A margine della presentazione del progetto di riqualificazione dello stadio Castellani di Empoli, il Ministro dello Sport Andrea Abodi ha parlato dal palco dell'evento: "Questo viaggio è iniziato 10 anni fa e ora sta vivendo la sua fase cruciale. Ho vissuto tutti i dubbi del percorso. Anche la politica deve saper accompagnare e assecondare, nel rispetto dei ruoli. Ho vissuto anche questo, i travagli della politica che comunque insieme al presidente Corsi ha saputo mantenere accesa la fiammella anche nei momenti di burrasca. Anche nel momento in cui le cose non andavano bene, anche quando il mercato prendeva il sopravvento. Mi auguro che nell'abitudine non si perda mai il senso dell'impresa, per una realtà come l'Empoli non è scontata. Il club ha saputo affermarsi come uno dei più vincenti d'Italia a livello giovanile, non è un caso che si sia iniziato da Monteboro. Il modello Empoli? Se ci sono tanti ragazzi e tante ragazze che si affermano è perché ci sono dei maestri, c'è una visione complessiva che non è quella dell'economia, ma del modello calcistico che comunque deve far quadrare i conti. Qui non ci sono soggetti di passaggio, ci sono soggetti che hanno radici profonde e che cercano di contribuire alla qualità ella vita della comunità. Noi dobbiamo crescere persone, con comportamenti che vanno al di là dei centimetri quadrati di tatuaggi che si ha sul corpo. Lo spazio vero deve essere occupato dall'impegno, dal lavoro".
di Napoli Magazine
15/07/2024 - 14:19
A margine della presentazione del progetto di riqualificazione dello stadio Castellani di Empoli, il Ministro dello Sport Andrea Abodi ha parlato dal palco dell'evento: "Questo viaggio è iniziato 10 anni fa e ora sta vivendo la sua fase cruciale. Ho vissuto tutti i dubbi del percorso. Anche la politica deve saper accompagnare e assecondare, nel rispetto dei ruoli. Ho vissuto anche questo, i travagli della politica che comunque insieme al presidente Corsi ha saputo mantenere accesa la fiammella anche nei momenti di burrasca. Anche nel momento in cui le cose non andavano bene, anche quando il mercato prendeva il sopravvento. Mi auguro che nell'abitudine non si perda mai il senso dell'impresa, per una realtà come l'Empoli non è scontata. Il club ha saputo affermarsi come uno dei più vincenti d'Italia a livello giovanile, non è un caso che si sia iniziato da Monteboro. Il modello Empoli? Se ci sono tanti ragazzi e tante ragazze che si affermano è perché ci sono dei maestri, c'è una visione complessiva che non è quella dell'economia, ma del modello calcistico che comunque deve far quadrare i conti. Qui non ci sono soggetti di passaggio, ci sono soggetti che hanno radici profonde e che cercano di contribuire alla qualità ella vita della comunità. Noi dobbiamo crescere persone, con comportamenti che vanno al di là dei centimetri quadrati di tatuaggi che si ha sul corpo. Lo spazio vero deve essere occupato dall'impegno, dal lavoro".