Calcio
IL MATTINO - Dal sacrificio alla protezione della porta e il controllo del gioco, ecco tutti i dettami di Antonio Conte
16.07.2024 13:28 di Napoli Magazine

Il Mattino ha commentato i primi giorni di ritiro del Napoli di Antonio Conte, soffermandosi sulle regole che ha dettato ai calciatori: "Dopo 4 giorni di allenamento attendersi già una forma tattica sarebbe follia. Ci si aspetta, magari, di intravedere la nuova idea di difesa a tre (o a cinque, fate voi), appunto. Conte ha dettato una serie di principi anche a questo Napoli-2 che attende l'arrivo dei big a Castel di Sangro: pretende un'ostinata protezione della propria porta (non solo dei difensori), un'occupazione muscolare degli spazi, una sincronia di squadra, il controllo del gioco (almeno, provarci) e una solidale disponibilità al sacrificio. Ecco, non proprio piccole cose, ma qui sul campo di Dimaro, è evidente che il lavoro sia legato non solo a mettere benzina nelle gambe ma anche a introdurre i nuovi concetti. I suoi dettami sono chiari: vuole un Napoli forte nelle gambe, ricco nei polmoni, più equilibrato alla lavagna, più «maniacale» nei dettagli. L'Anaune può essere solo uno spassoso, e nulla di più, metro di paragone con il passato".

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IL MATTINO - Dal sacrificio alla protezione della porta e il controllo del gioco, ecco tutti i dettami di Antonio Conte

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16/07/2024 - 13:28

Il Mattino ha commentato i primi giorni di ritiro del Napoli di Antonio Conte, soffermandosi sulle regole che ha dettato ai calciatori: "Dopo 4 giorni di allenamento attendersi già una forma tattica sarebbe follia. Ci si aspetta, magari, di intravedere la nuova idea di difesa a tre (o a cinque, fate voi), appunto. Conte ha dettato una serie di principi anche a questo Napoli-2 che attende l'arrivo dei big a Castel di Sangro: pretende un'ostinata protezione della propria porta (non solo dei difensori), un'occupazione muscolare degli spazi, una sincronia di squadra, il controllo del gioco (almeno, provarci) e una solidale disponibilità al sacrificio. Ecco, non proprio piccole cose, ma qui sul campo di Dimaro, è evidente che il lavoro sia legato non solo a mettere benzina nelle gambe ma anche a introdurre i nuovi concetti. I suoi dettami sono chiari: vuole un Napoli forte nelle gambe, ricco nei polmoni, più equilibrato alla lavagna, più «maniacale» nei dettagli. L'Anaune può essere solo uno spassoso, e nulla di più, metro di paragone con il passato".