Calcio
IL COMMENTO - Seedorf: "Dopo il Milan nessuna chiamata in panchina..."
25.09.2022 13:27 di Napoli Magazine

Clarence Seedorf è intervenuto al Festival dello Sport di Trento e ha parlato della sua carriera da allenatore, ormai ferma al 2019, quando finì la sua esperienza come ct del Camerun: "Mi sono chiesto perché non ho avuto altre occasioni in Italia, ho anche due figli nati qui - le sue parole -. Non credo che sia un Paese razzista, ho sempre sostenuto questo e penso di aver capito com'è. Ci sono dei razzisti, ma il Paese non lo è. Se uno guarda a ciò che è successo vede che chi è arrivato dopo di me al Milan ha trovato subito squadra, io neanche una proposta. Dopo vent'anni di Italia... Oppure mi dicevano che non volevano offendermi con una proposta. Fammela, poi decido io se offendermi o no. Non è solo in Italia, ovunque ci sono pochi allenatore di colore. La prima proposta seria l'ho avuta in Cina, l'ho presa perché mi piace viaggiare e faccio di ogni progetto una cosa importante. Però è deludente vedere che dopo l'esperienza al Milan, in cui fai bene, non ricevi una chiamata. Il calcio riflette la società. Ne faccio una missione di vita, creare eguaglianza e inclusione. Dovrebbe essere la forza della società. Ormai il mondo è connesso, non c'è più modo di tener fuori la gente. Ti trovi di fianco uno che non ti somiglia, ma che è più del tuo Paese di te stesso, sa di più... È stato un momento difficile, ne ero cosciente, ma non pensavo succedesse con me".

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IL COMMENTO - Seedorf: "Dopo il Milan nessuna chiamata in panchina..."

di Napoli Magazine

25/09/2024 - 13:27

Clarence Seedorf è intervenuto al Festival dello Sport di Trento e ha parlato della sua carriera da allenatore, ormai ferma al 2019, quando finì la sua esperienza come ct del Camerun: "Mi sono chiesto perché non ho avuto altre occasioni in Italia, ho anche due figli nati qui - le sue parole -. Non credo che sia un Paese razzista, ho sempre sostenuto questo e penso di aver capito com'è. Ci sono dei razzisti, ma il Paese non lo è. Se uno guarda a ciò che è successo vede che chi è arrivato dopo di me al Milan ha trovato subito squadra, io neanche una proposta. Dopo vent'anni di Italia... Oppure mi dicevano che non volevano offendermi con una proposta. Fammela, poi decido io se offendermi o no. Non è solo in Italia, ovunque ci sono pochi allenatore di colore. La prima proposta seria l'ho avuta in Cina, l'ho presa perché mi piace viaggiare e faccio di ogni progetto una cosa importante. Però è deludente vedere che dopo l'esperienza al Milan, in cui fai bene, non ricevi una chiamata. Il calcio riflette la società. Ne faccio una missione di vita, creare eguaglianza e inclusione. Dovrebbe essere la forza della società. Ormai il mondo è connesso, non c'è più modo di tener fuori la gente. Ti trovi di fianco uno che non ti somiglia, ma che è più del tuo Paese di te stesso, sa di più... È stato un momento difficile, ne ero cosciente, ma non pensavo succedesse con me".