Calcio
IL COMMENTO - Trotta: "Se il Napoli è ad un punto dal primo posto, significa che se lo è meritato"
27.02.2025 11:54 di Napoli Magazine

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Ivano Trotta, allenatore ed ex calciatore di Napoli e Juve:

Thiago Motta è l’allenatore giusto per la Juventus?  

“Non lo so sinceramente. Però penso che ieri si sia toccato davvero il fondo. È impossibile presentare una squadra in quel modo, è inconcepibile. Abbiamo parlato tante volte della Juventus, è una squadra con alcuni calciatori che, purtroppo per la Juve, non sono all’altezza di vestire quella maglia. Credo che siano state sbagliate alcune valutazioni su determinati giocatori, pagati anche 60 milioni di euro, e che fino a oggi non hanno reso per nulla. Certo, alcuni di loro sono buoni giocatori, ma ce ne sono altri che ritengo del tutto inadeguati per la Juventus. Non dico che Koopmeiners sia un presunto campione, sta dimostrando il suo valore alla Juventus, così come lo ha fatto con l’Atalanta. Non ritengo il suo acquisto un errore di valutazione, perché il giocatore è forte. È solo una stagione negativa, e oggi la Juventus si ritrova con un giocatore svalutato rispetto a quanto è stato pagato. Non metto in dubbio il suo talento. Diverso il discorso per altri calciatori che, secondo me, sono inadeguati per la Juventus o addirittura sopravvalutati, come nel caso di Nico González. Ha fatto qualche buona partita, ma ieri è stato completamente fuori contesto. Poi la Juventus in difesa ha mostrato lacune incredibili: palloni lanciati da 50 metri con i giocatori dell’Empoli – con tutto il rispetto per loro – che arrivavano in porta indisturbati. Non stiamo parlando del Barcellona, ma di una squadra comunque ben allenata. Ho visto cose che vanno contro l’ABC del calcio: difensori che non rincorrono, che non coprono gli spazi. Questo significa che a livello mentale e di organizzazione c’è qualcosa che non va nella Juventus. Lo ha detto anche Thiago Motta, quindi non è una novità.”  

Secondo lei, era il Napoli ad aver reso grande Cristiano Giuntoli o è stato Giuntoli a rendere grande il Napoli?  

“Bella domanda. Secondo me si sono trovati e hanno fatto un grandissimo lavoro insieme, questo è fuori discussione. Ritengo Giuntoli un grande dirigente e non credo che abbia fatto un mercato completamente sbagliato. La scelta di Thiago Motta, per esempio, l’avrebbero fatta in tanti. Però poi ci sono ambienti diversi, dinamiche che non scattano, e non sempre una decisione che ha funzionato in passato è vincente altrove. Non parlerei di errori di valutazione, ma di una stagione sbagliata. Credo che Giuntoli dovrà rivedere alcune cose, perché mandare via un allenatore con un progetto giovane e ambizioso sarebbe una scelta affrettata. In alcune situazioni, serve un equilibrio diverso, altrimenti rischi di creare confusione come successo alla Roma con De Rossi.”  

Sabato l’Inter andrà al Maradona da capolista, fresca di sorpasso. C’è aria di spallata scudetto?  

“C’è aria di grande partita, questo è sicuro. E, credetemi, come mai prima d’ora non saprei dare un pronostico. L’Inter è in forma, Lautaro è diventato un giocatore straordinario, mentre il Napoli ha avuto un calo evidente dopo il mercato di gennaio. Non credo sia un calo fisico, piuttosto mentale. Sembra quasi che i giocatori abbiano percepito un’aria pesante. I mancati acquisti hanno inciso, hanno sfiduciato il gruppo squadra,  e lo stesso Conte, con la sua calma apparente, lancia messaggi chiari: dice che il Napoli deve entrare in Europa anche attraverso la Conference League. Sentire un discorso del genere da un allenatore con la possibilità di diventare campione d’Italia è paradossale. Se oggi il Napoli è ad un punto dal primo posto, significa che se lo è meritato. Non si può ridimensionare così il percorso fatto fino ad ora.”  

Il direttore sportivo Manna ha detto che il Napoli non partiva per vincere lo scudetto. Però due anni fa, quando la squadra ha vinto con Spalletti, il presidente De Laurentiis disse che da quel momento in poi l’obiettivo sarebbe stato “vincere, vincere e vincere ancora.” Ha mentito De Laurentiis o ha mentito Manna ieri?  

“Domanda interessante. Da un lato, credo che Manna abbia voluto tenere a bada la piazza. Dall’altro, non capisco questo continuo ridimensionare il lavoro fatto fino ad oggi. Sicuramente il Napoli, guardando anche l’Inter, sa di avere una rosa meno lunga e più fragile. Però dare dichiarazioni del genere significa anche trasmettere un messaggio poco motivante ai giocatori. Non voglio dire che si stiano creando alibi, ma sembra quasi che si vogliano costruire delle scappatoie nel caso in cui la squadra non riesca più a lottare per lo scudetto.”   

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IL COMMENTO - Trotta: "Se il Napoli è ad un punto dal primo posto, significa che se lo è meritato"

di Napoli Magazine

27/02/2025 - 11:54

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Ivano Trotta, allenatore ed ex calciatore di Napoli e Juve:

Thiago Motta è l’allenatore giusto per la Juventus?  

“Non lo so sinceramente. Però penso che ieri si sia toccato davvero il fondo. È impossibile presentare una squadra in quel modo, è inconcepibile. Abbiamo parlato tante volte della Juventus, è una squadra con alcuni calciatori che, purtroppo per la Juve, non sono all’altezza di vestire quella maglia. Credo che siano state sbagliate alcune valutazioni su determinati giocatori, pagati anche 60 milioni di euro, e che fino a oggi non hanno reso per nulla. Certo, alcuni di loro sono buoni giocatori, ma ce ne sono altri che ritengo del tutto inadeguati per la Juventus. Non dico che Koopmeiners sia un presunto campione, sta dimostrando il suo valore alla Juventus, così come lo ha fatto con l’Atalanta. Non ritengo il suo acquisto un errore di valutazione, perché il giocatore è forte. È solo una stagione negativa, e oggi la Juventus si ritrova con un giocatore svalutato rispetto a quanto è stato pagato. Non metto in dubbio il suo talento. Diverso il discorso per altri calciatori che, secondo me, sono inadeguati per la Juventus o addirittura sopravvalutati, come nel caso di Nico González. Ha fatto qualche buona partita, ma ieri è stato completamente fuori contesto. Poi la Juventus in difesa ha mostrato lacune incredibili: palloni lanciati da 50 metri con i giocatori dell’Empoli – con tutto il rispetto per loro – che arrivavano in porta indisturbati. Non stiamo parlando del Barcellona, ma di una squadra comunque ben allenata. Ho visto cose che vanno contro l’ABC del calcio: difensori che non rincorrono, che non coprono gli spazi. Questo significa che a livello mentale e di organizzazione c’è qualcosa che non va nella Juventus. Lo ha detto anche Thiago Motta, quindi non è una novità.”  

Secondo lei, era il Napoli ad aver reso grande Cristiano Giuntoli o è stato Giuntoli a rendere grande il Napoli?  

“Bella domanda. Secondo me si sono trovati e hanno fatto un grandissimo lavoro insieme, questo è fuori discussione. Ritengo Giuntoli un grande dirigente e non credo che abbia fatto un mercato completamente sbagliato. La scelta di Thiago Motta, per esempio, l’avrebbero fatta in tanti. Però poi ci sono ambienti diversi, dinamiche che non scattano, e non sempre una decisione che ha funzionato in passato è vincente altrove. Non parlerei di errori di valutazione, ma di una stagione sbagliata. Credo che Giuntoli dovrà rivedere alcune cose, perché mandare via un allenatore con un progetto giovane e ambizioso sarebbe una scelta affrettata. In alcune situazioni, serve un equilibrio diverso, altrimenti rischi di creare confusione come successo alla Roma con De Rossi.”  

Sabato l’Inter andrà al Maradona da capolista, fresca di sorpasso. C’è aria di spallata scudetto?  

“C’è aria di grande partita, questo è sicuro. E, credetemi, come mai prima d’ora non saprei dare un pronostico. L’Inter è in forma, Lautaro è diventato un giocatore straordinario, mentre il Napoli ha avuto un calo evidente dopo il mercato di gennaio. Non credo sia un calo fisico, piuttosto mentale. Sembra quasi che i giocatori abbiano percepito un’aria pesante. I mancati acquisti hanno inciso, hanno sfiduciato il gruppo squadra,  e lo stesso Conte, con la sua calma apparente, lancia messaggi chiari: dice che il Napoli deve entrare in Europa anche attraverso la Conference League. Sentire un discorso del genere da un allenatore con la possibilità di diventare campione d’Italia è paradossale. Se oggi il Napoli è ad un punto dal primo posto, significa che se lo è meritato. Non si può ridimensionare così il percorso fatto fino ad ora.”  

Il direttore sportivo Manna ha detto che il Napoli non partiva per vincere lo scudetto. Però due anni fa, quando la squadra ha vinto con Spalletti, il presidente De Laurentiis disse che da quel momento in poi l’obiettivo sarebbe stato “vincere, vincere e vincere ancora.” Ha mentito De Laurentiis o ha mentito Manna ieri?  

“Domanda interessante. Da un lato, credo che Manna abbia voluto tenere a bada la piazza. Dall’altro, non capisco questo continuo ridimensionare il lavoro fatto fino ad oggi. Sicuramente il Napoli, guardando anche l’Inter, sa di avere una rosa meno lunga e più fragile. Però dare dichiarazioni del genere significa anche trasmettere un messaggio poco motivante ai giocatori. Non voglio dire che si stiano creando alibi, ma sembra quasi che si vogliano costruire delle scappatoie nel caso in cui la squadra non riesca più a lottare per lo scudetto.”