L’ex allenatore della Nocerina Gaetano Fontana è intervenuto a ‘Calcio Napoli 24 Live’ su CalcioNapoli24 TV: “Io credo che certe volte si creino equivoci, quando uno come Gattuso esige dalla squadra un atteggiamento propositivo nel giocare sempre la palla: non sempre accade, quando hai un avversario che ti pressa altissimo un errore può essere letale. A seconda delle indicazioni, è l’atleta che deve interpretare la situazione altrimenti passa un messaggio sbagliato. Credo debba esserci maggiore attenzione da parte degli atleti, da questo punto di vista. A volte si parla di modulo e di modo di giocare, torniamo ad una situazione come quella del cane che si morde la coda. Fabian? Possono essere diversi i motivi del suo calo, quando ti trovi un 4-2-4 o un 4-2-3-1 dipende anche dai giocatori che giocano al tuo fianco: ci sono spazi più ampi da coprire, Fabian ha buona fisicità ed è metallizzato per dare un contributo in fase di non possesso, ma non può essere paragonato a Bakayoko ed è normale che possa andare in sofferenza se non ha il pallino del gioco. Demme? Un altro Bakayoko nella rosa del Napoli non c’è, o si pensa ad un centrocampo a tre e si rinuncia ad un attaccante, oppure si continua così e si cerca sempre di avere il dominio della partita, e non è semplice. Nel calcio attuale nessun giocatore può permettersi di ragionare su un solo modo di giocare, soprattutto se vuoi giocare in un club d’élite. Devi avere nelle corde più capacità, se hai determinate caratteristiche fisiche: se poi non ci sono riscontri in gara, non è dato dall’incapacità fisica bensì da un aspetto mentale, c’è riluttanza a fare un certo tipo di gioco rispetto ad un altro. 4-3-3? Diversi azzurri nascono con questo schema nelle corde, ci hanno giocato per tanti anni in carriera: avrebbero più possibilità di potersi esprimere in fase offensiva, e meno campo da coprire”.