lukaku molto predisposto a duettare con i compagni, da boa, il Napoli davanti può davvero incutere timore negli avversari. Un calciatore che mi ha piacevolmente impressionato è McTominay: prestanza fisica e passo da Premier League, un po’ come Loftus-Cheek l’anno scorso al Milan”.

Sulle alternative a Lukaku: “Quello che più si avvicina alle caratteristiche tecniche e fisiche di Lukaku, penso sia Simeone. Raspadori, concettualmente, agisce più da falso nueve, come si suol dire. Mi auguro Lukaku stia sempre bene e sempre meglio, perché non è ancora al top della forma, ma può fare 20-25 reti a stagione”. 

Su Zaniolo e il rilancio all’Atalanta: “Dipenderà tutto da lui. Seguendo le direttive del Mister, potrà sicuramente offrire il proprio apporto e ritornare quello della Roma. Il calcio di Gasperini è l’unico di livello internazionale: uomo su uomo, a tutto campo”. 

Su Koopmeiners alla Juventus: “Non è semplice stravolgere il proprio modo di giocare a seconda delle richieste dei vari allenatori. L’olandese è un calciatore importante, può cambiare gli equilibri della Juventus e gli va concesso tempo di poter impattare anche alla Juventus“. 

Su Leao e Pulisic, esterni del Milan con caratteristiche diverse: “Leao lo considero un campione: deve ancora fare lo scatto per poter consacrare definitivamente, ma lo è a tutti gli effetti. Pulisic, a differenza del portoghese, è più abituato a giocare all’interno del campo, ruolo che aveva già ricoperto al Borussia Dortmund, anni fa. Gioca molto più tra le linee, sotto punta, mentre Leao è più portato all’uno contro uno sugli esterni”.

Su Ricchiuti e il Rimini: “Esperienza fantastica, gli anni più belli del Rimini. Penso Adrian sia il più forte calciatore col quale abbia mai giocato. Forte fisicamente e con una tecnica davvero sopraffina. Quell’anno, più che una Serie B, il Rimini partecipava a una sorta di Serie A 2, per via della presenza di realtà come la Juventus, il Napoli e il Genoa. L’esperienza di Rimini la porterò sempre nel cuore: la più bella in assoluta. Non riuscimmo ad arrivare ai Playoff, ma restammo imbattuti nel doppio confronto con la Juve, non subendo gol a Torino”. 

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IL COMMENTO - Pagano: "Napoli? McTominay mi ha piacevolmente impressionato"

di Napoli Magazine

24/09/2024 - 00:42

Ai microfoni di Calcio Time, trasmissione a cura della redazione EuropaCalcio.it, è intervenuto Biagio Pagano, ex esterno dell’Atalanta, della Sampdoria, del Torino e del Bari, tra le altre. L’ex calciatore ha trattato diversi temi, tra i quali il grande impatto di Vanoli e del Napoli pronto allo Scudetto. Ecco le sue parole.

Su Vanoli: “Tra gli allenatori emergenti, metterei senza dubbio Vanoli come maggior sorpresa. Ha avuto un grande impatto in Serie A, perché nessuno si aspettava facesse così bene. Da discepolo di Antonio Conte, qualche presagio poteva sicuramente lasciar ben sperare. Avevo già avuto modo di visionare il Venezia e aveva destato già un’ottima impressione. Il punto di forza di questo Torino riguarda l’attacco, con Zapata uomo fondamentale per questa squadra: il 3-5-2 delineato da Vanoli è anche molto offensivo e propositivo: davvero interessante”. 

Su Simone Inzaghi: “Ha dimostrato negli anni di sapersi migliorare e aggiornarsi continuamente. Quello che ha fatto l’Inter l’anno scorso è sotto gli occhi di tutti; ritengo la squadra nerazzurra ancora la più forte per valori assoluti, ma dubito possa replicare la stagione passata. Saranno sicuramente concentrati sulla vittoria della Champions, anche se ci sono avversarie agguerrite: tra tutte, direi il Bayern Monaco. Kompany ha avuto un impatto devastante in baviera e si candida per potersi affermare anche in Europa”. 

Sul dualismo Neres-Politano nelle idee di Conte: “Il brasiliano è arrivato da poco: ha bisogno ambientarsi provenendo da un campionato, quello portoghese, completamente diverso. Conte è stato intelligentissimo nella gara contro la Juventus: ha chiuso tutti gli spazi agli avversari cambiando modulo alternando il 4-5-1 con l’uscita dei centrocampista”.

Sul Napoli da Scudetto: “Non so se il nuovo sistema di gioco possa essere definitivo, ma esalta nettamente le caratteristiche degli esterni i quali, in velocità, sono devastanti. Aggiungendo un Lukaku molto predisposto a duettare con i compagni, da boa, il Napoli davanti può davvero incutere timore negli avversari. Un calciatore che mi ha piacevolmente impressionato è McTominay: prestanza fisica e passo da Premier League, un po’ come Loftus-Cheek l’anno scorso al Milan”.

Sulle alternative a Lukaku: “Quello che più si avvicina alle caratteristiche tecniche e fisiche di Lukaku, penso sia Simeone. Raspadori, concettualmente, agisce più da falso nueve, come si suol dire. Mi auguro Lukaku stia sempre bene e sempre meglio, perché non è ancora al top della forma, ma può fare 20-25 reti a stagione”. 

Su Zaniolo e il rilancio all’Atalanta: “Dipenderà tutto da lui. Seguendo le direttive del Mister, potrà sicuramente offrire il proprio apporto e ritornare quello della Roma. Il calcio di Gasperini è l’unico di livello internazionale: uomo su uomo, a tutto campo”. 

Su Koopmeiners alla Juventus: “Non è semplice stravolgere il proprio modo di giocare a seconda delle richieste dei vari allenatori. L’olandese è un calciatore importante, può cambiare gli equilibri della Juventus e gli va concesso tempo di poter impattare anche alla Juventus“. 

Su Leao e Pulisic, esterni del Milan con caratteristiche diverse: “Leao lo considero un campione: deve ancora fare lo scatto per poter consacrare definitivamente, ma lo è a tutti gli effetti. Pulisic, a differenza del portoghese, è più abituato a giocare all’interno del campo, ruolo che aveva già ricoperto al Borussia Dortmund, anni fa. Gioca molto più tra le linee, sotto punta, mentre Leao è più portato all’uno contro uno sugli esterni”.

Su Ricchiuti e il Rimini: “Esperienza fantastica, gli anni più belli del Rimini. Penso Adrian sia il più forte calciatore col quale abbia mai giocato. Forte fisicamente e con una tecnica davvero sopraffina. Quell’anno, più che una Serie B, il Rimini partecipava a una sorta di Serie A 2, per via della presenza di realtà come la Juventus, il Napoli e il Genoa. L’esperienza di Rimini la porterò sempre nel cuore: la più bella in assoluta. Non riuscimmo ad arrivare ai Playoff, ma restammo imbattuti nel doppio confronto con la Juve, non subendo gol a Torino”.