Andrea Abodi, ministro per lo Sport, ha rilasciato alcune dichiarazioni parlando dell'emendamento proposto per la rateizzazione dei debiti fiscali per il mondo dello sport: "Questa domanda mi consente definitivamente di chiarire la posizione, confermata anche dal parere negativo all’emendamento depositato oggi. Non vorrei sembrare inopportuno e irrispettoso, ma la risposta sintetica è che siamo contrari. È del tutto evidente che esiste una autonomia relativa dell’ordinamento sportivo del quale tenere conto ma l’autonomia relativa si inserisce nelle normative dello Stato e riteniamo che ci siano le condizioni affinché queste richieste possano essere soddisfatte nell’ambito del quadro delle esigenze delle esigenze delle società professionistiche, in particolar modo quelle della Serie A di calcio, nell’ambito del quadro esistente. Anche nel rispetto di un concetto dell’equa competizione: ci sono situazioni virtuose, che pagano in maniera puntuale e magari fanno un acquisto di un giocatore in meno e altre che hanno paradigmi gestionali diversi, dobbiamo garantire rispetto principio e valori. Non posso che confermare la decisione che è presa e formalizzata, che cercherò di difendere a qualsiasi costo. Il Governo ha una posizione unitaria e non equivocabile”.
di Napoli Magazine
08/12/2024 - 00:32
Andrea Abodi, ministro per lo Sport, ha rilasciato alcune dichiarazioni parlando dell'emendamento proposto per la rateizzazione dei debiti fiscali per il mondo dello sport: "Questa domanda mi consente definitivamente di chiarire la posizione, confermata anche dal parere negativo all’emendamento depositato oggi. Non vorrei sembrare inopportuno e irrispettoso, ma la risposta sintetica è che siamo contrari. È del tutto evidente che esiste una autonomia relativa dell’ordinamento sportivo del quale tenere conto ma l’autonomia relativa si inserisce nelle normative dello Stato e riteniamo che ci siano le condizioni affinché queste richieste possano essere soddisfatte nell’ambito del quadro delle esigenze delle esigenze delle società professionistiche, in particolar modo quelle della Serie A di calcio, nell’ambito del quadro esistente. Anche nel rispetto di un concetto dell’equa competizione: ci sono situazioni virtuose, che pagano in maniera puntuale e magari fanno un acquisto di un giocatore in meno e altre che hanno paradigmi gestionali diversi, dobbiamo garantire rispetto principio e valori. Non posso che confermare la decisione che è presa e formalizzata, che cercherò di difendere a qualsiasi costo. Il Governo ha una posizione unitaria e non equivocabile”.