Calcio
IL PARERE - Agave: "Triplo confronto Napoli-Milan? Pronostico difficile, ma avranno un calendario bilanciato"
23.03.2023 21:25 di Napoli Magazine

Il giornalista Claudio Agave, opinionista di "Tutti al Var", ha rilasciato alcune dichiarazioni durante il format in onda ogni giovedì in prima serata su Sportitalia.


C’era qualcuno che avrebbe potuto essere convocato al posto di Retegui?
“Nonostante si tratti di un calciatore valido, che messaggio potrebbe dare la convocazione di Retegui a tutti gli altri attaccanti italiani. Mancini si è sempre detto aperto a tutte le possibilità di convocazione. Tuttavia, pare esservi un eccesso in tal senso. Va infatti distinto il confine tra la sperimentazione eccessiva e la ricerca di certezze che non dovrebbero essere più tali. Dopo un successo importante, come quello dell’Europeo, sarebbe preferibile ripartire da un nuovo e differente progetto. È stato commesso l’errore di optare per una continuità che si rivelò deleteria anche in Sudafrica, proprio dopo la vittoria del 2006”.


Il confronto con lo scorso campionato ci racconta di una Serie A forse più competitiva?
“Molte squadre d’alta classifica vantano più punti di quanti ne avessero lo scorso anno. Anche la Juventus, senza la penalizzazione, avrebbe più punti rispetto la passata stagione. Per il Milan, invece, il discorso è differente. Parliamo di una squadra che forse non avrebbe dovuto nemmeno vincere lo scudetto. Il gruppo non era pronto per il salto definitivo, giungendo sino alle problematiche odierne. I rossoneri sono una squadra che, seppur tecnicamente valida, mostra mancanze tattiche fondamentali”.


Come arrivano Napoli e Milan al triplo confronto di aprile?
“Entrambe le squadre avranno sette partite da disputare ad aprile, con il comun denominatore del Lecce e le sfide contro Juventus e Roma. Si tratta di un calendario, dunque, bilanciato. Ciò potrebbe costituire un fattore importante, che consentirebbe ai due club di godere di una simile condizione fisica nell’avvicinamento al doppio confronto. Il pronostico, per me, resta difficile. A tal proposito aggiungerei che anche la Roma gode di un calendario favorevole, anche se a fare la differenza sarà la continuità nello sfruttare il suddetto calendario”.


Parere sul caso arbitrale del Derby d’Italia?
“La mancanza di comunicazione della classe arbitrale è il punto focale della vicenda. La trasparenza sarebbe stata la strada migliore, anziché il piedistallo scelto dai diretti interessati”.


Sarri eccessivamente polemico nonostante il momento della Lazio?
“In questi casi dipende sempre da come il gruppo squadra percepisce determinate situazioni. Basti pensare ad Antonio Conte. Il leccese crea sempre una narrazione, come nel primo anno di Juventus, dove l’allenatore ripeteva in continuazione che soltanto il Milan avrebbe potuto perdere il campionato. In quella Serie A furono poi i bianconeri a trionfare, contando una sola sconfitta in finale di Coppa Italia. In generale, molto dipende dall’approccio che da all’ingiustizia. Se ad essa si contrappone la grinta, si potrà giovare di una reazione positiva e fruttuosa. Se, invece, ci si affida soltanto alla protesta ed al vittimismo, si otterrà il caso contrario. Andrà, dunque, atteso come la Lazio reagirà a determinate dinamiche”.

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IL PARERE - Agave: "Triplo confronto Napoli-Milan? Pronostico difficile, ma avranno un calendario bilanciato"

di Napoli Magazine

23/03/2024 - 21:25

Il giornalista Claudio Agave, opinionista di "Tutti al Var", ha rilasciato alcune dichiarazioni durante il format in onda ogni giovedì in prima serata su Sportitalia.


C’era qualcuno che avrebbe potuto essere convocato al posto di Retegui?
“Nonostante si tratti di un calciatore valido, che messaggio potrebbe dare la convocazione di Retegui a tutti gli altri attaccanti italiani. Mancini si è sempre detto aperto a tutte le possibilità di convocazione. Tuttavia, pare esservi un eccesso in tal senso. Va infatti distinto il confine tra la sperimentazione eccessiva e la ricerca di certezze che non dovrebbero essere più tali. Dopo un successo importante, come quello dell’Europeo, sarebbe preferibile ripartire da un nuovo e differente progetto. È stato commesso l’errore di optare per una continuità che si rivelò deleteria anche in Sudafrica, proprio dopo la vittoria del 2006”.


Il confronto con lo scorso campionato ci racconta di una Serie A forse più competitiva?
“Molte squadre d’alta classifica vantano più punti di quanti ne avessero lo scorso anno. Anche la Juventus, senza la penalizzazione, avrebbe più punti rispetto la passata stagione. Per il Milan, invece, il discorso è differente. Parliamo di una squadra che forse non avrebbe dovuto nemmeno vincere lo scudetto. Il gruppo non era pronto per il salto definitivo, giungendo sino alle problematiche odierne. I rossoneri sono una squadra che, seppur tecnicamente valida, mostra mancanze tattiche fondamentali”.


Come arrivano Napoli e Milan al triplo confronto di aprile?
“Entrambe le squadre avranno sette partite da disputare ad aprile, con il comun denominatore del Lecce e le sfide contro Juventus e Roma. Si tratta di un calendario, dunque, bilanciato. Ciò potrebbe costituire un fattore importante, che consentirebbe ai due club di godere di una simile condizione fisica nell’avvicinamento al doppio confronto. Il pronostico, per me, resta difficile. A tal proposito aggiungerei che anche la Roma gode di un calendario favorevole, anche se a fare la differenza sarà la continuità nello sfruttare il suddetto calendario”.


Parere sul caso arbitrale del Derby d’Italia?
“La mancanza di comunicazione della classe arbitrale è il punto focale della vicenda. La trasparenza sarebbe stata la strada migliore, anziché il piedistallo scelto dai diretti interessati”.


Sarri eccessivamente polemico nonostante il momento della Lazio?
“In questi casi dipende sempre da come il gruppo squadra percepisce determinate situazioni. Basti pensare ad Antonio Conte. Il leccese crea sempre una narrazione, come nel primo anno di Juventus, dove l’allenatore ripeteva in continuazione che soltanto il Milan avrebbe potuto perdere il campionato. In quella Serie A furono poi i bianconeri a trionfare, contando una sola sconfitta in finale di Coppa Italia. In generale, molto dipende dall’approccio che da all’ingiustizia. Se ad essa si contrappone la grinta, si potrà giovare di una reazione positiva e fruttuosa. Se, invece, ci si affida soltanto alla protesta ed al vittimismo, si otterrà il caso contrario. Andrà, dunque, atteso come la Lazio reagirà a determinate dinamiche”.