Calcio
IL MESSAGGERO - Bruno Conti: "Maradona mi voleva a tutti i costi a Napoli, mio figlio Daniele lo venerava"
27.06.2022 13:25 di Napoli Magazine

Bruno Conti, ex calciatore della Roma e attualmente parte della società giallorossa, ha rilasciato una lunga intervista a Il Messaggero in cui ha parlato anche di Diego Armando Maradona:

 

"Argentina? E' la partita che ci permette di sbloccarci e Maradona dimostra la sua grandezza anche nella sconfitta. Nessun difensore ci andava leggero con lui, ma Diego non si è mai lamentato. Nasce tra me e lui un rapporto fortissimo. A ogni Roma-Napoli mi diceva: vieni a Napoli a giocare con me, tu sei il calcio. Mi invitò al suo matrimonio, venne a trovarmi a Trigoria quando avevo preso in corsa la panchina della Roma nell’anno in cui si bruciarono Prandelli, Voeller e Delneri".

 

Quanto fu vicino al Napoli in quegli anni?

 

"Io ero lusingato, però, volevo restare a Roma. C’era in discussione il contratto da rinnovare con il presidente Viola e ci incontrammo al ristorante Quadrifoglio. Spesso portavo i miei figli all’allenamento e in quella occasione c’era Daniele, che per Maradona aveva una venerazione. Viola gli chiese: “dove giocherà papà l’anno prossimo?” E Daniele: “va a Napoli da Maradona”. Non so cosa pensò Viola, però firmai subito dopo il contratto per restare".

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IL MESSAGGERO - Bruno Conti: "Maradona mi voleva a tutti i costi a Napoli, mio figlio Daniele lo venerava"

di Napoli Magazine

27/06/2024 - 13:25

Bruno Conti, ex calciatore della Roma e attualmente parte della società giallorossa, ha rilasciato una lunga intervista a Il Messaggero in cui ha parlato anche di Diego Armando Maradona:

 

"Argentina? E' la partita che ci permette di sbloccarci e Maradona dimostra la sua grandezza anche nella sconfitta. Nessun difensore ci andava leggero con lui, ma Diego non si è mai lamentato. Nasce tra me e lui un rapporto fortissimo. A ogni Roma-Napoli mi diceva: vieni a Napoli a giocare con me, tu sei il calcio. Mi invitò al suo matrimonio, venne a trovarmi a Trigoria quando avevo preso in corsa la panchina della Roma nell’anno in cui si bruciarono Prandelli, Voeller e Delneri".

 

Quanto fu vicino al Napoli in quegli anni?

 

"Io ero lusingato, però, volevo restare a Roma. C’era in discussione il contratto da rinnovare con il presidente Viola e ci incontrammo al ristorante Quadrifoglio. Spesso portavo i miei figli all’allenamento e in quella occasione c’era Daniele, che per Maradona aveva una venerazione. Viola gli chiese: “dove giocherà papà l’anno prossimo?” E Daniele: “va a Napoli da Maradona”. Non so cosa pensò Viola, però firmai subito dopo il contratto per restare".