“Il Napoli sta crescendo molto e deve moltissimo al lavoro di Conte. Dal punto di vista atletico la squadra è al top, non ho mai visto un Anguissa – ha detto l’allenatore Paolo Specchia a Radio Marte nel corso di Marte Sport Live - così straripante sino alla fine, sta segnando tanto rispetto alle sue abitudini anche perché arriva in salute e con lucidità sottoporta, proprio grazie. Rrahmani è un altro esempio del proficuo lavoro del tecnico. Il difensore è straripante nella marcatura a uomo ed anche nel giro palla è veloce e brillante. E’ chiaro che perdere Kvaratskhelia, in valore assoluto, ora che il Napoli è primo, è una perdita grave. Però io avevo già notato che il ragazzo era condizionato dalla faccenda contratto e dalle offerte estere. Da qui alcune prestazioni scialbe e non convincenti nell’ultimo periodo, al netto dell’impegno. Credo che il ragazzo si sia fatto troppo influenzare dal management e dalla famiglia. Per sostituirlo serve un giocatore forte. Non prenderei Zhegrova, che non vale per me un quarto di Neres, non ha la gamba per fare 30 metri, è uno svelto, tecnico, ha lo spunto ma non ha spessore. Chiesa allenato da Conte mi stuzzica, potrebbe tornare quello di una volta".
di Napoli Magazine
13/01/2025 - 16:30
“Il Napoli sta crescendo molto e deve moltissimo al lavoro di Conte. Dal punto di vista atletico la squadra è al top, non ho mai visto un Anguissa – ha detto l’allenatore Paolo Specchia a Radio Marte nel corso di Marte Sport Live - così straripante sino alla fine, sta segnando tanto rispetto alle sue abitudini anche perché arriva in salute e con lucidità sottoporta, proprio grazie. Rrahmani è un altro esempio del proficuo lavoro del tecnico. Il difensore è straripante nella marcatura a uomo ed anche nel giro palla è veloce e brillante. E’ chiaro che perdere Kvaratskhelia, in valore assoluto, ora che il Napoli è primo, è una perdita grave. Però io avevo già notato che il ragazzo era condizionato dalla faccenda contratto e dalle offerte estere. Da qui alcune prestazioni scialbe e non convincenti nell’ultimo periodo, al netto dell’impegno. Credo che il ragazzo si sia fatto troppo influenzare dal management e dalla famiglia. Per sostituirlo serve un giocatore forte. Non prenderei Zhegrova, che non vale per me un quarto di Neres, non ha la gamba per fare 30 metri, è uno svelto, tecnico, ha lo spunto ma non ha spessore. Chiesa allenato da Conte mi stuzzica, potrebbe tornare quello di una volta".