Calcio
IL PARERE - Agresti: "Senza Koulibaly il Napoli avrà bisogno di un grande difensore, Romagnoli potrebbe essere un'idea"
08.04.2020 18:39 di Napoli Magazine

Così Stefano Agresti nel 'Microfono Aperto' su Radio Sportiva.

 

Sul Campionato: Ci sono interessi e situazioni differenti. Può sembrare fuori luogo parlare di soldi in un momento del genere, però in qualche modo si deve cominciare a guardare ad una ripresa dell'Italia e anche del calcio, cercando di terminare la stagione. Gravina lucido nel dire che senza la fine del campionato si potrebbe finire nei tribunali.

 

Sull'ipotesi playoff e playout in Serie A: E' un'ipotesi di emergenza, poi bocciata perché non sarebbe così equa perché agirebbe su una classifica provvisoria. Non sarebbe il massimo della correttezza.

 

Sull'ipotesi di disputare 2 stagioni in una: Così facendo avremmo un 2020/21 troppo povero di partite e anche di interessi economici, considerando tutto l'indotto del calcio.

 

Sull'ipotesi campionato nell'anno solare: Ipotesi che difficilmente verrà perseguita, quando torneremo alla normalità torneremo a giocare da settembre a maggio.

 

Sull'ipotesi di contingentare tutte le squadre in una zona d'Italia per disputare il finale della stagione: Tutte le idee possono essere buone, ma questa mi sembra complessa e non percorribile.

 

Sulle trasferte in Serie A: Quando comincerà la fase 2, si ricomincerà a spostarsi anche per motivi professionali e di lavoro, sempre con grande rigore. E le stesse precauzioni verranno prese anche per i tifosi.

 

Sui calciatori: Necessario che i calciatori siano trattati alla stregua di tutti i cittadini, senza essere dei privilegiati. Con le adeguate condizioni sanitarie anche i calciatori possono tornare in campo.

 

Sulla partita più emozionante a cui ha assistito: Forse Fiorentina-Juventus 3-3 dei primi anni 80, con Antognoni e Platinì in campo. Il rimpianto più grande? L'Europeo 2000, la sconfitta in finale è qualcosa di incredibile. Era una Nazionale spettacolare e avremmo meritato quel titolo.

 

Sul Napoli senza Koulibaly: In tal caso avrebbe bisogno di un eccellente difensore centrale. Romagnoli potrebbe essere un'idea.

 

Su Rialti: Era la Fiorentina, è sempre stato un punto di riferimento per tutti quanti. Un giornalista di una capacità unica nello stringere rapporti umani.

 

Su Commisso: Può essere l'uomo giusto per Firenze, mi sembra voglia una Fiorentina competitiva, anche se la squadra ha necessità di essere rafforzata.

 

Su un esterno sinistro per la Lazio: Fares della Spal ha dimostrato qualità nello scorso campionato, poi purtroppo si è infortunato. Tare lo ha seguito, è un ipotesi percorribile.

 

Sul Milan: Il bilancio è negativo e all'orizzonte non si vedono acquirenti. Al momento è tutto bloccato, mi sembra difficile ipotizzare un passaggio di proprietà. Una decisione importante riguarderà la guida tecnica e l'ipotesi Rangnick nella doppia veste di allenatore e dirigente è quella più concreta.

 

Sul calcio dilettanti: Situazione molto complessa perché vive di sforzi economici di piccoli imprenditori e anche di volontari. Si va verso l'annullamento dei campionati perché ipotizzare la ripartenza è estremamente complicato.

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IL PARERE - Agresti: "Senza Koulibaly il Napoli avrà bisogno di un grande difensore, Romagnoli potrebbe essere un'idea"

di Napoli Magazine

08/04/2024 - 18:39

Così Stefano Agresti nel 'Microfono Aperto' su Radio Sportiva.

 

Sul Campionato: Ci sono interessi e situazioni differenti. Può sembrare fuori luogo parlare di soldi in un momento del genere, però in qualche modo si deve cominciare a guardare ad una ripresa dell'Italia e anche del calcio, cercando di terminare la stagione. Gravina lucido nel dire che senza la fine del campionato si potrebbe finire nei tribunali.

 

Sull'ipotesi playoff e playout in Serie A: E' un'ipotesi di emergenza, poi bocciata perché non sarebbe così equa perché agirebbe su una classifica provvisoria. Non sarebbe il massimo della correttezza.

 

Sull'ipotesi di disputare 2 stagioni in una: Così facendo avremmo un 2020/21 troppo povero di partite e anche di interessi economici, considerando tutto l'indotto del calcio.

 

Sull'ipotesi campionato nell'anno solare: Ipotesi che difficilmente verrà perseguita, quando torneremo alla normalità torneremo a giocare da settembre a maggio.

 

Sull'ipotesi di contingentare tutte le squadre in una zona d'Italia per disputare il finale della stagione: Tutte le idee possono essere buone, ma questa mi sembra complessa e non percorribile.

 

Sulle trasferte in Serie A: Quando comincerà la fase 2, si ricomincerà a spostarsi anche per motivi professionali e di lavoro, sempre con grande rigore. E le stesse precauzioni verranno prese anche per i tifosi.

 

Sui calciatori: Necessario che i calciatori siano trattati alla stregua di tutti i cittadini, senza essere dei privilegiati. Con le adeguate condizioni sanitarie anche i calciatori possono tornare in campo.

 

Sulla partita più emozionante a cui ha assistito: Forse Fiorentina-Juventus 3-3 dei primi anni 80, con Antognoni e Platinì in campo. Il rimpianto più grande? L'Europeo 2000, la sconfitta in finale è qualcosa di incredibile. Era una Nazionale spettacolare e avremmo meritato quel titolo.

 

Sul Napoli senza Koulibaly: In tal caso avrebbe bisogno di un eccellente difensore centrale. Romagnoli potrebbe essere un'idea.

 

Su Rialti: Era la Fiorentina, è sempre stato un punto di riferimento per tutti quanti. Un giornalista di una capacità unica nello stringere rapporti umani.

 

Su Commisso: Può essere l'uomo giusto per Firenze, mi sembra voglia una Fiorentina competitiva, anche se la squadra ha necessità di essere rafforzata.

 

Su un esterno sinistro per la Lazio: Fares della Spal ha dimostrato qualità nello scorso campionato, poi purtroppo si è infortunato. Tare lo ha seguito, è un ipotesi percorribile.

 

Sul Milan: Il bilancio è negativo e all'orizzonte non si vedono acquirenti. Al momento è tutto bloccato, mi sembra difficile ipotizzare un passaggio di proprietà. Una decisione importante riguarderà la guida tecnica e l'ipotesi Rangnick nella doppia veste di allenatore e dirigente è quella più concreta.

 

Sul calcio dilettanti: Situazione molto complessa perché vive di sforzi economici di piccoli imprenditori e anche di volontari. Si va verso l'annullamento dei campionati perché ipotizzare la ripartenza è estremamente complicato.